Una grande festa ha animato piazza San Pasquale per celebrare gli ottanta anni de “La Masardona“, storica pizzeria napoletana rinomata per la sua pizza fritta. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi fan e appassionati, tutti uniti dalla passione per un piatto che è diventato un simbolo della cultura gastronomica partenopea. Da generazioni, la famiglia Piccirillo si impegna a mantenere vive le tradizioni, trasmettendo l’amore per la cucina e l’arte della frittura.
Le origini della Masardona
“La Masardona” è stata fondata nel 1945 da una nonna intraprendente che, per sbarcare il lunario, iniziò a friggere pizze sul balcone di casa. Sebbene all’inizio le vendesse semplicemente nel quartiere, il suo talento ha rapidamente attirato l’attenzione di amici e vicini. Col passare dei decenni, la pizzeria ha ampliato la sua clientela e si è affermata come un punto di riferimento per chi cerca una pizza fritta di alta qualità .
Oggi, dopo quattro generazioni, i membri della famiglia Piccirillo continuano a gestire i diversi locali, inclusi quelli di Roma e piazza Vittoria. Ogni giorno, la stessa ricetta tradizionale viene portata avanti, mantenendo inalterata l’autenticità del prodotto. “La Masardona” non è solo un ristorante, ma un vero e proprio simbolo di una tradizione culinaria che prevale e si rinnova.
La celebrazione in piazza San Pasquale
Durante l’evento, Salvatore, Enzo e Cristiano Piccirillo hanno raccontato le loro esperienze di vita legate alla pizzeria. Le emozioni erano palpabili mentre condividevano ricordi e storie, da momenti di difficoltà a successi straordinari. L’atmosfera in piazza era carica di gioia e nostalgia, con un pubblico visibilmente entusiasta che ha preso parte ai festeggiamenti. Musica, risate e, naturalmente, buona cucina hanno caratterizzato la scena, attirando l’attenzione di passanti e turisti.
Non potevano mancare i piatti tipici, con le pizze fritte servite calde, croccanti e deliziose, proprio come nelle origini. Molti dei presenti hanno colto l’occasione per assaporare quella che è diventata un’icona della gastronomia napoletana. I racconti di Vincenzo Piccirillo, che ha paragonato la sua storia a quella di Sophia Loren nel film “L’oro di Napoli“, hanno reso l’atmosfera ancora più coinvolgente.
Un legame profondo tra storia e modernitÃ
La celebrazione non si è limitata a una mera festa, ma ha anche rappresentato un momento di riflessione su come la tradizione possa coesistere con l’innovazione. Nonostante il passare degli anni e le evoluzioni culinarie, “La Masardona” è riuscita a mantenere intatta l’essenza della pizza fritta. Questo equilibrio tra passato e presente è visibile anche nella gestione moderna dei locali, che combina l’approccio tradizionale con le tecniche più recenti.
La pizzeria ha saputo adattarsi alle richieste di una clientela sempre più variegata, ma senza mai tradire la sua storia e i suoi valori. La famiglia Piccirillo continua a essere un esempio di come la passione e l’impegno possano contribuire a mantenere vive le tradizioni culinarie, rendendo “La Masardona” non solo un ristorante, ma un vero simbolo di identità partenopea.
La storia di “La Masardona” è un racconto che parla di amore per il cibo, rispetto per le tradizioni e una comunità affiatata, un’eccellenza culinaria che, dopo ottant’anni, guarda al futuro con la stessa passione del passato.