Un nuovo capitolo del viaggio apostolico di Papa Francesco prende forma in Papua Nuova Guinea, un paese ricco di cultura e tradizioni. L’itinerario del Pontefice, che si estenderà fino al 9 settembre, include incontri significativi con autorità locali, organizzazioni di assistenza e membri del clero, riflettendo l’impegno della Chiesa verso le comunità vulnerabili e il dialogo interreligioso.
L’arrivo del Papa a Port Moresby
L’atterraggio di Papa Francesco all’aeroporto internazionale Jacksons di Port Moresby avviene alle 19:06 ora locale, coincidente con le 11:06 ora di Roma. A riceverlo, in un’atmosfera di festa e accoglienza, è il Vice Primo Ministro della Papua Nuova Guinea, insieme a due bambini in costumi tradizionali che presentano al Pontefice un bouquet di fiori. Questo segna un momento storico, in quanto Francesco è il secondo Papa a visitare questo paese, dopo Giovanni Paolo II nel 1984.
Dopo la cerimonia di benvenuto, Francesco si trasferirà alla nunziatura apostolica. Qui, nella mattinata seguente, inizieranno gli incontri ufficiali che caratterizzeranno il suo soggiorno. Questi eventi sono non solo un’occasione di dialogo, ma anche un’opportunità per approfondire i legami tra la Santa Sede e la Papua Nuova Guinea, un paese che vive sfide uniche in un contesto globalizzato.
Gli appuntamenti del 7 settembre
Il programma di venerdì 7 settembre si preannuncia ricco e significativo. Al mattino, il Santo Padre si recherà in visita di cortesia nella Government House per incontrare il Governatore Generale, una figura rilevante nella vita politica e sociale del paese. Subito dopo, il Papa parteciperà a un incontro ufficiale presso l’Apec Haus, dove dialogherà con le autorità locali, rappresentanti della società civile e membri del corpo diplomatico. Questi incontri rivestono grande importanza, poiché pongono le basi per un dialogo costruttivo e per la promozione di valori comuni.
Nel pomeriggio, Francesco visiterà la Caritas Technical Secondary School, dove incontrerà i bambini dell’organizzazione Street Ministry, che si dedica al sostegno di minori svantaggiati. Inoltre, avrà l’opportunità di conoscere i piccoli assistiti da Callan Services, una rete che offre supporto a persone con disabilità. Questi momenti saranno intensi dal punto di vista umano e spirituale, mettendo in risalto l’impegno della Chiesa per le persone più vulnerabili e il suo ruolo nella costruzione di una società più equa.
Incontro con i vescovi e la comunità ecclesiale
La giornata si concluderà con un incontro programmato presso il Santuario di Maria Ausiliatrice. Qui, Papa Francesco si riunirà con i vescovi della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Sarà un momento di scambio profondamente significativo, in cui il Pontefice potrà ascoltare le esperienze e le sfide dei leader ecclesiali locali.
Nel corso di questo incontro, il Papa avrà anche l’occasione di interagire con sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, seminaristi e catechisti. La dimensione di questa riunione evidenzia l’importanza della formazione e dell’unità all’interno della comunità ecclesiale, elementi essenziali per affrontare le sfide contemporanee e per rafforzare la fede tra i fedeli di queste isole.
La presenza di Francesco in Papua Nuova Guinea non è solo un gesto simbolico, ma segna un passo significativo verso una Chiesa sempre più vicino ai suoi membri e aperta alla missione di annunciare il Vangelo in un mondo in continua evoluzione.