Il mondo del cinema si prepara alla grande sfida degli Oscar 2025. Con una selezione di 85 film internazionali attesi dall’Academy, tra cui opere significative come “Emilia Perez” con Selena Gomez e il dramma brasiliano “I’m Still Here”, l’atmosfera è carica di aspettativa. La cerimonia di annuncio delle nominations è fissata per il 17 gennaio, mentre la serata di premiazione si svolgerà il 2 marzo al Dolby Theater di Los Angeles, con la conduzione del noto comico Conan O’Brien al suo debutto in questo prestigioso ruolo.
La selezione di film internazionali
Tra i film in corsa, varietà e talento si mescolano. “Emilia Perez”, presentato al Festival di Cannes, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è già considerato un favorito. A questo si affianca “I’m Still Here”, diretto da Walter Salles, che racconta la drammatica e toccante storia di un deputato desaparecido degli anni ’70 in Brasile. Non meno significativo è “Seme del Fico Sacro”, dell’iraniano in esilio Mohammad Rasoulof, un’opera che esplora la condizione delle donne nel suo paese d’origine.
Le nominations saranno comunicate durante una cerimonia che genererà grande interesse tra appassionati e addetti ai lavori, con l’aspettativa di scoprire quali titoli primeggeranno e quali sorprese regalerà l’Academy.
Le regole della categoria International Feature
Per concorrere nella categoria International Feature, i lungometraggi devono essere prodotti al di fuori degli Stati Uniti e avere almeno il 50% del dialogo in una lingua diversa dall’inglese. È per questo motivo che “The Sinking of the Lisbon Maru” non è riuscito a entrare nella prima selezione. Questo film cinese, che racconta la storia di una nave giapponese che trasportava prigionieri britannici durante la Seconda Guerra Mondiale, ha debuttato lo scorso anno al British Film Institute di Londra, ma è stato incluso nella selezione dei film documentari in corsa, dove sarà giudicato insieme a opere come “Bibi Files”. Quest’ultimo, diretto da Alexis Bloom, è un’accusa pungente nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu ed è ancora in cerca di un distributore per il mercato americano.
I documentari e le produzioni italiane
Quest’anno, l’Academy ha selezionato una varietà di documentari, tra cui spicca “The Lost Legacy of Tony Gaudio”, diretto da Alessandro Nucci. Questo film rende omaggio a Tony Gaudio, un pioniere originario della Calabria nella cinematografia di Hollywood e il primo italiano a ricevere un Oscar, nel 1937. Un altro film che tocca un tema d’orgoglio italiano è “Taking Venice”, il quale esplora la storica Biennale del 1964. In quel contesto, il governo statunitense scelse di presentare Robert Rauschenberg per combattere l’influenza del comunismo nella cultura, un episodio significativo che ha ispirato il recente progetto di Germano Celant, ospitato nel Jewish Museum.
I film d’animazione in competizione
Negli 85 film selezionati, ci sono anche 31 titoli d’animazione. Tra questi, “Inside Out 2” di Pixar e “The Wild Robot” di Universal/DreamWorks si contendono la vetta, ma si trovano a dover fronteggiare anche film indipendenti molto acclamati. “Memoir of a Snail”, con le voci di figure come Sarah Snook e Eric Bana, si distingue per la sua narrazione unica. Altrettanto affascinante è “Flow”, diretto dal lettone Gints Zilbalodis, presentato in anteprima al Festival di Roma e descritto da Indiewire come un innovativo film d’animazione sulla natura, un’opera che si confronta con i classici del genere, come “Bambi”.
Mentre ci si avvicina alla data delle nominations, l’entusiasmo per l’84a edizione degli Oscar continua a crescere, promettendo un evento ricco di sorprese e talento in mostra.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Sofia Greco