Nel corso della sua visita in Papua Nuova Guinea, Papa Francesco ha lanciato un emozionante appello a vescovi, sacerdoti, diaconi e catechisti all’interno del Santuario di Maria Ausiliatrice a Port Moresby. Il Pontefice ha esortato a un impegno concreto nelle periferie del Paese, affinché si possa incarnare “lo stile di Dio”, caratterizzato da vicinanza, compassione e tenerezza. In questo contesto, il discorso pontificio si è incentrato sui temi del coraggio, della bellezza di essere presente e della speranza di crescere nella fede.
Un incontro significativo con le autorità locali
Momenti toccanti prima dell’incontro
Il giorno dell’incontro, il Papa ha iniziato la sua visita con un incontro formale con il governatore generale e successivamente ha interagito con rappresentanti della società civile e il corpo diplomatico. Questi momenti iniziali hanno posto le basi per l’importante incontro pomeridiano, dove il Santo Padre ha potuto entrare in contatto diretto con i bambini di strada e le persone disabili presso la Caritas Technical Secondary School. Una vera immersione nei bisogni e nelle speranze della popolazione locale, che ha preparato il terreno al dialogo successivo con il clero.
La calorosa accoglienza nel santuario
Al Santuario di Maria Ausiliatrice, il Papa è stato accolto da monsignor Otto Separy, presidente della Conferenza dei vescovi della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Il vescovo ha descritto la sua terra come un luogo ricco di diversità culturale e linguistica, sottolineando l’importanza della presenza del Santo Padre, considerata un “dono prezioso” per la Chiesa in questi territori. Questa accoglienza ha creato un ambiente di grande partecipazione e apertura, riflettendo l’unione complessa e bella dei molti gruppi etnici e culturali del Paese.
Il coraggio di cominciare: il messaggio chiave del Papa
Un richiamo alla storia missionaria
Nel suo discorso, Papa Francesco ha ispirato i presenti a riflettere sul “coraggio di cominciare”, un tema fondamentale non solo per i missionari del passato, ma anche per quelli attuali. Ha richiamato alla mente le fatiche dei primi missionari che, a metà del XIX secolo, hanno intrapreso un viaggio difficile per portare la fede in terre lontane. Questi eroi della fede hanno affrontato prove immense e, nonostante i fallimenti iniziali, non sono mai stati sopraffatti dal disincanto.
L’importanza delle partenze
Il Papa ha messo in evidenza come ogni cristiano è chiamato a una vita di “partenze”, un’avventura che si rinnova costantemente. Ogni volta che si avvia un nuovo progetto o si fa un passo nella missione, si riflette il dinamismo della fede. La storia dei santi e dei beati legati alla missione in Oceania è testimone di questo coraggio, una chiamata a vivere la fede con la consapevolezza che ogni azione ha un impatto profondo tanto sulla comunità quanto sul cammino individuale.
Un appello alle periferie: vicinanza e compassione
Le reali necessità delle persone emarginate
Un punto chiave del discorso è stata l’invocazione a dirigere le “partenze” verso le periferie del Paese. In questo contesto, Papa Francesco ha espresso la sua preoccupazione per le persone che vivono in condizioni di disagio, sottolineando l’importanza di prestare attenzione a coloro che sono isolati e dimenticati. Il Pontefice ha sottolineato che la Chiesa deve essere vicina a queste comunità, portando conforto e speranza a chi è profondamente ferito da pregiudizi e superstizioni.
La centralità della figura di Gesù
Rivolgendosi ai partecipanti, Francesco ha esortato a non dimenticare le qualità divine di vicinanza, compassione e tenerezza, rendendo chiaro che ogni missione deve partire da un rapporto autentico con Gesù. L’incontro con i bisognosi diventa così non solo un servizio, ma un modo per vivere il Vangelo in azione, dove Cristo stesso abita nei volti di coloro che soffrono.
La bellezza dell’essere presenti: collegamento e unità
Il simbolismo delle conchiglie kina
Il Papa ha parlato della “bellezza di esserci” nel contesto di unità e collaborazione, simboleggiata dalle conchiglie kina utilizzate nel presbiterio del santuario. Queste conchiglie rappresentano la prosperità, ma soprattutto l’idea che il tesoro più grande agli occhi di Dio è la comunità stessa, unita in preghiera e operosità. Questo invito sottolinea l’importanza della presenza attiva e dell’essere parte di una Chiesa accogliente e solidale.
L’aiuto ai giovani in missione
Un focus particolare del discorso è stato posto sull’importanza di coltivare l’entusiasmo tra i giovani. Papa Francesco ha evidenziato che non esistono tecniche precostituite per trasmettere la passione per la missione, ma che la vera gioia si nutre dall’esperienza condivisa nella comunità. Essa trascende la mera organizzazione di eventi e si radica nell’amore e nella dedizione quotidiana.
La speranza di crescere: fecondità dell’apostolato
Riferimenti biblici e incoraggiamento alla fede
Riflettendo sull’immagine del passaggio del Mar Rosso e sulle figure bibliche di Abramo, Isacco e Mosè, Papa Francesco ha incoraggiato la comunità a nutrire la speranza di crescere nella fede. Questi patriarchi hanno rappresentato un esempio di fecondità, legando la loro carne alla dimensione spirituale dell’apostolato, rimanendo fedeli nella difficoltà.
Importanza dei piccoli gesti
I piccoli gesti, pur nella loro apparentemente limitata grandezza, possono portare a frutti abbondanti, paragonati ai semi sparsi nel mondo. Il Papa ha esortato a non perdere mai di vista l’importanza sacra di ogni opera di bene, poiché anche le azioni più insignificanti possono avere un impatto straordinario quando affidate alla grazia di Dio.
Invito finale: testimoni di coraggio, bellezza e speranza
Il discorso di Papa Francesco si è chiuso con un forte invito a continuare la missione, ad essere interpreti di coraggio, bellezza e speranza in un contesto spesso difficile. Rimanendo radicati nei valori di vicinanza, compassione e tenerezza – elementi che caratterizzano lo stile di Dio – ogni membro della Chiesa è stato esortato a lavorare instancabilmente per il bene della comunità, guardando al futuro con ottimismo.
Ultimo aggiornamento il 7 Settembre 2024 da Elisabetta Cina