Papa Francesco in Singapore: un incontro significativo con i gesuiti al St. Francis Xavier Retreat Center

Papa Francesco in Singapore: un incontro significativo con i gesuiti al St. Francis Xavier Retreat Center

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Papa Francesco in Singapore: un incontro significativo con i gesuiti al St. Francis Xavier Retreat Center - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

La visita di Papa Francesco a Singapore rappresenta un importante momento di scambio e riflessione per la Compagnia di Gesù. Durante il suo quarto e ultimo appuntamento dell’attuale viaggio apostolico, il Pontefice ha incontrato i confratelli nel suggestivo St. Francis Xavier Retreat Center. Questo incontro ha messo a confronto le sfide e le speranze del mondo attuale con le storie di figure emblematiche come Matteo Ricci e padre Pedro Arrupe.

Un viaggio apostolico ricco di significato

Dopo aver visitato Dili e incontrato i giovani di Timor Est, Papa Francesco è giunto a Singapore per una giornata di riposo eccezion fatta per l’incontro con i gesuiti. Questo evento è stato preannunciato da incontri precedenti in Indonesia e Dili, arricchendo il viaggio con esperienze condivise dai membri della Compagnia di Gesù. Presenti all’incontro erano 25 gesuiti di diverse età, molti dei quali residenti a Singapore, insieme a alcuni confratelli provenienti da altre nazioni come la Malesia.

Il dialogo del Pontefice ha avuto una durata di circa un’ora, durante la quale sono emersi temi profondi e attuali che riguardano non solo la comunità gesuita, ma anche il futuro della Chiesa in Asia. “L’incontro è stato molto cordiale e fraterno”, ha riferito Padre Antonio Spadaro, uno dei membri del seguito papale, evidenziando l’atmosfera intima che ha caratterizzato il colloquio.

Il valore della preghiera e della testimonianza

Il Papa ha sottolineato l’importanza della preghiera, esprimendo come questa rappresenti una risposta alle sfide quotidiane che la società attuale impone. Ha esortato i gesuiti a mantenere uno spirito di preghiera costante, prendendo spunto dall’esempio di padre Pedro Arrupe, il gesuita spagnolo preposito generale dal 1965 al 1983, il cui percorso di vita è al centro di una causa di beatificazione.

Papa Francesco ha manifestato chiaramente il suo desiderio di vedere Arrupe canonizzato, riconoscendo in lui un modello per i gesuiti di oggi. La figura di Matteo Ricci è stata anch’essa evocata, rappresentando un simbolo di missione e dedizione nella diffusione del cristianesimo, specialmente in Cina.

Vocazioni e formazione nella vita gesuita

Durante il dialogo, il Papa ha affrontato anche il tema delle vocazioni, sottolineando l’esistenza di giovani desiderosi di intraprendere un percorso nella vita religiosa, anche se spesso spaventati dalle sfide formative. Ha esortato i confratelli a non compromettere le aspettative e a garantire una preparazione adeguata e alta che possa rispondere alle richieste del nostro tempo.

La riflessione di Francesco ha messo in luce la necessità di supportare i giovani a superare le paure e le incertezze, trasformando le insidie della formazione in opportunità di crescita personale e spirituale.

Un dialogo aperto e informale

Particolare attenzione è stata dedicata dal Pontefice alla possibilità di dibattito aperto, invitando i gesuiti a porre domande. “Il Papa ha chiesto di esprimere i propri interrogativi e si è dimostrato disponibile ad approfondire le problematiche sollevate”, ha raccontato Padre Spadaro. Questo non solo ha reso l’incontro particolarmente significativo, ma ha anche incentivato un dialogo sincero tra il Pontefice e la comunità gesuita.

Sebbene il Papa non abbia fornito un bilancio giudiziario sulle tappe precedentemente effettuate del suo viaggio apostolico, la sua volontà di essere presente e disponibile per i suoi confratelli ha lasciato un’impronta profonda, sottolineando l’importanza dell’unità e della connessione tra le varie realtà della Compagnia di Gesù nel contesto asiatico e globale.

Il significato della visita in chiave gesuita

L’incontro al St. Francis Xavier Retreat Center ha quindi rappresentato un momento cruciale non solo per i gesuiti presenti, ma per l’intera Chiesa cattolica in Asia. La conversazione ha messo in evidenza le sfide uniche del continente, riconoscendo l’Asia come un crocevia di culture e fedi, dove la missione gesuita può avere un impatto significativo. Le figure di Matteo Ricci e Padre Arrupe continuano a ispirare e guidare le attuali generazioni di gesuiti, offrendo loro una bussola morale e spirituale in un mondo in continua evoluzione.

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