Palermo: Firmato il protocollo per l’accoglienza delle vittime in Tribunale

Il Tribunale di Palermo istituisce stanze di accoglienza per supportare le vittime di violenza durante i processi, garantendo un ambiente sicuro e dignitoso grazie alla collaborazione tra enti legali e psicologici.
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Palermo: Firmato il protocollo per l'accoglienza delle vittime in Tribunale - Gaeta.it

Un’importante iniziativa è stata ufficializzata oggi al Tribunale di Palermo. È stato firmato un protocollo che stabilisce l’istituzione di apposite stanze di accoglienza, con l’intento di supportare le persone vulnerabili durante il processo giudiziario. Questa misura si rivolge in particolare alle vittime di violenze di genere e domestiche che devono testimoniare in sede di giudizio. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra diversi enti e professionisti del settore legale e psicologico, con l’obiettivo di garantire un ambiente più sicuro e dignitoso per chi si trova in situazioni di difficoltà.

Le stanze di accoglienza: un passo avanti nella giustizia

Il Tribunale di Palermo si caratterizza come uno dei pionieri in Italia nell’implementazione di aree riservate dedicate all’accoglienza di chi subisce forme di violenza. Il Presidente del Tribunale, Piergiorgio Morosini, ha sottolineato l’importanza di questa misura, la quale offre uno spazio di sostegno psicologico alle vittime durante l’intero processo. Le stanze, infatti, sono progettate per fornire un rifugio temporaneo, minimizzando i contatti diretti con l’imputato e creando un contesto favorevole per la testimonianza.

Il protocollo si ispira alle raccomandazioni della Convenzione di Istanbul, sottolineando l’impegno nel combattere le forme di vittimizzazione secondaria. In base a questo accordo, l’arrivo al Palazzo di Giustizia e l’attesa per il processo non rappresenteranno più momenti di forte stress e ansia per le vittime. Infatti, la modalità di convocazione garantisce che queste ultime possano entrare in modo riservato ed essere assistite da personale appositamente formato, prima di presentarsi in aula.

Un supporto psicologico integrato per le vittime

Il protocollo prevede anche che le vittime possano avvalersi di un supporto psicologico, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con professionisti del Dipartimento di Scienze Psicologiche e Pedagogiche dell’Università di Palermo. Questa opzione è puramente volontaria, ma fornisce un ulteriore livello di sicurezza e conforto per le persone che si trovano a testimoniare in un contesto così delicato.

L’allestimento delle stanze di accoglienza prevede la creazione di due ambienti protetti, uno situato nell’edificio principale in piazza Vittorio Emanuele Orlando e l’altro in via Pagano. Questi spazi saranno dotati di tutte le comodità necessarie per garantire un’accoglienza dignitosa e confortevole. L’iniziativa è stata accolta come un chiaro segno di civiltà, mirato a tutelare la dignità delle donne, e testimonia un’evidente sensibilità sociale verso i bisogni delle persone più fragili.

Collaborazione tra istituzioni per una giustizia più umana

La realizzazione di questo protocollo rappresenta il risultato di una sinergia tra svariate istituzioni, fra cui la Procura della Repubblica, l’Ordine degli Avvocati e la Camera Penale di Palermo. Questo lavoro di squadra è emblematico di una maggiore attenzione verso le problematiche legate alla violenza di genere. Si tratta di un passo decisivo per promuovere una giustizia che non solo punisce, ma sostiene e protegge le vittime in un contesto legale bellico spesso intimidatorio.

Con il nuovo protocollo, Palermo si colloca in prima linea nella lotta contro la violenza di genere, mettendo in pratica un’idea di giustizia più inclusiva e rispettosa delle persone vulnerabili. La realizzazione delle stanze di accoglienza rappresenta un passo significativo, con l’auspicio che questa iniziativa possa servire da modello anche per altri tribunali in Italia, spingendo verso pratiche sempre più umane e giuste nella gestione delle testimonianze di chi ha subito violenza.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Sara Gatti

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