La Roma ha affrontato il Porto nel primo match del playoff di Europa League, chiudendo con un deludente 1-1. Nonostante un buon inizio di gara e un vantaggio meritato grazie al gol di Celik, i giallorossi hanno subito un pareggio che complica i piani per il passaggio turno. Con queste premesse, la squadra di Ranieri dovrà lavorare sodo nella gara di ritorno prevista la prossima settimana allo Stadio Olimpico.
Una prima parte di gara dominata dalla Roma
Il primo tempo della partita ha visto la Roma controllare il gioco sin dai primi minuti. Ranieri ha sorpreso alcuni con la sua formazione iniziale, scegliendo di schierare Pellegrini titolare nonostante le recenti critiche e lasciando in panchina nomi importanti come Hummels e Paredes, i quali hanno beneficiato di un weekend di riposo. L’avvio dei giallorossi è stato forte e deciso: al 5′ si sono resi pericolosi con Dovbyk, che ha tentato un colpo di testa su un corner, ma Saelemaekers ha mancato clamorosamente la conclusione da posizione favorevole.
La Roma ha continuato ad attaccare e al 11′ è di nuovo riuscita a mettere in difficoltà la difesa portoghese; Dovbyk ha recuperato un pallone in area, ma la sua conclusione è beffardamente andata a lato mentre Pellegrini, ben posizionato, aspettava di essere servito. Un’altra azione sfortunata è stata quella al 12′, quando Koné ha esternato un’opportunità con una caduta in area, giustificata da un contatto, ma l’arbitro non ha ritenuto di concedere il rigore.
La squadra di casa si è affacciata in attacco al 13′, ma Rodrigo Mora ha fallito l’occasione per calciare davanti a Svilar. La prima vera chance del Porto è stata sprecata, e così la Roma, continuando a dominare, si è avvicinata al gol al 30′ con un tentativo di Pellegrini, il cui tiro è finito sul lato esterno della porta. L’influenza di Dybala si è fatta sentire, ma al 40′ è stato costretto a lasciare il campo per infortunio, sostituito da Baldanzi. Proprio in pieno recupero, finalmente la Roma ha trovato il meritato vantaggio, grazie a una pregevole azione corale che ha visto Celik battere Diogo Costa per il 1-0.
Un secondo tempo caratterizzato da errori e difficoltà
All’avvio del secondo tempo, Ranieri ha apportato alcune modifiche, sostituendo Saelemaekers con El Shaarawy e inserendo Pisilli per Koné. Il Porto ha cercato di cambiare marcia e ha avviato la ripresa con impegno, ma Svilar si è opposto a un’occasione di Rodrigo Mora, che avrebbe potuto pareggiare. La Roma non ha abbassato il ritmo e ha continuato a creare occasioni: Pellegrini, al 57′, ha sfiorato il raddoppio con un sinistro, mentre un colpo di testa di Cristante su corner è stato ben neutralizzato dal portiere avversario.
Purtroppo, al 67′, la Roma ha subito un contraccolpo pesante: dopo un lungo rinvio di Diogo Costa, il Porto ha trovato l’1-1 con Francisco Moura, un gol che ha sorpreso la difesa giallorossa e ha regalato vita alla partita. La situazione è poi peggiorata al 72′, quando Cristante ha ricevuto un secondo cartellino giallo per un intervento irruento su Borges, costringendo la Roma a chiudere in dieci uomini.
Ranieri ha reagito alle difficoltà, richiamando Dovbyk per inserire Paredes, nella speranza di riportare equilibrio in mediana. Il Porto ha continuato a spingere in cerca del gol del vantaggio, sfiorando il colpo con un tiro di Borges che è terminato alto. La Roma, ridotta in inferiorità numerica, ha dovuto adottare una strategia difensiva, lottando per mantenere il pareggio fino alla fine. I giallorossi dovranno lavorare duramente nel tempo a disposizione per prepararsi alla decisiva gara di ritorno, lasciando aperte le possibilità di qualificarsi nel prossimo turno.