Con 153 domande arrivate al Campidoglio, parte la corsa contro il tempo per assegnare 31 stabilimenti e 9 spiagge libere a Ostia: l’obiettivo è aprire tutto entro il 1° maggio, ma non mancano le polemiche e le tensioni.
Sono 99 le domande arrivate per i 31 stabilimenti balneari di Ostia, e 54 per le 9 spiagge libere con servizi. A fronte di 3 lotti deserti, che probabilmente saranno gestiti direttamente dal Comune, il Campidoglio si prepara a correre contro il tempo per garantire il servizio ai romani entro il 1° maggio, data d’inizio della stagione balneare. Dove non ci saranno assegnatari, verranno attivati servizi essenziali come salvamento e bagni chimici.
Apertura delle buste e scadenze serrate
Le operazioni di valutazione sono iniziate ufficialmente, con l’apertura delle buste avviata ieri pomeriggio sulla piattaforma Tuttogare.it. Entro 22 giorni, gli uffici del Patrimonio del Comune di Roma dovranno esaminare le domande, verificare la documentazione e concludere le assegnazioni. L’obiettivo dichiarato è ambizioso ma, secondo l’assessorato, “non impossibile”. Intanto Ama prosegue con i lavori di pulizia, vagliatura e livellamento del litorale, mentre si cerca di superare gli intoppi burocratici che hanno ostacolato l’avvio delle procedure.
Ricorsi, incendi e ostacoli giudiziari
Le difficoltà non sono mancate: prima i ricorsi al TAR da parte di alcuni ex gestori, poi la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il contro-ricorso del Comune, consentendo di procedere con i bandi. Nel mezzo, anche la notte degli incendi dolosi che hanno colpito sei lidi, un episodio che molti leggono come un atto intimidatorio legato proprio all’apertura delle gare pubbliche. “È una corsa contro il tempo”, ha commentato l’assessore TOBIA ZEVI, ribadendo che l’obiettivo è garantire una stagione balneare ordinata, legale e accessibile.
Situazioni in sospeso e gare da rifare
Oltre alle 153 domande in esame, ci sono 5 stabilimenti – tra cui Mariposa, Peppino a Mare, Bungalow e altri – su cui sono in corso verifiche edilizie da parte del Municipio X per capire se potranno essere rimessi a bando. Intanto prosegue l’istruttoria per gli 8 stabilimenti assegnati nel bando Raggi, tra cui La Marinella, che potrebbe essere affidata all’ex vice sindaca SVEVA BELVISO, se la sua documentazione verrà ritenuta conforme. In caso contrario, si procederà con nuove gare pubbliche.
Capocotta e l’Oasi naturista, proteste in Campidoglio
A complicare il quadro c’è anche la situazione di Capocotta, dove 5 chioschi sono stati assegnati, ma per l’Oasi naturista manca ancora una soluzione. Dopo la bonifica e la demolizione della struttura abusiva, il Comune spera di riattivarla con un bando temporaneo estivo, ma i gestori non ci stanno. Oggi saranno in Campidoglio per un sit-in e annunciano anche uno sciopero della fame, denunciando la perdita di un presidio storico e l’assenza di ascolto istituzionale.