Un evento straordinario ha avuto luogo a Roma, dove Papa Francesco ha accolto 70.000 chierichetti provenienti da 20 paesi europei in piazza San Pietro per il XIII pellegrinaggio internazionale organizzato dal Coetus internationalis ministrantium . I partecipanti, indossando magliette colorate e portando striscioni e bandiere, hanno riempito la piazza di entusiasmo e speranza. Durante la celebrazione, il Papa ha parlato dell’importanza della comunione con Cristo e ha esortato i giovani a essere portatori d’amore e di pace.
L’accoglienza dei chierichetti in piazza San Pietro
L’evento è cominciato nel pomeriggio, con i giovani ministranti che si sono radunati in piazza San Pietro per partecipare a cantare, ballare e divertirsi in attesa dell’arrivo del Papa. Confermandosi un momento di forte spiritualità e comunità, il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente del Cim, ha dato il benvenuto ai partecipanti sottolineando l’importanza del pellegrinaggio e l’opportunità di vivere un’esperienza condivisa con i propri coetanei.
Quando Papa Francesco è arrivato attorno alle 17:30, è stato accolto da un’ovazione calorosa. A bordo della papamobile, ha girato per piazza San Pietro insieme a cinque chierichetti, visibilmente emozionato e grato di vedere una simile partecipazione giovanile. La piazza, impreziosita dai colori dei vestiti e degli accessori dei giovani, ha rappresentato un simbolo di unità e gioia per la Chiesa.
Il messaggio del Papa: “Con te” e la bellezza della comunione
Durante il suo intervento, il Papa ha esemplificato lo slogan “Con te”, affermando che richiama la presenza di Cristo nella vita di tutti noi. Francesco ha parlato dell’esperienza di servizio dei ministranti, sottolineando come il loro operato sia fondato sulla connessione con Gesù nella liturgia. Ha ricordato l’importanza di avere Cristo tra noi, soprattutto durante la celebrazione eucaristica, trasformando il “con te” in una presenza concreta e reale del Signore.
Francesco ha invitato i ministranti a riflettere sul valore dell’amore incondizionato. Ha esortato i giovani a incarnare il messaggio cristiano nel loro quotidiano, con gesti concreti di amore e vicinanza verso il prossimo. “Quando riceviamo la santa Comunione, possiamo sperimentare che Gesù è ‘con noi’ spiritualmente e fisicamente”, ha affermato il Papa, evidenziando l’importanza di vivere nell’amore di Cristo e di esprimere la propria fede attraverso le azioni.
Un richiamo alla pace e all’impegno sociale
Nel corso della celebrazione, dopo l’intervento del Papa, è stato dato risalto alla preghiera per la pace. I ministranti hanno avuto l’opportunità di esprimere le loro intenzioni di preghiera in diverse lingue. Questa invocazione si è concentrata sul desiderio di un mondo più pacifico e giusto, in cui ogni bambino e giovane possa sentirsi al sicuro e apprezzato.
Il cardinale Hollerich ha messo in evidenza che il pellegrinaggio non riguarda solo la dimensione spirituale, ma anche l’impegno attivo per la giustizia sociale. Ha sottolineato la necessità di tendere una mano a chi è in difficoltà, come i poveri, i rifugiati e le vittime di ingiustizie, promuovendo un’importante chiamata all’azione per tutti i partecipanti. “Essere ministranti significa essere amici di Cristo, ma anche essere amici l’uno dell’altro e degli altri”, ha affermato il cardinale.
L’importanza del servizio e della comunità
Nell’arco della celebrazione, è emersa con forza l’importanza del servizio all’interno della comunità ecclesiale. Papa Francesco ha esortato i giovani ministranti a servire con dedizione e amore, riconoscendo il valore del loro contributo alla vita della Chiesa. La figura del chierichetto, da sempre legata a un’esperienza di crescita spirituale e di servizio, è stata celebrata come un elemento chiave per il futuro della comunità cristiana.
Alla fine della celebrazione, Papa Francesco ha impartito la sua benedizione, rinnovando un appello alla continuità nel servizio e incoraggiando i giovani a mantenere vivo il loro impegno spirituale e sociale. Concludendo il suo discorso, ha rinnovato il suo ringraziamento ai partecipanti, augurando a ciascuno di loro di proseguire il proprio cammino con Gesù, in un viaggio che supera le barriere e promuove la vera comunione tra le persone.