La campagna di produzione del cocomero a buccia nera Dolce Passione ha riportato risultati notevolmente positivi per il 2024, grazie a una strategia di mercato ben orchestrata e alla resilienza di un settore sempre più in crescita. Con una produzione di 18.000 tonnellate su 300 ettari, di cui il 40% destinato all’export, il progetto ha dimostrato l’efficacia della ricerca italiana nel settore ortofrutticolo. La commercializzazione, inizialmente rallentata a causa delle temperature più fresche, ha conosciuto un’impennata nei mesi estivi, beneficiando delle condizioni climatiche più favorevoli.
Produzione e distribuzione: dati chiave della campagna
La campagna per il cocomero Dolce Passione si è aperta nei primi mesi di maggio e ha raggiunto il suo apice verso metà settembre. Durante questo periodo, il prodotto ha potuto sfruttare le elevate temperature di luglio e agosto, che hanno riportato un significativo cambiamento rispetto a un inizio difficile dovuto alle basse temperature nelle aree di produzione. A livello geografico, la distribuzione della produzione è stata diversificata: il 20% proviene dal Sud e dalle Isole, il 25% dal Centro Italia e il restante 55% dal Nord Italia.
Questa ripartizione evidenzia come il Nord Italia, grazie a climatiche favorevoli e tecniche agronomiche avanzate, rappresenti il principale polo produttivo per Dolce Passione. La riduzione delle rese iniziali non ha compromesso la qualità del prodotto, che ha trovato una sua collocazione e un’adeguata risposta da parte del mercato. Con la commercializzazione già avviata, l’ottimizzazione della rete di vendita e delle tecniche di conservazione ha permesso di garantire un prodotto fresco e qualitativo, fondamentale nel settore dell’ortofrutta.
L’impennata dell’export e strategie di mercato
Uno degli aspetti più significativi della campagna 2024 di Dolce Passione è il boom nell’export, che ha raggiunto oltre il 40% della produzione totale. Mercati come quelli del Nord Europa, delle Repubbliche Baltiche e degli Emirati Arabi Uniti si sono rivelati particolarmente ricettivi nei confronti del cocomero italiano. Questa espansione internazionale è il risultato di un’accurata strategia commerciale, che ha scelto di puntare su qualità, freschezza e innovazione nella presentazione del prodotto.
In Italia, il 60% della produzione è stato destinato alla grande distribuzione organizzata , dove il Consorzio ha introdotto banchi refrigerati a marchio che offrono cocomeri già tagliati e mantenuti a temperatura controllata. Questa iniziativa ha permesso di facilitare l’acquisto del prodotto da parte dei consumatori, aumentando la visibilità del marchio e contribuendo a un incremento delle vendite. I risultati sono stati evidenti, con il prodotto che ha rappresentato circa il 15% delle vendite totali nella GDO, una cifra in grado di confermare la bontà delle scelte commerciali attuate.
Prospettive future per il settore del cocomero
Guardando al futuro, il Consorzio Dolce Passione ha delineato ambiziosi obiettivi per il 2025, che includono un incremento della superficie coltivata, portando la gamma di produzione a circa 400 ettari. Questo aumento è concepito per consolidare ulteriormente la presenza del marchio nel mercato nazionale e internazionale, rispondendo così alle crescenti richieste dei consumatori e del mercato estero.
Il progetto si basa su un approccio integrato e sostenibile, con la ricerca di metodi di coltivazione innovativi che possano garantire non solo quantità, ma soprattutto qualità. Con una visione a lungo termine, il Consorzio mira a posizionarsi come leader del settore, puntando su una filiera che abbraccia l’innovazione tecnologica e il rispetto per l’ambiente. L’obiettivo è non solo quello di continuare a soddisfare la domanda di mercato, ma anche di elevare lo standard qualitativo del prodotto, per assicurare ai consumatori un cocomero che faccia la differenza.
Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Sofia Greco