L’ottantottesimo compleanno di Papa Francesco è stato segnato da una rivelazione clamorosa, il contenuto dell’autobiografia ‘Spera’, che sarà disponibile a gennaio. In questo libro, il Pontefice racconta dell’esperienza rischiosa affrontata durante il suo viaggio in Iraq nel 2021, dove è sfuggito a un duplice attentato pianificato da terroristi, tra cui una giovane donna. Dominato dalla determinazione e dalla fede, Francesco rievoca le ansie e le riflessioni che lo accompagnarono in quel momento.
L’attentato sventato: il viaggio rischioso in Iraq
Durante il suo viaggio in Iraq, Papa Francesco si è trovato al centro di una minaccia mortale, come rivelato dal ‘Corriere della Sera’ e ‘Repubblica’. I servizi segreti britannici avevano allertato la gendarmeria vaticana riguardo a una giovane donna imbottita di esplosivi diretta a Mosul con l’intento di farsi esplodere mentre il Papa era in visita. Questo allerta si univa alle segnalazioni di un furgone sospetto che stava percorrendo le strade che Bergoglio avrebbe attraversato. Nonostante questi avvertimenti, il Pontefice rivelò che, sebbene molti lo avessero scoraggiato dal partecipare al viaggio, sentiva una chiamata interiore che lo spingeva ad andare a fondo nella sua missione di pace.
Durante una conversazione con i membri delle forze di sicurezza, Francesco chiese dettagli sui due attentatori. La risposta secca del comandante, “Non ci sono più,” rivelò che la polizia irachena era riuscita a fermarli in tempo, facendoli esplodere prima che potessero agire. “Anche questo mi ha colpito molto. Anche questo era il frutto avvelenato della guerra,” riflette il Papa, sottolineando come la violenza costi carissimo in termini di vite umane e di speranza.
Donne e vite scartate: l’umanità che Papa Francesco ha incontrato
Una delle sezioni più toccanti dell’autobiografia è dedicata all’umanità che Papa Francesco ha incontrato nel suo passato, in particolare tra le donne che vivono ai margini della società. Soprattutto nel quotidiano vissuto nel barrio Flores, Bergoglio ha conosciuto molteplici volti della sofferenza, tra cui le prostitute. Le chiamava affettuosamente ‘la Ciche’ e ‘la Porota’, evidenziando una connessione empatica con le loro storie di lotta e redenzione.
Papa Francesco descrive la figura di Porota come una “Maddalena contemporanea,” capace, grazie al supporto della sorella, di ricostruire la propria vita. Questo racconto dettagliato delle sue esperienze passate permette al Pontefice di evidenziare le ingiustizie e la brutalità di un’economia che abbandona e disprezza le persone. Rievoca come, nonostante le molte sfide, nella periferia le comunità abbracciano il Vangelo e offrono sostegno a coloro che si trovano in difficoltà.
Il messaggio di speranza di Papa Francesco nelle sue riflessioni
“Spera” non è solo una cronaca più o meno fedele della vita di Papa Francesco, ma un invito a riflettere sul significato della speranza e della resilienza. Il Pontefice, attraverso i suoi ricordi e le esperienze vissute, invita i lettori a considerare non solo i momenti difficili che molte persone attraversano, ma anche la luce instillata dalla loro capacità di resilienza. Riferendo delle sue esperienze in Iraq, le sue connessioni con le donne del barrio e l’umanità che ha incontrato, Bergoglio sembra esprimere la sua visione di un mondo in cui l’emozione e la solidarietà possono superare anche le più oscure sfide.
Attraverso il suo messaggio di speranza, Papa Francesco offre uno sguardo profondo sul valore della vita e sulla necessità di prendersi cura degli scartati dalla società. La pubblicazione di ‘Spera’ sarà un’ulteriore occasione per riflettere su come la fede può fungere da guida in mezzo alle avversità e sul potere trasformativo delle storie di vita.
Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Marco Mintillo