Papa Francesco incontra il presidente palestinese Mahmoud Abbas: simboli di pace e speranza da Gaza

Papa Francesco incontra il presidente palestinese Mahmoud Abbas: simboli di pace e speranza da Gaza

Papa Francesco e Mahmoud Abbas si sono incontrati al Vaticano per discutere di pace in Medio Oriente, scambiando doni simbolici che rappresentano speranza e dialogo interreligioso.
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Papa Francesco incontra il presidente palestinese Mahmoud Abbas: simboli di pace e speranza da Gaza - Gaeta.it

Un incontro significativo si è svolto al Vaticano tra Papa Francesco e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen. Questo evento, avvenuto il 12 dicembre, ha avuto una durata di circa trenta minuti e ha avuto luogo in un contesto di crescente tensione nel Medio Oriente. Durante questa udienza, sono stati scambiati doni dal profondo significato simbolico, tra cui un’icona di San Porfirio, patrono di Gaza, un gesto che racchiude speranza e richiami alla pace.

Un dono carico di significato: l’icona di San Porfirio

L’icona di San Porfirio, un vescovo che 1.600 anni fa ha guidato la comunità di Gaza, è più di un semplice oggetto religioso. Questa icona, con i suoi lineamenti austeri e il suo sguardo profondo, rappresenta non solo la storia della regione, ma anche la resilienza dei cittadini di Gaza oggi. Papa Francesco ha ricevuto questo dono dal Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, attraverso Abbas, sottolineando l’importanza delle tradizioni religiose comuni nella ricerca di una futura coesistenza pacifica.

Gaza, attualmente una delle regioni più martoriate del mondo, porta con sé un’eredità di sofferenza, ma anche di spiritualità. Presentare a Papa Francesco un simbolo così potente suggerisce un desiderio condiviso di pace e riconciliazione. L’immagine di San Porfirio funge da richiamo a un passato di unità e all’importanza del dialogo interreligioso, un tema caro al Papa e centrale nel suo pontificato.

I doni scambiati: un segnale di amicizia e dialogo

Oltre all’icona, Abbas ha portato con sé un quadro commemorativo che ritrae la visita di Papa Francesco al Muro di Betlemme nel 2014. Questo momento culminante del viaggio apostolico non è solo un ricordo personale, ma rappresenta la continua ricerca di dialogo e comprensione tra culture e religioni diverse. Un secondo quadro, realizzato per celebrare l’incontro tra il Papa e il presidente palestinese, è un ulteriore simbolo dell’impegno reciproco nel costruire ponti piuttosto che muri.

A sua volta, Papa Francesco ha omaggiato Abbas con un dono altrettanto significativo. La fusione in bronzo che rappresenta un fiore che nasce, accompagnata dalla scritta “La pace è un fiore fragile”, diviene una potente metafora del cammino verso la pace. La fragilità del fiore suggerisce che la pace, pur essendo un obiettivo ambito, richiede cura e attenzione per prosperare. Inoltre, il Papa ha anche consegnato due volumi: uno contenente il messaggio per la Pace di quest’anno e un altro dedicato all’Appartamento papale delle udienze, un gesto che sottolinea l’importanza del dialogo attraverso la cultura e la conoscenza.

Un incontro che segna un momento importante nel dialogo interreligioso

Questo incontro tra Papa Francesco e Mahmoud Abbas non è solo un atto simbolico, ma rappresenta un passo essenziale nel dialogo interreligioso e nella ricerca di una soluzione pacifica per la situazione in Medio Oriente. Con le tensioni che continuano a imperversare, ogni opportunità di dialogo e compromesso diventa cruciale. La presenza di Abbas al Vaticano è un segnale di speranza, non solo per i palestinesi, ma anche per tutte le comunità che cercano un futuro migliore.

Il gesto di entrambi i leader, attraverso i doni scambiati, evidenzia come la spiritualità possa servire come uno dei pilastri fondamentali per costruire una pace duratura. Questi momenti di incontro non solo rinforzano legami già esistenti, ma pongono le basi per una cooperazione che trascende le differenze e mira a un sentiero condiviso verso un futuro migliore.

Il Vaticano, da sempre un luogo di incontro e dialogo, continua a riaffermarsi come un punto di riferimento nella ricerca della pace globale e nella promozione di relazioni armoniose tra popoli e culture.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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