Ortì prepara il ritorno del Presepe Vivente Medievale: cultura e tradizione tornano a incantare

Ortì prepara il ritorno del Presepe Vivente Medievale: cultura e tradizione tornano a incantare

Il Presepe Vivente Medievale di Ortì torna con nuove emozioni, coinvolgendo la comunità in un evento che celebra arte e tradizioni locali dal 26 dicembre al 6 gennaio.
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Ortì prepara il ritorno del Presepe Vivente Medievale: cultura e tradizione tornano a incantare - Gaeta.it

Il Presepe Vivente Medievale di Ortì torna dopo il grande successo della prima edizione, con nuove emozioni da offrire ai visitatori. Questa manifestazione rappresenta un’occasione unica per immergersi in un viaggio emozionante nel passato, fra scenari affascinanti che promettono di rendere ogni rappresentazione un’esperienza indimenticabile. L’iniziativa non solo celebra l’arte e la cultura locale, ma coinvolge anche l’intera comunità, portando avanti la tradizione di vivere insieme momenti speciali.

Un progetto condiviso dalla comunità

Al centro di questo evento c’è Padre Giovanni Zappalà, l’ideatore e regista della manifestazione. Amministratore delle parrocchie di Ortì, Cerasi, Straorino e Arasi, e vice parroco di Condera, Zappalà ha creato un progetto che combina storia e cultura. L’intera comunità di Ortì ha risposto con entusiasmo, mettendo a disposizione il proprio tempo e la propria creatività per rendere questa edizione del Presepe ancora più affascinante. Ogni abitante del borgo contribuisce a creare un’atmosfera autentica, lavorando gomito a gomito per ricostruire tradizioni che affondano le radici nel passato.

Questo spirito di collaborazione è fondamentale per il successo dell’evento. Grazie al coinvolgimento attivo di tutti, il Presepe Vivente Medievale è diventato un simbolo di orgoglio per Ortì, un appuntamento che le famiglie attendono con piacere. La manifestazione rappresenta un momento di condivisione che unisce residenti e visitatori in una celebrazione delle usanze locali, rendendo ogni rappresentazione un’esperienza condivisa ricca di significato.

La direzione artistica di Giuseppe Bruzzese

Essenziale per la costruzione della narrazione visiva del Presepe è Giuseppe Bruzzese, architetto, direttore artistico e presidente della Camera regionale Arti e Moda Calabria. Bruzzese porta con sé una profonda conoscenza della storia locale e una visione artistica che trasforma il Presepe in un’opera d’arte vivente. Grazie al suo contributo, i visitatori potranno immergersi in scenari che rievocano un’epoca di circa 800 anni fa, offrendo un contesto coinvolgente e stimolante.

L’obiettivo di Bruzzese è riprodurre quelle atmosfere storiche che caratterizzarono il primo Presepe allestito da San Francesco d’Assisi nel 1223. Questa ricostruzione non è solo un richiamo al passato, ma intende far rivivere le tradizioni in un modo che arricchisce il presente. La sapiente direzione artistica creerà una cornice perfetta per la narrazione e per le rappresentazioni che animeranno il Presepe, rendendo ogni dettaglio significativo e ogni scena memorabile.

Le date e il programma delle rappresentazioni

Quest’anno il programma del Presepe Vivente Medievale si presenta particolarmente ricco, con diverse date da segnare in agenda. L’evento avrà inizio il 26 dicembre con l’apertura ufficiale alle 16.00, preceduta da un concerto tenuto dall’orchestra del Teatro Cilea, diretta dal maestro Roberto Caridi, che darà il via a una serie di spettacoli che si protrarranno fino al 6 gennaio.

Le ulteriori date di rappresentazione, fissate per il 29 e 30 dicembre 2024 e per il 6 gennaio 2025, offriranno spettacoli ogni giorno dalle 17 alle 21. Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza di questo evento come un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura locale, sottolineando come il Presepe non sia solo una rievocazione storica, ma un modo per rivivere le tradizioni attraverso l’impegno e la passione della comunità di Ortì.

Gli organizzatori invitano tutti a scoprire Ortì in un viaggio tra magia e tradizione, promettendo un’esperienza capace di coinvolgere visitatori di ogni età e di ogni provenienza. Questo evento è un’opportunità per comprendere e apprezzare il patrimonio culturale che arricchisce non solo il borgo, ma tutto il territorio calabrese.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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