Palazzo Soave, un’opera architettonica che affonda le radici nel quindicesimo secolo, si prepara a diventare un hotel di lusso grazie all’approvazione recentemente ottenuta dal Consiglio Comunale di Verona, avvenuta il 6 marzo 2025. Questa storica dimora, appartenuta all’imprenditore Bruno Soave, promette di offrire un’esperienza unica, arricchendo l’offerta turistica veronese a pochi passi dal centro. L’edificio, situato tra via Leoni e stradone Sen Fermo, è un gioiello di rara bellezza e un punto di riferimento per la storia locale.
La bellezza e la storicità del palazzo
Palazzo Soave è un esempio straordinario di architettura, con una facciata neogotica che cattura immediatamente l’attenzione. Gli interni vantano uno scalone monumentale affrescato, mentre il piano interrato custodisce reperti e mosaici risalenti all’epoca romana. Tutti questi elementi raccontano secoli di storia, rendendo ogni angolo del palazzo un testimone della sua evoluzione attraverso i secoli. La trasformazione in hotel prevede un intervento di circa 3.300 mq, dedicando 2.000 mq alle 30 suite, capaci di accogliere circa 70 ospiti.
Questo progetto non si limita a preservare il patrimonio storico, ma desidera anche integrarsi con l’ambiente contemporaneo. L’hotel offrirà un collegamento diretto con la cultura veronese, combinando eleganza e comfort. La Spa, che occuperà 400 mq, arricchirà ulteriormente l’esperienza degli ospiti, offrendo loro un rifugio di benessere in un contesto di bellezza storica.
Un’offerta gastronomica di alta classe
Nel Palazzo Soave, la ristorazione è in mano a uno chef di alta fama, Giacomo Sacchetto, alla guida del ristorante Iris, insignito di una Stella Michelin. La proposta culinaria si articola in due menù degustazione: “Raccontami” e “Adriatico e dintorni”. Il primo si concentra sulla tradizione culinaria veneta, rivisitata con un tocco contemporaneo, mentre il secondo esplora le ricchezze del mare, valorizzando ingredienti freschi e pregiati.
La selezione degli ingredienti rappresenta un aspetto centrale della filosofia dello chef Sacchetto. La maggior parte delle materie prime è locale, proveniente da aziende selezionate con cura. Ad esempio, le verdure e le farine sono fornite dall’Azienda Agricola Trètener di Sant’Andrea, mentre gli ingredienti avicoli giungono dall’Azienda Agricola Pollo Ruspante di San Giorgio in Salici. La macelleria Sartori di Verona rifornisce le carni, garantendo freschezza e qualità.
Sacchetto ha creato un percorso culinario che inizia con portate fresche e acide, per stimolare il palato, e prosegue con piatti accattivanti come lo Spaghetto turanico, canocchie, asparagine e liquirizia, assicurando leggerezza e piacevolezza in ogni portata.
Prospettive per il futuro di palazzo soave
L’imprenditore Bruno Soave esprime soddisfazione per l’approvazione del progetto, sottolineando l’importanza di colmare la lacuna di strutture ricettive di lusso a Verona. Con questo intervento, Palazzo Soave non solo diventerà un hotel di riferimento ma rappresenterà anche un’opportunità per valorizzare ulteriormente la storia e la tradizione della città. L’impatto sull’economia locale potrebbe essere significativo, richiamando turismo di qualità e creando nuove opportunità di occupazione.
Bruno Soave ha dichiarato: “Siamo pronti a portare a Verona una realtà unica nel suo genere, mentre rispondiamo a un’esigenza fondamentale per i visitatori della nostra città.” Questo ambizioso progetto riflette una volontà di mantenere viva la cultura gastronomica e storica di Verona, rendendo Palazzo Soave un luogo di incontro tra passato e presente in un contesto moderno e raffinato.