Il papa attuale, Francesco, ha deciso di cambiare una tradizione secolare scegliendo la basilica di Santa Maria Maggiore come luogo per la sua sepoltura. Questa decisione rompe infatti un’usanza consolidata da più di cento anni, che vedeva i pontefici riposare sotto la Basilica di San Pietro. Questa scelta riflette un legame profondo e personale con la basilica dedicata alla Madonna, molto sentito dalla città di Roma e dall’intero popolo cattolico.
il legame tra papa francesco e santa maria maggiore
Papa Francesco, anche prima della sua elezione a pontefice, ha sempre mostrato un’attaccamento speciale a Santa Maria Maggiore. La basilica ospita l’icona bizantina della Salus Populi Romani, una rappresentazione della Madonna col Bambino, figura molto venerata dai romani. Questo legame affettivo si è tradotto in gesti concreti: appena eletto, il 14 marzo 2013, Bergoglio si è recato proprio in quella chiesa per affidare il suo pontificato a Maria, tornando spesso in visita prima e dopo i suoi viaggi all’estero.
un gesto dal profondo significato spirituale
Non si tratta solo di un gesto simbolico. Bergoglio ha dichiarato in passato che, “nel caso di una rinuncia al pontificato, non avrebbe abitato in Vaticano o fatto ritorno in Argentina. Avrebbe invece scelto di vivere vicino a Santa Maria Maggiore, tra le strutture religiose annesse.” Non è un caso che la sua prima messa come gesuita fu celebrata proprio in un luogo vicino alla basilica. Questa scelta rappresenta una continuità tra la sua vita spirituale e la sua vocazione come pontefice.
la tradizione delle sepolture papali nelle grotte vaticane
Dal 1914 in poi, la maggior parte dei papi è stata sepolta nelle grotte vaticane sotto San Pietro, un’area sacra che custodisce le spoglie di ben 91 pontefici. Questi resti sono stati spesso trasferiti all’interno della basilica dopo la canonizzazione, come nel caso di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il luogo è considerato la tomba più prestigiosa per un papa, collegata alla tradizione iniziata già nel IV secolo.
Santa Maria Maggiore, invece, non ospita sepolture pontificie da molto tempo ed è noto come uno dei luoghi più importanti della cristianità romana. L’ultima volta che un papa fu sepolto fuori da San Pietro risale a più di 120 anni fa, con Leone XIII. Questa distanza temporale rende il gesto di Bergoglio una novità significativa nel panorama ecclesiastico.
papi sepolti fuori da san pietro: motivi e luoghi diversi
La regola che impone di seppellire i papi sotto San Pietro non è mai stata assoluta. Nel corso dei secoli, alcuni pontefici hanno scelto di riposare in altri luoghi per scelte personali o legate a contesti storici e politici. Dopo il Concilio di Trento, terminato nel 1563, 42 papi si sono succeduti. Tra loro, 14 sono stati tumulati altrove.
ragioni dietro la scelta della sepoltura
La varietà delle sedi papali riflette ragioni diverse: affetti per luoghi particolari, legami con comunità specifiche e qualche volta motivazioni politiche. Nel caso di Papa Gregorio XII, ad esempio, la sepoltura avvenne nella cattedrale della sua città natale, Recanati. Papa Pio IX, che morì nel 1878, scelse di essere tumulato nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, una chiesa a Roma con cui aveva un legame profondo.
i luoghi delle sepolture alternative e le motivazioni
Diverse basiliche e cattedrali fuori dal Vaticano ospitano le spoglie di papi che preferirono o furono costretti a lasciare San Pietro. San Lorenzo fuori le Mura è uno dei più frequentati, con papi come Pio IX, Damaso II, Ilario, Sisto III e Zosimo. Altri pontifici sono stati sepolti in luoghi distanti come l’Abbazia di San Vittore a Marsiglia o la Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma.
san giovanni in laterano e la sua importanza
San Giovanni in Laterano, la cattedrale del vescovo di Roma, conserva 22 tombe di papi, tra cui quella di Leone XIII. Questa basilica tradizionalmente ha ospitato sepolture di pontefici prima che la pratica si spostasse stabilmente a San Pietro.
Questi luoghi raccontano una storia lunga e complessa, in cui le scelte funerarie dialogano con la fede, la politica e la storia personale di ogni pontefice. Il ritorno alla varietà, dopo oltre un secolo, conferma che le tradizioni si evolvono col tempo e riflettono anche motivazioni umane e spirituali profonde.