La mostra “Naturalezza e verità nel Seicento” ha aperto le porte al pubblico, offrendo una nuova imperdibile occasione per scoprire l’arte del pittore fiammingo Cornelis de Wael. Fino al 22 giugno, visitatori e appassionati potranno ammirare la preziosa opera “Alloggiare i pellegrini”, recentemente donata in comodato d’uso dal collezionista Giovanni Peloso. Questo evento, parte del sistema dei Musei di Strada Nuova, rivela l’importanza storica e artistica di un maestro che ha influenzato il panorama culturale genovese.
Cornelis de Wael e il suo impatto artistico
Cornelis de Wael è riconosciuto come il primo maestro fiammingo a stabilirsi a Genova. La sua produzione artistica ha segnato un’epoca di rinnovamento e di grande fermento culturale per la città. L’opera “Alloggiare i pellegrini”, della serie “Le sette opere di misericordia”, rappresenta un ritorno alla luce di un capolavoro che è stato recentemente riscoperto nel mercato antiquario. Questa opera è stata acquistata all’asta da Giovanni Peloso, un collezionista originario di Genova ma residente in Lombardia, il quale ha deciso di riportarla nel suo contesto originale, accostandola ad altre due opere sempre del maestro fiammingo presenti a Palazzo Bianco.
La responsabile del polo arte antica del Comune di Genova, Raffaella Besta, ha sottolineato come la mostra costituisca un’opportunità unica di dialogo tra queste opere e altre tre importanti creazioni di arte sacra: due provenienti da collezioni private e un ciclo dedicato alla parabola del figliuol prodigo. Questa esposizione comprende una decina di quadri rari, molti dei quali non sono stati mai mostrati al pubblico, invitando così gli spettatori a immergersi nel ricco patrimonio artistico di De Wael.
La tradizione fiamminga a Genova
A sottolineare il legame tra Cornelis de Wael e la città di Genova è l’assessore comunale alla Cultura, Lorenza Rosso. De Wael ha soggiornato nella città ligure per gran parte della sua vita, diventando un vero e proprio “genovese acquisito“. Il suo arrivo ha avviato un’importante corrente artistica, lasciando una forte impronta nell’iconografia genovese. Durante il Seicento, molti pittori fiamminghi furono attratti dalla campagna e dalle istituzioni genovesi, beneficiando della sua bottega per ricevere assistenza e ispirazione.
Le opere del maestro fiammingo, caratterizzate da uno stile raffinato e da un’attenzione particolare ai dettagli, sono state accolte con interesse dai committenti genovesi, che cercavano opere di qualità per le loro collezioni private. In questo contesto, De Wael ha potuto affermare la sua posizione, creando pezzi che sono diventati molto ambiti, specialmente quelli di piccolo formato, ricchi di dettagli e significato.
Collaborazione e apertura al pubblico
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Banco BPM, il quale possiede l’unica serie completa nota delle opere di misericordia. Questo aspetto rende l’esposizione particolarmente significativa, dal momento che il Banco ha deciso di aprire eccezionalmente le proprie porte al pubblico, permettendo ai visitatori di scoprire questi tesori artistici. L’esposizione non solo rende omaggio all’eredità di Cornelis de Wael, ma promuove anche la cultura e l’educazione artistica nella città di Genova.
Con l’apertura della mostra, Palazzo Bianco si conferma come un centro vitale per l’arte e la cultura, accogliendo opere che raccontano storie di misericordia e di umanità, radicate nella tradizione fiamminga e genovese. Questo evento è un invito a esplorare e riflettere su temi di grande attualità, mostrando come l’arte possa essere veicolo di significati profondi e universali.