Durante il suo viaggio apostolico nel Sud-Est asiatico e in Oceania, Papa Francesco ha avuto un incontro significativo con un gruppo di gesuiti a Dili, Timor-Leste. Questo colloquio ha rappresentato un momento importante di scambio e riflessione sulla missione della Compagnia di Gesù, caratterizzato da spunti sulla giustizia sociale, la cultura e l’inculturazione del Vangelo.
L’abbraccio a padre João Felgueiras: un gesto di riconoscimento
Il Papa ha dato inizio all’incontro abbracciando padre João Felgueiras, un religioso portoghese di 103 anni, che è uno dei tre gesuiti più anziani al mondo. Padre Felgueiras vive in Timor-Leste sin dai tempi dell’occupazione indonesiana e ha dedicato la sua vita alla comunità locale, dimostrando una straordinaria resilienza e impegno. La presenza di questa figura così carismatica ha colpito profondamente il Santo Padre, il quale lo ha ringraziato pubblicamente per il suo servizio durante il colloquio.
In un breve scambio di parole, è emerso il forte legame tra il Papa e padre João, il quale ha manifestato la sua emozione durante l’incontro. Questo gesto ha non solo sottolineato il valore della dignità umana e la riconoscenza per una vita al servizio degli altri, ma ha anche messo in evidenza l’importanza della Compagnia di Gesù nei contesti di povertà e difficoltà, particolarmente in un paese come Timor-Leste, in cui il passato di conflitto ha lasciato profonde cicatrici.
Un meeting che abbraccia l’internazionalità
L’incontro di oggi, il secondo tra Papa Francesco e i gesuiti da quando è iniziato il viaggio apostolico, ha visto la partecipazione di 41 membri provenienti da diverse regioni asiatiche. Oltre ai gesuiti residenti a Timor-Leste, erano presenti anche confratelli provenienti da paesi come Vietnam, Malesia e Filippine. Questa diversità ha conferito un’atmosfera familiare all’evento, in cui ognuno ha potuto condividere esperienze e sfide comuni.
I gesuiti hanno avuto l’opportunità di discutere di vari temi, tra cui i progetti educativi e le iniziative sociali, che sono fondamentali per la comunità. Tra i partecipanti c’erano anche 8 novizi, segno tangibile del rinnovamento e della continua crescita della loro missione. Questo incontro ha quindi rappresentato un momento di condivisione e di apprendimento reciproco, sotto la guida esperta di Papa Francesco, il quale ha costantemente incoraggiato i gesuiti a rimanere fedeli ai valori fondamentali della loro vocazione.
Colloquio di 45 minuti: temi centrali e riflessioni
Il colloquio, della durata di circa 45 minuti, si è concentrato su temi fondamentali per la vita della Compagnia di Gesù. I partecipanti hanno potuto rivolgere domande e condividere esperienze, creando un dialogo costruttivo sul ruolo dei gesuiti nel mondo moderno. Alcuni degli argomenti trattati hanno incluso l’importanza dell’impegno nella giustizia sociale, la Dottrina sociale della Chiesa e diversi aspetti della missione educativa.
Un tema ricorrente nei discorsi di Papa Francesco è stato quello dell’inculturazione. Il pontefice ha sottolineato l’esigenza che il Vangelo si inculturasse nelle diverse tradizioni locali e, al contempo, la necessità di evangelizzare la cultura. Questa riflessione ha trovato particolare risonanza nel motto scelto per il suo soggiorno in Timor-Leste: “Que a vossa fé seja a vossa cultura”, un invito a rendere la fede una parte integrante della cultura locale.
L’importanza del dialogo interreligioso e sociale
In aggiunta ai temi spirituali, Papa Francesco ha messo in risalto l’importanza del dialogo interreligioso e del rafforzamento delle comunità, elementi centrali nel lavoro dei gesuiti in Asia. La capacità di costruire ponti tra diverse tradizioni religiose e culturali è vista come un compito fondamentale per i membri della Compagnia di Gesù, specialmente in regioni con una forte pluralità religiosa come il Sud-Est asiatico.
Questa visione amplia l’orizzonte della missione gesuita, facilitando l’inclusione e il rispetto delle diversità. Il Papa ha incoraggiato i gesuiti a continuare nel loro cammino di dialogo e apertura, evidenziando come questa base di rispetto reciproco possa contribuire alla pace e alla crescita armoniosa della società.
Il soggiorno di Papa Francesco a Timor-Leste e gli incontri con i gesuiti rappresentano quindi un’opportunità preziosa per riflettere su come la fede possa interagire e influenzare positivamente la cultura e le dinamiche sociali in contesti sfidanti.