La galleria tattile “Arte oltre il visibile” inaugura oggi al Mercator Center di Nova Gorica, mostrando una selezione di opere del Museo Omero di Ancona. Questa esposizione rappresenta un’importante iniziativa nell’ambito del progetto GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, Capitale Europea della Cultura, e mira a valorizzare l’esperienza tattile nell’arte.
Dettagli delle opere in mostra
Il Museo Omero, rinomato per il suo impegno nell’accessibilità all’arte, ha fornito in prestito otto opere significative che saranno parte della galleria. Tra queste vi è il modello volumetrico del Partenone e sette copie in gesso, che includono: la Testa dello pseudo-Seneca, la Testa di Damoxenos, la Testa di un putto, il Ritratto di Michelangelo, la Dama del Mazzolino, la Vergine di Bruges, e un Bassorilievo dell’abbazia di Nonantola dedicato al Presepe. Queste opere saranno esposte nella sezione “Il mondo esistente” della galleria, uno spazio dedicato alle buone pratiche artistiche provenienti sia dalla Slovenia sia dall’Italia.
Accanto a queste, nella sezione “Il mondo in divenire”, si potranno ammirare opere create da una rete di artisti sloveni, italiani e croati, in collaborazione con persone affette da disabilità visiva. Questa sezione si propone di offrire un’esperienza d’arte accessibile e significativa, dimostrando che l’arte può essere apprezzata non solo attraverso la vista ma anche tramite altri sensi.
Il progetto “GO! 2025” e la sua importanza culturale
L’inaugurazione della galleria è un evento centrale nel calendario di GO! 2025, un’iniziativa che celebra Nova Gorica e Gorizia come capitali della cultura. La galleria rimarrà aperta fino al 13 dicembre 2025, offrendo un’opportunità unica di interazione con l’arte per un pubblico variegato. Questo progetto, lanciato a giugno 2023, unisce musei e istituzioni, compromettendoli verso un futuro più inclusivo e rispettoso del valore della tattilità nell’esperienza artistica.
Il Museo Omero, in particolare, ha ricoperto un ruolo fondamentale in questa iniziativa. Nell’anno precedente, ha accolto professionisti del Museo del Goriziano , insieme a rappresentanti dell’Associazione intercomunale dei ciechi e degli ipovedenti di Nova Gorica, per un incontro formativo di grande spessore. Questo scambio di competenze è stato cruciale nel promuovere un concetto di accessibilità nell’arte che vada oltre la mera osservazione visiva.
Il significato della tattilità nell’arte
La valorizzazione della tattilità rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nel modo in cui ci si approccia all’arte. Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, considerandola come un passo verso una grande riforma della museologia. In passato, l’arte è stata vista per lo più come un’esperienza visiva. Oggi, si sta diventando più consapevoli del fatto che un’opera d’arte deve coinvolgere tutte le sfere sensoriali di una persona, inclusa la percezione tattile.
Il progetto non solo cerca di integrare le persone con disabilità visiva all’interno dell’esperienza artistica, ma intende anche educare il pubblico riguardo all’importanza di una fruizione più inclusiva. Le opere esposte nella galleria serviranno a stimolare un dialogo sulla necessità di rimuovere i confini tradizionali che definiscono l’arte. L’idea è quella di invogliare il pubblico a esplorare l’arte in maniera più interattiva e coinvolgente, trasformando la percezione estetica in un’esperienza multisensoriale.
I visitatori della galleria avranno l’opportunità di scoprire non solo le opere in sé, ma anche il processo creativo che si cela dietro a queste. L’obbiettivo è quello di stimolare una riflessione più profonda su come l’arte possa essere accessibile a tutti, superando barriere e pregiudizi. I mondi della cultura e del sociale si intrecciano in questo progetto, dando voce a tutti i partecipanti e rendendo l’arte un bene condiviso.