Pacentro celebra il 25 aprile tra memoria storica e commemorazioni ufficiali nonostante il lutto nazionale per papa francesco

Pacentro celebra il 25 aprile tra memoria storica e commemorazioni ufficiali nonostante il lutto nazionale per papa francesco

a pacentro il 25 aprile si è commemorata la resistenza con cortei, omaggi ai caduti e celebrazioni religiose, valorizzando la memoria di mario silvestri e il legame con san marco evangelista
Pacentro Celebra Il 25 Aprile Pacentro Celebra Il 25 Aprile
Il 25 aprile a Pacentro è stato celebrato con cerimonie di commemorazione della Resistenza, omaggi ai caduti e momenti culturali, unendo memoria storica e identità comunitaria nonostante il lutto nazionale per papa Francesco. - Gaeta.it

Il 25 aprile a Pacentro, piccolo borgo peligno, ha assunto un significato profondo con cerimonie che hanno coniugato rispetto e commemorazione. Pur osservando il lutto nazionale per la recente scomparsa di papa francesco, la comunità ha mantenuto viva la memoria della Resistenza e dei sacrifici che hanno segnato il territorio durante la seconda guerra mondiale.

Commemorazioni mattutine e l’omaggio al monumento ai caduti nella villa comunale franco lattanzio

La mattinata del 25 aprile ha visto l’organizzazione di un corteo civile, promosso dal Comune di Pacentro e coordinato con le associazioni locali quali ANPI, Brigata Maiella, Alpini e Carabinieri. Alle 10.00, la cittadinanza e i rappresentanti ufficiali si sono radunati nella villa comunale intitolata a Franco Lattanzio per rendere omaggio ai caduti del paese durante il secondo conflitto mondiale. Qui sono stati ricordati, con particolare attenzione, quei cittadini pacentrani e pacentrane che nascosero e salvarono militari inglesi in fuga dal campo 78. L’evento ha richiamato una pagina di storia definita Resistenza Umanitaria, definita da chi vi ha preso parte come un esempio tangibile di solidarietà e coraggio collettivo.

Corteo e rappresentanze combattentistiche

La cerimonia ha raccolto rappresentanze combattentistiche e delegazioni di pacentrani con doppia cittadinanza, che hanno portato le loro bandiere in corteo. La presenza di questi ultimi ha rimarcato il contributo dei giovani emigrati o appartenenti a comunità estere che parteciparono alla liberazione dell’Italia, sottolineando l’importanza storica della Resistenza.

Le celebrazioni del compatrono san marco evangelista e il legame con la rete italiana delle città marciane

Subito dopo le cerimonie mattutine, la giornata ha proseguito con le tradizionali festeggiamenti in onore del compatrono San Marco Evangelista. Questa ricorrenza rafforza il legame di Pacentro con la Rete italiana delle Città Marciane, rete che permette al borgo di ospitare eventi di rilievo religioso e culturale. Tra questi, quello più recente è stata l’accoglienza, avvenuta meno di due settimane prima, delle reliquie di San Giovanni Paolo II.

Questa connessione con altre realtà cittadine favorisce lo scambio culturale e il rafforzamento delle identità locali a tema religioso. Inoltre, la festa di San Marco assume un’importanza simbolica per consolidare la memoria e sottolineare la volontà della comunità di mantenere vivi i valori associati a queste figure spirituali.

Corteo pomeridiano al monumento della brigata maiella e memoria del partigiano mario silvestri

Nel pomeriggio ha preso forma un secondo corteo diretto verso il monumento dedicato alla Brigata Maiella, formazione partigiana insignita della medaglia d’oro al valor militare. Proprio in questa brigata militò Mario Silvestri, giovane pacentrano caduto durante la battaglia di Pizzoferrato e decorato con la medaglia di bronzo al valor militare. La sua figura è stata oggetto di un commosso ricordo durante la cerimonia.

La Brigata Maiella rappresenta un esempio importante della Resistenza armata italiana. Era caratterizzata da un’unità che andava oltre le divisioni politiche e sociali, unita dal senso di patriottismo e dalla forza delle comunità abruzzesi. A Pacentro si conserva vivo l’eredità di quei valori, e il ricordo di Silvestri viene riaffermato come simbolo di sacrificio e coraggio in difesa della libertà.

Il significato della brigata maiella

La Brigata Maiella rappresenta un esempio importante della Resistenza armata italiana. Era caratterizzata da un’unità che andava oltre le divisioni politiche e sociali, unita dal senso di patriottismo e dalla forza delle comunità abruzzesi.

Il monologo di pasquale tollis e la restituzione della memoria umana degli eroi locali

La giornata si è chiusa con l’evento culturale rappresentato dal monologo “i vuless nu munn” di Pasquale Tollis. Lo spettacolo ha narrato la storia personale di Mario Silvestri e Sabatino Di Nello, offrendo una lettura che intreccia fatti storici, memoria e immaginazione per restituire tutta la dimensione umana dei protagonisti della Resistenza pacentrana.

Questo percorso teatrale si è incaricato di riportare all’attenzione del pubblico la vita e i sacrifici di chi ha dato tutto per la libertà e la democrazia, superando il semplice racconto militare. Ha così valorizzato il ricordo dei singoli, trasformandolo in una narrazione capace di coinvolgere direttamente l’uditorio.

I ringraziamenti del sindaco e l’impegno della comunità nel mantenere vivo il messaggio del 25 aprile

Il sindaco Silvestri ha espresso la propria soddisfazione per le manifestazioni del 25 aprile, riconoscendo il sostegno dimostrato dai cittadini e dagli ospiti presenti. Ha sottolineato l’importanza di ribadire che questa ricorrenza rappresenta la festa di tutti gli italiani, ricordando il valore comune della Resistenza.

L’amministrazione comunale ha così confermato la volontà di portare avanti, con rigore e partecipazione, il ricordo degli eventi passati e di coloro che li hanno vissuti sulla propria pelle. La cittadinanza di Pacentro si è mostrata coinvolta e presente, dando continuità alla memoria storica con gesti e parole che tengono vivo il senso di quel momento storico.

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