Papa Francesco, cordoglio internazionale: Trump annuncia la partecipazione ai funerali mentre si muovono le grandi potenze

Papa Francesco, cordoglio internazionale: Trump annuncia la partecipazione ai funerali mentre si muovono le grandi potenze

La morte di papa Francesco provoca reazioni globali: leader come Trump, Zelensky e Macron confermano la presenza ai funerali a Roma, mentre la Cina esprime cordoglio dopo un iniziale silenzio diplomatico.
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L'articolo descrive le reazioni internazionali alla morte di papa Francesco, evidenziando la partecipazione di leader globali ai funerali a Roma e le implicazioni diplomatiche tra i vari Paesi, con particolare attenzione ai rapporti tra Stati Uniti, Cina, Europa e regioni in tensione come Asia e Medio Oriente. - Gaeta.it

La morte di papa Francesco ha subito provocato reazioni ufficiali in tutto il mondo. Tra i primi ad annunciare la loro presenza ai funerali a Roma c’è stato il presidente americano Donald Trump, seguito da altri leader globali. Sin dal primo giorno, le diplomazie hanno manifestato il loro rispetto, pur con toni e tempi diversi. Alcuni Paesi hanno impiegato più tempo per esprimere pubblicamente le condoglianze, creando speculazioni su possibili implicazioni politiche collegate all’evento.

la prima mossa: trump conferma la presenza a roma per i funerali di papa francesco

Donald Trump, attraverso un post su Truth Social, ha rotto il silenzio riguardo l’evento con una dichiarazione chiara: lui e Melania saranno presenti ai funerali di papa Francesco a Roma. Nonostante le tensioni che hanno caratterizzato la loro relazione con la Santa Sede durante i due mandati di Trump, questa dichiarazione indica una svolta nel modo pubblico di affrontare il lutto per il pontefice argentino.

L’annuncio è arrivato in un momento in cui la Casa Bianca “made in The Donald” si stava ancora confrontando con il significato politico legato alla scomparsa del papa. Questo messaggio ha subito fatto emergere l’idea che la visita non sarà solo un tributo di natura religiosa, ma potenzialmente anche un’occasione diplomatica tra rappresentanti di alto livello.

A seguire l’annuncio di Trump, sono arrivate conferme di partecipazione da altri capi di Stato, come il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il francese Emmanuel Macron. Anche le cancellerie europee hanno espresso cordoglio, segnalando un impegno comune, almeno di facciata, a rispettare la figura di papa Francesco.

silenzio e poi parola della cina tra condoglianze e relazioni vaticane

Per circa 24 ore la Cina è rimasta in silenzio, proprio nei giorni in cui i principali Paesi stavano esprimendo le proprie condoglianze. Il ritardo nel prendere posizione ha messo in moto diverse speculazioni da parte dei media internazionali.

dichiarazione ufficiale di pechino

Infatti, in una conferenza stampa, Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato ufficialmente che Pechino esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di papa Francesco. Ha ricordato i rapporti “costruttivi” tra la Cina e la Santa Sede, facendo riferimento agli scambi positivi negli ultimi anni e alla volontà di sviluppare ulteriormente i legami.

Questa presa di posizione sottolinea, ancora una volta, la delicatezza dei rapporti diplomatici e religiosi fra i due enti. In Cina la fede cattolica è rimasta relegata a un ruolo quasi nascosto per decenni, e che ora la Santa Sede e Pechino lavorano insieme per migliorare i meccanismi di nomina dei vescovi e la presenza della Chiesa.

L’atteggiamento di Pechino a questo punto appare calcolato: prendendo parte alle condoglianze, non replica il silenzio prolungato ma conferma il progresso negoziale raggiunto, comunque reso pubblico in occasione di un evento così importante.

il punto di vista internazionale: ipotesi e attese tra diplomazia e tensioni

Non sono mancati però i tentativi di leggere la partecipazione ai funerali di papa Francesco sotto una lente politica e strategica.

Dall’annuncio di Trump sono nate ipotesi di possibili incontri bilaterali o multilaterali ai margini della cerimonia. Con la presenza confermata di Ursula von der Leyen insieme a altri rappresentanti dei paesi europei, si sono ipotizzati tavoli di discussione dedicati a questioni commerciali come i dazi o temi di politica internazionale.

La presenza di Volodymyr Zelensky ha poi scatenato discussioni sulle prospettive di pace in Ucraina, anche se Vladimir Putin ha già escluso la sua partecipazione ai funerali. Questa situazione ha generato un clima di attesa per eventuali incontri o dichiarazioni che potrebbero emergere durante la cerimonia.

particolare attenzione alla situazione asiatica e mediorientale

Sul fronte asiatico, la vicinanza tra la rappresentanza di Taiwan e quella di Pechino potrebbe essere osservata con attenzione, dato che Taiwan conta una comunità cattolica fedele al Vaticano, mentre in Cina la religione ha vissuto momenti difficili. L’evento apre uno spazio diplomatico raro tra questi attori.

Infine, nel contesto mediorientale, la partecipazione del presidente israeliano Isaac Herzog assume peso simbolico. Dopo un silenzio diplomatica da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, le parole di Herzog rivelano un rispetto istituzionale per il papa. Anche il cordoglio dell’Anp e la reazione inaspettata di Hamas testimoniano l’impatto del pontefice nelle dinamiche di pace e tensione nella regione.

La cerimonia funebre di papa Francesco a Roma riunirà quindi oltre al dolore e al ricordo, diversi leader mondiali e delegazioni in un contesto che va oltre l’aspetto religioso. Ogni presenza sarà osservata con attenzione, per cogliere segnali di dialogo o di divisione tra stati e culture diverse.

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