Papa Francesco invita i giovani a diventare “pellegrini della speranza” in Medio Oriente

Papa Francesco invita i giovani a diventare “pellegrini della speranza” in Medio Oriente

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Papa Francesco invita i giovani a diventare “pellegrini della speranza” in Medio Oriente - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

In un videomessaggio accorato, Papa Francesco si rivolge ai partecipanti di un importante incontro a Tirana, in Albania, dove 50 giovani provenienti da 25 nazioni del Mediterraneo e del Mar Nero si sono riuniti per discutere su pace e fraternità. Il messaggio, carico di significato e attualità, sottolinea l’importanza di aprire le porte all’accoglienza e di affrontare il tema cruciale dei migranti, accompagnato da un richiamo alla sacralità della vita umana.

Un incontro di speranza e pace

Il videomessaggio di Papa Francesco è stato inviato ai partecipanti al progetto “Med24 – Pellegrini di speranza. Costruttori di pace”, un’iniziativa delle Chiese del Mediterraneo che si tiene dal 15 al 21 settembre 2023. L’incontro rappresenta un’opportunità cruciale per i giovani delegati di riflettere su come costruire un futuro caratterizzato da pace e solidarietà. “Imparate da Maria a essere infaticabili pellegrini della speranza e a seguire i segni di Dio”, ha esortato il Pontefice, evidenziando l’urgenza di trasformare il Mediterraneo in un mare di fraternità e non in un cimitero, come purtroppo è accaduto in troppe occasioni a causa dell’emigrazione forzata e dei viaggi pericolosi intrapresi da chi cerca una vita migliore.

L’evento di Tirana rappresenta la quarta tappa di una serie di incontri che vengono svolti in luoghi simbolo per la pace, come Bari, Firenze e Marsiglia. Tutti questi eventi sono stati organizzati con l’intento di promuovere i valori della tolleranza, dell’accoglienza e della cooperazione tra le varie nazioni che si affacciano sul Mediterraneo.

La generazione del futuro e il potere della fratellanza

Nel suo messaggio, Francesco ricorda il suo viaggio in Albania dieci anni fa, sottolineando il coraggio e la determinazione del popolo albanese e posizionando i giovani come i veri artefici del cambiamento. “Voi siete la nuova generazione dell’Albania, ha affermato, estendendo poi il suo appello a tutti i giovani delle cinque sponde del Mediterraneo: “Voi siete l’avvenire della regione mediterranea”.

La fratellanza è quindi il fulcro del messaggio di Papa Francesco. Egli ribadisce che l’unità non è uniformità e che la diversità è una risorsa che deve essere rispettata e celebrata. Fratellanza, inclusione e rispetto delle differenze culturali e religiose sono le risposte ai conflitti e alle indifferenze che possono distruggere la società.

La sacralità della vita e l’apertura all’accoglienza

Un tema centrale nel messaggio del Papa è la sacralità della vita umana. Francesco esorta a “rinunciare alla cultura della paura” e all’insegna di una vera accoglienza e amicizia. Ogni persona, afferma, è sacra e ogni vita deve essere tutelata. L’invito a prendere “cura di ciascuno” è un richiamo alla responsabilità collettiva nei confronti dei più vulnerabili e di chi è costretto a fuggire dalle proprie terre.

In questo contesto, la bontà e l’accoglienza diventano strumenti fondamentali per costruire un dialogo interreligioso e interculturale. Il Papa invita i giovani a mettere al centro della loro azione la voce di coloro che normalmente non vengono ascoltati, come i migranti che sono spesso visti come un onere anziché come un’opportunità.

Il Mediterraneo come giardino da coltivare

Francesco usa una metafora potente, definendo il Mediterraneo come un “bel giardino da coltivare”. Ogni giovane partecipante è esortato a prendersi cura di questo spazio comune, ad essere custodi di un ambiente che deve riflettere valori di pace e tolleranza. La bellezza del Mare Nostrum è avvolta in storie di speranza, di vita, ma anche di sofferenza, e il Papa invita a trarre ispirazione dalla testimonianza dei martiri che hanno lottato per essa.

Questo giardino, che unisce i popoli che vivono sulle sue rive, necessità di attenzioni e cura, un compito che ricade sulla nuova generazione. “Prendetevi cura di ogni creatura affidata alle vostre mani”, afferma Francesco, stimolando un approccio responsabile e attento nei confronti delle sfide che i contesti attuali presentano.

Una chiamata alla speranza e alla fraternità

La conclusione del videomessaggio è un richiamo potente, un invito a seguire l’esempio di Maria, Madre del Buon Consiglio, custode di valori di speranza e accoglienza. Il Papa racchiude nel suo ultimo appello l’urgenza di costruire una nuova dimensione di convivenza tra i popoli, affinché il Mediterraneo possa realmente diventare un mare di fraternità e pace. Non più un cimitero, ma uno spazio vitale nel quale ogni persona può sentirsi accolta e valorizzata.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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