Il 35mo Festival dei Giovani di Medjugorje ha aperto le sue porte dal 1 al 6 agosto, accogliendo migliaia di partecipanti. In un messaggio ai giovani, Papa Francesco li esorta a mettere al centro la Parola di Dio e ad essere portatori di un messaggio di speranza e amore nel mondo. L’evento, che ruota attorno al tema di Luca “Maria ha scelto la parte migliore”, si presenta come un’occasione di crescita spirituale e di riflessione per i partecipanti.
Ascolto della Parola di Dio
Francesco sottolinea l’importanza dell’ascolto come primo passo per diventare discepoli autentici. Invoca l’esempio di Maria di Betania, che si è seduta ai piedi di Gesù per ascoltarlo. Questa scelta, definita “la parte migliore”, è un invito per i giovani a impegnarsi nell’ascolto della Parola di Dio, un elemento fondamentale per la propria crescita spirituale. Inoltre, cita Maria di Nazareth, la madre di Gesù, che ha accolto la Parola con totale dedizione, seguendola fino ai momenti cruciali della crocifissione e della Pentecoste.
La scelta di “ascoltare” si riflette anche nel profondo legame con la comunità e con la Chiesa. Il Papa invita i partecipanti a ritrovare la loro vocazione di discepoli, sottolineando che l’autenticità nella fede non può prescindere dall’atteggiamento di cura e dedizione nella propria vita e nel rapporto con gli altri.
Il Vangelo come guida nella vita quotidiana
Un tema centrale del messaggio di Papa Francesco è l’importanza del Vangelo come guida per i giovani. Incoraggia i partecipanti del festival a integrarlo nella loro quotidianità, facendone una “bussola” per il loro cammino. Ogni giovane è esortato a stabilire una connessione profonda con la Scrittura, permettendo alla Parola di illuminare e orientare le proprie scelte e azioni.
Citando san Girolamo, il Papa ricorda che “l’ignoranza della Scrittura è l’ignoranza di Cristo”, esortando a non limitarsi a conoscere la Parola ma a viverla. Per Francesco, una fede autentica non può essere un fatto privato; deve riflettersi nei gesti quotidiani, contribuendo a una società più giusta e umana.
Portare Cristo nel mondo
Il Papa non si limita a invitare i giovani ad essere discepoli, ma li esorta a diventare “annunciatori” di Cristo nelle loro comunità di appartenenza. Questa chiamata implica una responsabilità collettiva: la crescita spirituale e la testimonianza del Vangelo non riguardano solo il proprio bene, ma devono estendersi agli altri.
Francesco invita i partecipanti a parlare di Cristo nelle loro famiglie e nei vari ambienti in cui si muovono, come scuole, luoghi di lavoro e durante il tempo libero. L’annuncio non deve limitarsi alle parole, ma dovrebbe essere espresso attraverso uno stile di vita coerente e autentico, dove ogni azione rifletta i valori del Vangelo.
Costruire un’umanità migliore
In chiusura del suo messaggio, il Papa affida i giovani alla protezione di Maria, chiedendo loro di essere “costruttori di un’umanità nuova”. L’invito è chiaro: i giovani sono chiamati a scrivere insieme un nuovo capitolo della storia umana, caratterizzato da valori di amore, speranza e pace. Il messaggio di Francesco rappresenta una sfida profonda, un’opportunità per quei giovani di diventare protagonisti e artefici di cambiamento nella società, sostenendo i principi del Vangelo in ogni ambito della loro vita.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Laura Rossi