Con l’arrivo dei ponti primaverili, i parchi divertimento italiani hanno aperto le porte per la nuova stagione 2025, richiamando milioni di visitatori di ogni età. Quest’anno segna un momento di svolta per il settore, grazie a investimenti che superano i 220 milioni di euro, e un rinnovato impegno nel migliorare l’efficienza energetica e ampliare l’offerta. Nonostante le difficoltà legate ai costi dell’energia, il comparto conferma la sua crescita e punta a consolidare la posizione dell’Italia nel panorama internazionale di questo tipo di intrattenimento.
I numeri degli investimenti e la spinta verso la sostenibilità energetica
Per la stagione 2025, le risorse investite nei parchi divertimento raggiungono una cifra senza precedenti: 220 milioni di euro complessivi. Di questi, 40 milioni sono destinati a ridurre l’impatto ambientale, con interventi mirati a potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre i consumi idrici. Gli operatori stanno ampliando le installazioni fotovoltaiche e rinnovando gli impianti per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali, un passo importante ma che si confronta con un contesto economico impegnativo.
Le richieste dell’associazione parchi permanenti italiani
L’aumento delle bollette energetiche rischia di comprimere i margini operativi delle aziende del settore. Per questo, l’Associazione Parchi Permanenti Italiani ha chiesto al Ministero del Turismo e a quello delle Imprese misure di sostegno simili a quelle già adottate per il comparto piscine. Si tratta di un appello per alleggerire l’impatto dei costi energetici, garantendo continuità agli investimenti e alla qualità dell’offerta durante tutto l’anno.
Dinamiche di un settore in crescita nonostante le difficoltà economiche
Confermata la capacità dei parchi divertimento italiani di mantenere una traiettoria di crescita positiva, in linea con i grandi mercati mondiali. Nel 2025 si registra un incremento degli investimenti del 47% rispetto all’anno precedente, superando persino le previsioni del piano strategico 2024-2026. L’obiettivo del settore è raggiungere i 500 milioni di euro di investimenti entro il 2027, un traguardo che mostra quanto questa attività si stia consolidando come parte rilevante dell’economia turistica e ricreativa nazionale.
Dichiarazioni di luciano pareschi
Luciano Pareschi, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, ha sottolineato come l’espansione coinvolga sia i grandi operatori, che attraggono pubblico anche dall’estero, sia le realtà più piccole. Quest’ultime investono nella diversificazione dell’offerta e nel rinnovamento di attrazioni e strutture, migliorando così la competitività in territori locali. I parchi si configurano quindi sempre più come poli turistici, capaci di dare impulso sia all’economia locale che al patrimonio culturale del territorio.
Novità sui principali parchi a tema e acquatici del paese
Nel settore dei parchi a tema, alcuni nomi storici come Gardaland, Mirabilandia e Leolandia hanno presentato ampliamenti e nuovi spazi tematici. Queste aggiunte mirano a fornire esperienze nuove e coinvolgenti, con attrazioni che puntano sull’immersione totale. Le innovazioni sono studiate anche per attirare un pubblico internazionale, intercettando così flussi turistici di diversa provenienza.
Nei parchi acquatici come Caribe Bay e Caneva World Resort si è lavorato a una ristrutturazione volta a trasformare scivoli e piscine in ambienti tematici, spesso ispirati a atmosfere tropicali. L’attenzione è rivolta a combinare divertimento e relax, creando spazi che favoriscono il benessere. Questi interventi non si limitano all’estetica ma puntano a migliorare la qualità dell’esperienza degli utenti, introducendo nuove attrazioni e servizi.
Evoluzioni nei parchi faunistici e nella conservazione della biodiversità
Anche i parchi faunistici come il Bio Parco Zoom Torino e l’Acquario di Genova stanno vivendo una fase di trasformazione. Le operazioni più recenti includono acquisizioni e consolidamenti, volti a ottimizzare risorse e ampliare l’offerta educativa. Il settore si muove verso format più immersivi e didattici, che combinano intrattenimento e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e di conservazione delle specie.
Tali strutture lavorano su progetti focalizzati sulla protezione della biodiversità e sull’assistenza a specie a rischio, integrando attività scientifiche con momenti di divulgazione. Questo approccio contribuisce non solo alla salvaguardia degli animali ma permette anche di coinvolgere il pubblico in modo più consapevole, aprendo spazi di discussione e apprendimento attorno alla tutela ambientale.
Impatto economico e occupazione nel comparto parchi divertimento
Nel 2023, secondo i dati diffusi da SIAE, il settore ha prodotto un fatturato di 350 milioni di euro, con circa 20 milioni di presenze annue. L’indotto legato a questa attività supera i 2 miliardi di euro, includendo consumi e servizi correlati. La filiera impiega direttamente 30mila persone fra personale permanente e stagionale, mentre l’effetto occupazionale complessivo arriva a circa 60mila addetti se si considerano le attività collegate.
L’attenzione verso la crescita professionale evidenzia una domanda crescente di figure specializzate. Tra queste figurano esperti in sicurezza, sostenibilità, progettisti, architetti e tecnici dell’intrattenimento. La creazione di esperienze coinvolgenti e l’adozione di tecnologie avanzate spingono la richiesta di competenze molto specifiche, soprattutto per il personale giovane. Il settore, di conseguenza, rappresenta un punto di riferimento anche per chi cerca opportunità lavorative in ambiti legati al turismo e all’innovazione.