Papa Francesco: dimesso dall'ospedale Gemelli e torna a farsi sentire nel mondo

Papa Francesco: dimesso dall’ospedale Gemelli e torna a farsi sentire nel mondo

Papa Francesco dimesso dall’ospedale dopo un lungo ricovero per polmonite, lancia un appello per la pace a Gaza e si prepara a una convalescenza di due mesi.
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Papa Francesco: dimesso dall'ospedale Gemelli e torna a farsi sentire nel mondo - Gaeta.it

Le notizie vaticane, trasmesse in lingua latina ogni domenica, hanno riportato importanti aggiornamenti su Papa Francesco, dimesso dall’ospedale Gemelli dopo un lungo ricovero. Il 23 marzo, il Pontefice ha salutato i fedeli e ha lanciato un appello per la pace a Gaza. Queste notizie arrivano in un momento cruciale, mentre le tensioni internazionali continuano a preoccupare la comunità globale.

Dimissione dall’ospedale Gemelli

Domenica 23 marzo, Papa Francesco è stato dimesso dall’ospedale Gemelli, dopo una degenza durata quasi quaranta giorni a causa di una polmonite bilaterale. La malattia aveva messo a repentaglio la sua vita, come segnalato da bollettini medici e comunicazioni ufficiali. Il servizio di Eugenio Murrali ha confermato che il Santo Padre è stato ricoverato il 14 febbraio, affrontando una polmonite polimicrobica. Durante il suo ricovero, ci sono stati episodi di crisi che hanno suscitato grande preoccupazione tra i suoi fedeli.

La notizia della dimissione è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa il 22 marzo e ha suscitato una reazione di gioia tra i presenti. “Papa Francesco sarà dimesso domani”, è stata la frase che ha rincuorato chi ha seguito con ansia la sua salute. Tornato a Casa Santa Marta, il Papa inizierà un lungo percorso di convalescenza, previsto di almeno due mesi, durante il quale i medici hanno raccomandato di evitare contatti con gruppi di persone.

Un saluto emozionante dal balcone

Prima di lasciarlo, Papa Francesco ha voluto affacciarsi dal balcone dell’ospedale per benedire la folla accorsa per attenderlo. Questo momento è stato descritto da Olga Sakun: “Grazie a tutti!”, ha affermato il Papa con una voce flebile. Da quel balcone, Francesco ha benedetto i circa 3000 fedeli presenti, che lo hanno accolto con applausi e grida di affetto. “Francesco, Francesco!”, urlavano in segno di sostegno, dimostrando l’affetto e la gratitudine per la sua presenza.

Dopo aver benedetto i presenti e aver salutato una signora con un mazzo di fiori gialli, il Papa ha lasciato l’ospedale per recarsi a Santa Maria Maggiore. Qui, ha pregato la Salus Populi Romani, un gesto simbolico che esprime riconoscenza per la protezione ricevuta durante la sua malattia.

Appello per la pace a Gaza

Nella precedente catechesi preparata per l’Angelus, il Papa ha toccato un tema delicato, esprimendo dolore per i conflitti in corso, in particolare per la recente ripresa dei bombardamenti su Gaza. Durante il suo intervento, Papa Francesco ha evidenziato l’importanza della pazienza come virtù necessaria per indurre alla conversione, sia personale che collettiva. Ha inoltre riconosciuto il prezioso lavoro del personale sanitario che lo ha assistito durante il suo ricovero.

In aggiunta, ha rivelato la sua speranza per una risoluzione pacifica del conflitto tra Azerbaigian e Armenia, rimarcando l’urgenza di fermare la violenza e di promuovere la pace. La sua voce, sebbene debole dopo il lungo ricovero, continua a risuonare come un messaggio di speranza e unità per i popoli in difficoltà.

Prossimi appuntamenti e il messaggio del Papa

In attesa di riprendere le sue attività a pieno regime, Papa Francesco si prepara a continuare le sue catechesi. La prossima, prevista per il 26 marzo, avrebbe dovuto affrontare il tema degli “Incontri di Gesù”, ispirandosi al colloquio tra Cristo e la samaritana. Tuttavia, a causa della convalescenza, l’incontro è stato annullato.

Il messaggio rimane chiaro: anche nei momenti difficili, la fede e la comunità sono fondamentali per affrontare le sfide della vita. L’incoraggiamento del Papa invita tutti a sostenere la speranza di un futuro migliore, continuando a pregare per la pace nel mondo.

L’attenzione si sposta ora su ciò che il Papa dirà nei prossimi giorni. La sua figura, sempre presente nei momenti cruciali, riprende a essere faro di guida morale e spirituale per milioni di persone, in un’epoca che ha bisogno di un messaggio di unità e amore.

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