A Roma, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha effettuato un sopralluogo il 12 agosto 2024 per monitorare lo stato dei lavori di realizzazione del Parco Prati di Acqua Acetosa. Questo intervento fa parte di un progetto più ampio, finanziato dal Programma di interventi in vista del Giubileo 2025, con l’obiettivo di ridare vita e accessibilità alle aree fluviali della capitale.
L’importanza del Parco Prati di Acqua Acetosa
Una risorsa naturale in trasformazione
Il Parco Prati di Acqua Acetosa si estende per circa 8 ettari nel punto di confluenza tra il Tevere e l’Aniene. Questo progetto di riqualificazione ambientale, avviato a marzo 2024, mira non solo a bonificare l’area ma anche a preservarne e valorizzarne le caratteristiche paesaggistiche rare. Grazie a un finanziamento di circa 2 milioni di euro, le opere includeranno la creazione di nuove aree verdi e percorsi accessibili per promuovere il contatto diretto dei cittadini con la natura.
Il parco si collegherà ai sistemi naturali urbani di Monte Antenne e del Parco di Villa Ada, creando un habitat naturale coeso che favorirà la biodiversità locale. La riconversione delle aree attualmente degradate in spazi verdi ben progettati rappresenta un passo significativo per la città e contribuirà a migliorare la qualità ambientale della zona.
Infrastrutture e accessibilità
Tra gli interventi previsti, sono inclusi due nuovi accessi al parco, insieme a un’ampia rete di percorsi ciclabili e pedonali, che incoraggeranno un utilizzo attivo dello spazio. I cittadini avranno la possibilità di esplorare l’area in modo sostenibile, grazie anche alla realizzazione di attrezzi ginnici e spazi gioco per i più piccoli. Inoltre, la creazione di parcheggi con pavimentazione drenante contribuirà a ridurre il rischio di allagamenti e a garantire una migliore gestione delle acque piovane.
L’implementazione di queste infrastrutture permetterà di trasformare il Parco Prati di Acqua Acetosa in un luogo accessibile e attrattivo per famiglie, turisti e appassionati della natura.
Il progetto dei cinque parchi fluviali
Un intervento di riqualificazione complessiva
Il Parco Prati di Acqua Acetosa è solo uno dei cinque parchi fluviali fisicamente collegati al progetto per la valorizzazione dell’asse urbano del Tevere. Gli altri luoghi interessati comprendono il Parco di affaccio di Ostia Antica, l’Oasi Naturalistica tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio, il Parco d’affaccio nell’area ex oasi del WWF del Lungotevere delle Navi e il Parco di affaccio Foro Italico. Tutti questi progetti hanno avuto avvio e si prevede che i lavori siano completati entro la fine dell’anno.
Il progetto Tiberis, che prevede la trasformazione di un’area attualmente utilizzata come spiaggia urbana, diventerà un parco fluviale permanente, con lavori previsti per ottobre. Questo insieme di interventi punta a creare il più lungo parco fluviale d’Europa, che non solo migliorerà la qualità della vita urbana, ma fungerà anche da corridoio ecologico per la fauna e la flora locali.
Un impegno verso la sostenibilità
Sabrina Alfonsi, durante il sopralluogo, ha sottolineato l’importanza di questi lavori, affermando che continuano anche nella stagione estiva per garantire un progresso costante. L’obiettivo principale è quello di restituire alla cittadinanza aree oggi inaccessibili o in stato di degrado, trasformandole in spazi verdi accoglienti e funzionali.
La creazione di questi parchi fluviali rappresenta un progetto ambizioso di riqualificazione dove la sostenibilità e la biodiversità sono al centro. La connettività tra il Tevere e il tessuto urbano di Roma avrà un impatto significativo sulla qualità della vita, aumentando le opportunità di svago e promuovendo uno stile di vita attivo e sano per i cittadini.