Ostia, la pista ciclabile sul lungomare invasa dalla sabbia: sicurezza e manutenzione a rischio

Ostia, la pista ciclabile sul lungomare invasa dalla sabbia: sicurezza e manutenzione a rischio

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Fonte Freepik

I lavori per l’estensione della ciclabile procedono, ma restano criticità

I lavori di prolungamento della pista ciclabile sul lungomare di Ostia stanno avanzando, con l’obiettivo di collegare il tratto compreso tra il Porto e Ostia Levante. Tuttavia, mentre il cantiere procede, emerge una problematica non secondaria: l’accumulo di sabbia sulla carreggiata, che rende la pista potenzialmente pericolosa per i ciclisti.

La rimozione della sabbia: un problema ancora irrisolto

Uno degli ostacoli principali alla manutenzione della ciclabile è la rimozione della sabbia, che non rientra nei servizi di pulizia ordinaria. Come spiegato da Andrea Bozzi, capogruppo di Azione, la sabbia è considerata un rifiuto speciale, quindi la sua eliminazione non può essere effettuata con strumenti di pulizia standard: «Alla voce pulizia del lungomare prevista nel contratto di servizio con Ama non è compresa la rimozione della sabbia, che non si può spazzare o eliminare con un intervento ordinario. Questo è stato confermato anche da una recente Commissione Ambiente da noi richiesta».

Differenze con Fiumicino: la mancanza di mezzi adeguati

A differenza del comune di Fiumicino, che dispone di mezzi meccanici dedicati, Roma non ha attrezzature specifiche per rimuovere la sabbia dalle strade e dalla ciclabile. Inoltre, gli operatori Ama non sono tenuti a svolgere questo compito, rendendo il problema ancora più critico. L’azione del vento continua a trasportare granelli di sabbia sulla pista, creando vere e proprie dune in alcuni tratti, che compromettono la sicurezza di ciclisti e pedoni.

Le richieste dell’opposizione e le soluzioni proposte

L’opposizione del Municipio X ha sollevato più volte la questione, sottolineando la necessità di trovare una soluzione concreta. Andrea Bozzi e Raffaella Vecchiarelli hanno avanzato alcune proposte:

  • Modifica del contratto con Ama, per includere la rimozione della sabbia tra i servizi di pulizia;
  • Pubblicazione di un bando per affidare il servizio a una ditta specializzata, come avviene a Fiumicino e in altre località di mare;
  • Installazione di barriere leggere sulle spiagge libere, per ridurre il fenomeno dell’accumulo di sabbia sulla carreggiata.

Anche Mariacristina Masi, consigliera capitolina di Fratelli d’Italia, ha presentato una richiesta ufficiale per un intervento urgente di pulizia: «Il 4 marzo abbiamo protocollato una richiesta di intervento per la rimozione della sabbia sul lungomare. Non è possibile che ogni volta si debba sollecitare qualcosa che dovrebbe essere garantito da una buona amministrazione».

La sicurezza sulla ciclabile: un rischio per i ciclisti

Oltre a essere un problema di decoro urbano, la presenza di sabbia sulla pista ciclabile rappresenta un grave pericolo per la sicurezza. Le ruote delle biciclette possono facilmente slittare, aumentando il rischio di cadute e incidenti. Con l’avvicinarsi della stagione primaverile e dell’estate, il numero di ciclisti sul lungomare è destinato ad aumentare, rendendo ancora più urgente un intervento di manutenzione efficace.

In attesa del “parco delle dune”, le dune sulla ciclabile

Mentre si discute della futura realizzazione del Parco delle Dune, il rischio è che per ora l’unico spettacolo offerto siano le dune di sabbia sulla ciclabile. Come evidenziato da Masi: «È normale che il lungomare in inverno venga coperto dalla sabbia, ma una città di mare dovrebbe essere attrezzata per rimuoverla rapidamente». L’auspicio è che, prima dell’inizio della stagione balneare, il problema venga risolto in modo strutturale, garantendo sicurezza e fruibilità della pista ciclabile per tutti gli utenti.

 

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