La scena delle spiagge di Ostia è pronta a subire un cambiamento significativo, con l’arrivo di nuovi gestori per sei stabilimenti balneari a partire dal 19 febbraio. L’assegnazione avviene in seguito a un bando pubblico, con un contesto giuridico influenzato dalla direttiva Bolkestein, che mira a garantire la libera concorrenza in Europa. Il Campidoglio, sotto la guida dell’amministrazione Gualtieri, sta ora cercando di chiudere una vicenda che risale a più di un anno fa.
La situazione attuale delle concessioni balneari
Nella gestione delle concessioni balneari, il Campidoglio ha dovuto affrontare una serie di sfide legate all’applicazione della direttiva Bolkestein. Questa normativa, che ha suscitato dibattiti accesi in tutta Europa, si basa sulla volontà di favorire la concorrenza e garantire opportunità eque per le aziende che forniscono servizi nei luoghi pubblici. In questo contesto, il comune ha deciso di dare attuazione alla graduatoria di un bando lanciato nel 2020 durante l’amministrazione pentastellata di Virginia Raggi, il quale mirava a ridare linfa a un settore in difficoltà .
Il Consiglio di Stato ha approvato la graduatoria di questo bando originario, consentendo così al Campidoglio di procedere con l’assegnazione delle concessioni. Tuttavia, nonostante il via libera, l’amministrazione ha dovuto verificare la regolarità delle sei imprese assegnatarie. La verifica dei documenti richiesti, che include la revisione delle posizioni fiscali e di eventuali contenziosi legali, si preannuncia come un passaggio cruciale per il rispetto delle normative vigenti nel settore.
Un aspetto interessante emerso è il coinvolgimento di un’impresa vincitrice gestita dalla madre di Sveva Belviso, ex vicesindaco, il che getta un’ombra di curiosità sulla trasparenza delle operazioni. Questo scenario, alimentato da molteplici fattori, complica ulteriormente la situazione giuridica e operativa delle concessioni.
I dettagli della graduatoria del 2021
Il 21 ottobre 2021, il Municipio X ha reso pubblica la graduatoria per l’assegnazione di 24 stabilimenti balneari, risultanti da un bando che aveva visto la partecipazione di vari operatori. Tra le assegnazioni si trovano nomi noti come “Aneme e core”, “Arcobaleno beach” e “Kursaal”. Questo elenco ha suscitato dibattiti, in quanto 13 stabilimenti sono rimasti privi di candidature, evidenziando una possibile mancanza di interesse o opportunità nel mercato balneare di Ostia.
Alcuni stabilimenti già assegnati sono stati oggetto di contenziosi, con il “V-Lounge” e “Isola fiorita” che sono stati già assegnati in base a disposizioni legali. La situazione per “Aneme e core” è complicata a causa di una confisca giudiziaria, che lascia il futuro dell’impianto ancora incerto. La gestione di “Kursaal” sembra limitata, visto il suo stato attuale, mentre la lista mette in luce impianti non candidati che potrebbero rimanere in uno stato di abbandono.
La mancanza di candidati per diversi stabilimenti è un segnale della necessità di un’analisi approfondita sulle opportunità e le sfide che il mercato balneare di Ostia deve affrontare. L’amministrazione cittadina sembra quindi propensa a valutare un nuovo bando, conscia della necessità di rivitalizzare un settore cruciale per l’economia locale.
Prospettive future nel settore balneare
La questione delle concessioni balneari è ben lontana dall’essere risolta. Oltre ai sei stabilimenti già assegnati, ce ne sono tanti altri che aspettano di essere nuovamente messi in gara. Il Campidoglio sta pianificando di lanciare un nuovo bando entro la fine del mese, puntando a rendere operativi diversi locali che attualmente non hanno gestori.
Tuttavia, le aspettative si scontrano con le criticità legate all’amministrazione delle concessioni. Le organizzazioni sindacali dei balneari annunciano battaglie legali dopo aver contestato le modalità con cui il Comune sta procedendo. La mancanza di indennizzi per i vecchi concessionari e la questione della legittimità dei procedimenti avviati generano tensioni tra le parti coinvolte.
La situazione rimane particolarmente delicata, con il rischio di contenziosi che potrebbero compromettere ulteriormente la stabilità del settore. Mentre il Campidoglio cerca di sistemare le proprie procedure, la comunità balneare segue con attenzione ogni mossa, pronta a difendere i propri diritti e interessi. La prossima apertura di un nuovo bando potrebbe segnare una nuova era per le spiagge di Ostia, sebbene le sfide rimangano numerose.