Papa Francesco incontra Bartolo Mercuri e celebra l’impegno per i migranti e la solidarietà

Papa Francesco incontra Bartolo Mercuri e celebra l’impegno per i migranti e la solidarietà

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Papa Francesco incontra Bartolo Mercuri e celebra l’impegno per i migranti e la solidarietà - Gaeta.it

L’udienza generale di Papa Francesco ha visto la partecipazione di Bartolo Mercuri, fondatore e presidente dell’associazione “Il Cenacolo”, che da vent’anni si dedica ad alleviare le difficoltà di migliaia di persone in situazioni vulnerabili in tutto il mondo. Mercuri ha voluto sottolineare l’importanza della solidarietà reciproca, affermando che “piccoli atti per il prossimo possono fare una grande differenza”. L’incontro si è svolto in un contesto in cui il Pontefice ha toccato il tema della sofferenza dei migranti.

Bartolo Mercuri: il “Papà Africa” della Piana di Gioia Tauro

Bartolo Mercuri, conosciuto come “Papà Africa” dagli immigrati della Piana di Gioia Tauro, è il motore dell’associazione “Il Cenacolo”, fondata nel 2000 a Maropati. Ogni giorno, insieme a un gruppo di volontari, porta coperte, vestiti, alimenti e medicinali a coloro che vivono in condizioni di grave povertà nelle baraccopoli e nelle tendopoli della zona. Il suo lavoro si è sempre concentrato sull’assistenza a persone in difficoltà, con particolare attenzione agli immigrati provenienti da diverse nazioni, inclusi Africa e Ucraina.

Nell’ultimo ventennio, l’associazione di Mercuri ha assistito circa 7000 persone, un dato che evidenzia l’urgente bisogno di supporto nelle comunità vulnerabili. L’incontro con Papa Francesco si è rivelato significativo, poiché il Pontefice ha dedicato la sua catechesi al dramma dei migranti, facendo eco alle lotte quotidiane che affrontano. Mercuri ha sottolineato l’importanza della chiamata divina che ha ispirato la nascita della sua associazione, ritenendo che “il suo operato risponda a un bisogno universale di amore e accettazione per tutti, senza distinzioni.”

Il desiderio di altrui aiuto e supporto si riflette nei valori fondamentali del Cenacolo, che è diventato un centro di aggregazione sociale, con spazi dedicati alla mensa e alla solidarietà. Aspetti importanti di questa iniziativa sono il rafforzamento della comunità locale e il miglioramento delle condizioni di vita di chi si trova in difficoltà.

Storie di sport, sacrificio e rinascita

Durante l’udienza generale, si sono alternate emozionanti storie di atleti che incarnano il sacrificio e la speranza. Un esempio emblematico è quello di Letsile Tebogo, velocista di origine botswanese, il quale ha conquistato la medaglia d’oro nei 200 metri piani alle Olimpiadi di Parigi. Fino a cinque anni fa, Tebogo correva scalzo, dimostrando così che “la determinazione e la resilienza possono condurre a risultati straordinari.” La sua presenza in Piazza San Pietro è un simbolo di come il talento e la passione possano emergere anche dalle condizioni più sfavorevoli.

Accanto a lui si trova Anna Ryzhykova, ostacolista e velocista ucraina, che ha trovato in Italia un rifugio e una nuova opportunità sportiva dopo aver lasciato il proprio paese devastato dalla guerra. La sua storia di resilienza e determinazione è stata accolta dai presenti con grande ammirazione, sottolineando il ruolo fondamentale dello sport come mezzo di recupero e integrazione.

Queste testimonianze non solo ispirano, ma pongono anche l’accento sulle sfide affrontate da diversi gruppi nel mondo contemporaneo, mentre la presenza di Mercuri e della sua associazione dimostra che l’impegno sociale è una risposta concreta e necessaria a tali sfide.

Le celebrazioni e l’impegno della comunità

Nel corso dell’udienza, è stata celebrata la presenza di rappresentanti della Pastorale Universitaria Domenicana “Beczka” di Cracovia, che ha il merito di aver riunito giovani e adulti per oltre sei decenni. Fondata nel 1964 dall’arcivescovo Karol Wojtyła, oggi questa rete rappresenta uno dei sistemi pastorali più influenti della Polonia e ha raccolto a Roma diversi membri della diocesi di Chiavari, desiderosi di rendere omaggio al Papa. Guidati dal loro vescovo, Giampio Luigi Devasini, hanno partecipato a questa importante celebrazione.

In un’ottica di rinnovamento liturgico e musicale, un gruppo di pellegrini e musicisti dall’Alta Austria ha portato in dono al Papa lo spartito originale della “Messa della Misericordia”. Si tratta di un evento che approfondisce il legame tra cultura, musica e spiritualità, rivelando l’attenzione della Chiesa verso nuove espressioni artistiche.

Nel contesto di queste celebrazioni, il Papa ha benedetto anche delle corone e una rosa dorata dedicate alla Vergine, simboli che rappresentano la devozione e il legame con la comunità cattolica di Catania e Malta. Le corone saranno utilizzate per adornare statue della Madonna, benché esse siano più di semplici ornamentazioni; esse simboleggiano una connessione profonda tra fede e vita quotidiana.

Sguardo al futuro: il Giubileo del 2025

Durante l’udienza, Angelo Scelzo ha presentato al Papa il suo libro “Il mondo ha sempre venticinque anni”, un’opera che introduce il Giubileo del 2025, esaminando le trasformazioni della società e della Chiesa da un Anno santo all’altro. Il testo, con la prefazione del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, vuole fungere da riflessione sull’evoluzione del pensiero cristiano e dell’impatto della fede nelle generazioni attuali.

Questa presentazione rappresenta un’opportunità per invitare i fedeli a guardare al passato per comprendere le sfide future, stimolando una riflessione profonda sul significato del Giubileo come momento di rinnovamento spirituale e comunitario. L’analisi di vari eventi può aiutare a costruire un orizzonte di speranza e progresso continuo.

L’udienza generale di oggi ha testimoniato non solo l’impegno di Bartolo Mercuri e del suo Cenacolo, ma ha anche aperto un dialogo sulle sfide che il mondo contemporaneo deve affrontare, invitando alla solidarietà e all’umanità che devono muovere ogni azione.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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