La visita di Papa Francesco alla Holy Trinity Humanistic School di Baro, in Papua Nuova Guinea, prevista per il prossimo 8 settembre, rappresenta un momento significativo non solo per la comunità scolastica, ma anche per l’intera nazione. Il sacerdote argentino Miguel de la Calle, missionario dell’Istituto del Verbo Incarnato, ha rivelato alcuni dettagli sull’accoglienza preparata per il Pontefice, mettendo in evidenza l’importanza culturale dell’evento e il ruolo dei bambini in questo contesto.
Un’accoglienza speciale: danza e musica per il Papa
Tradizione locale e significato
L’accoglienza di Papa Francesco avverrà con una danza tradizionale africana, chiamata siyahamba, che indica “stiamo marciando nella luce del Signore”. La performance sarà accompagnata da un canto in stile negro spiritual e tamburi tradizionali, rappresentando non solo un omaggio al Pontefice, ma anche un forte legame con la cultura locale. La Holy Trinity Humanistic School, gestita dall’Istituto del Verbo Incarnato e dalla parrocchia di Holy Trinity di Vanimo, ospita attualmente circa 1400 studenti, di cui 400 nella scuola primaria e 1000 nella scuola media, rendendola una realtà educativa significativa nella regione.
Atmosfera di festa nella preparazione
Il sacerdote ha annunciato che l’evento comprenderà anche un concerto di cinque minuti dell’orchestra “Regina del Paradiso”, composta da bambini che si stanno preparando intensamente per suonare un brano classico di Johann Strauss, il “Pizzicato”. Quest’esibizione riveste un’importanza speciale, essendo parte di un “Concerto in onore del Santo Padre”, previsto per il 6 settembre, che aprirà le danze per la visita di Francesco e coinvolgerà l’intera comunità.
Il progetto dell’orchestra: musica e crescita culturale
La missione educativa dell’orchestra
L’orchestra “Regina del Paradiso” è un’iniziativa creata per promuovere lo sviluppo artistico e culturale dei bambini in Papua Nuova Guinea. Parte di un progetto più ampio di evangelizzazione attraverso la musica, l’orchestra è stata fondata nel 2018 e si ispira al modello educativo “El Sistema” di origine venezuelana. Padre Miguel de la Calle ha invitato un maestro venezuelano per aiutare nella formazione dei giovani musicisti, non solo affinché imparino a suonare, ma anche per dare loro uno spazio di realizzazione personale e collettiva.
Un cambiamento sociale attraverso la musica
La musica, per i bambini coinvolti, rappresenta un mezzo per diventare protagonisti nella loro comunità, contribuendo così a un cambiamento culturale significativo. Grazie a questo programma, i bambini acquisiscono sicurezza, apprendono a utilizzare strumenti musicali e si sentono valorizzati. La professionalizzazione della musica ha una ricaduta positiva sulle loro famiglie e sulla comunità, contribuendo a una diminuzione della violenza domestica e promuovendo il rispetto nei confronti delle femmine e una nuova visione della figura del bambino.
La visita del Papa: un impulso per la comunità
Rimuovere le barriere all’evangelizzazione
Padre Miguel ha evidenziato le sfide che gli evangelizzatori affrontano in Papua Nuova Guinea, paese caratterizzato da una diversità etnica notevole e da un contesto socio-economico difficile. Nonostante l’alto numero di dialetti parlati e la scarsità di infrastrutture, la comunità cattolica di Vanimo ha mostrato un forte impegno nella diffusione del Vangelo, tollerando le difficoltà con entusiasmo e determinazione.
L’impatto atteso dalla visita
La visita del Papa è vista come un’opportunità unica per rivitalizzare e incoraggiare ulteriormente la comunità locale, che attende con trepidazione l’arrivo di Francesco. Le comunità si stanno mobilitando da regioni remote e dall’estero per partecipare all’evento, sperando che questo incontro rappresenti un momento di benedizione e rinvigorimento della fede. La preparazione per questa visita esprime un forte desiderio di connessione spirituale e di riconoscimento del lavoro svolto finora.
L’istituto del Verbo Incarnato e il suo impegno
Storia e presenza nel paese
L’Istituto del Verbo Incarnato è attivo in Papua Nuova Guinea dal 1997, con l’obiettivo di sostenere la comunità locale e promuovere lo sviluppo umano attraverso l’educazione e la cultura. Padre Miguel, presente nel paese dal 2015, ha sottolineato come il lavoro missionario abbia evoluto una comunità giovane e vibrante, spinta da un forte desiderio di evangelizzazione nonostante le sfide quotidiane.
Contributo per il futuro della Papua Nuova Guinea
La presenza dell’Istituto ha portato approcci innovativi alla formazione spirituale, sociale ed educativa, affrontando le necessità locali con una visione globale. Il lavoro apostolico continua a mirare a rafforzare il dialogo tra la cultura tradizionale e il messaggio cristiano, rendendo la comunità più resiliente e unita. La visita del Papa rappresenta dunque un coronamento di questi sforzi e un incoraggiamento a proseguire sulla via dell’inclusione e del rispetto.
Nell’attesa di questo storico evento, l’entusiasmo per la visita di Papa Francesco è palpabile, evidenziando quanto il Vangelo e la cultura siano profondamente intrecciati in questo angolo del mondo.