Parte agrofutura, festival che racconta e promuove l’agroalimentare italiano tra bologna e firenze nel 2025

Parte agrofutura, festival che racconta e promuove l’agroalimentare italiano tra bologna e firenze nel 2025

Agrofutura, progetto di Qn Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino e La Nazione, valorizza l’agroalimentare italiano con eventi, festival e contenuti multimediali in Emilia-Romagna, Toscana e altre città italiane.
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Agrofutura è un progetto multimediale e itinerante che valorizza l’agroalimentare italiano attraverso eventi, dibattiti e contenuti digitali, promuovendo tradizione, innovazione e sostenibilità nelle regioni Emilia-Romagna e Toscana. - Gaeta.it

L’agroalimentare italiano si prepara a tornare protagonista con agrofutura, un progetto ideato da Qn Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino e La Nazione che coinvolge attivamente le regioni Emilia-Romagna e Toscana. Questo percorso punta a raccontare e valorizzare i volti e le storie di chi lavora nel comparto agroalimentare italiano, tra tradizioni e innovazioni, in eventi pubblici e contenuti editoriali che toccheranno alcune delle città più rappresentative del centro-nord Italia. Agrofutura si configura come una piattaforma multimediale che include festival, tour regionali, dibattiti e appuntamenti culturali dedicati all’agricoltura e ai prodotti Made in Italy.

Agrofutura, un progetto che unisce informazione e partecipazione nel mondo agroalimentare

Agrofutura nasce come iniziativa editoriale e territoriale pensata per raccontare i protagonisti dell’agroalimentare in modo diretto, attraverso un mix di strumenti multimediali e incontri dal vivo. Il progetto è firmato dal gruppo Monrif, in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana. Lo scopo è dare spazio agli agricoltori, imprenditori, istituzioni, scienziati e giovani innovatori che ogni giorno lavorano per mantenere viva la produzione italiana di qualità.

Tra i canali principali ci sono contenuti digitali, eventi pubblici e festival, i quali consentono agli operatori e ai cittadini di confrontarsi su temi di attualità, sviluppo e sostenibilità nel settore agroalimentare. L’idea è quella di costruire un dialogo aperto che coinvolga anche chef e comunità locali, mettendo in relazione la tradizione con le nuove opportunità offerte dalla tecnologia e dall’innovazione nella filiera alimentare. Questa iniziativa si presenta come un viaggio che approfondisce le sfide attuali e future del comparto agricolo, fondamentale per l’identità economica e culturale dell’Italia.

I temi chiave del festival, dall’innovazione alle nuove generazioni

Il programma di agrofutura si concentra su cinque temi che attraversano tutti gli eventi e i contenuti dell’iniziativa. Il primo riguarda il cibo di qualità, con particolare attenzione ai prodotti contraddistinti da certificazioni Dop e Igp, elementi fondamentali per la tutela delle tipicità regionali. Un altro aspetto importante coinvolge l’agro-turismo, inteso come una leva per promuovere i territori attraverso esperienze legate alla natura e alla cultura del cibo.

Un ulteriore tema tocca l’innovazione tecnologica e l’agricoltura 4.0, che include lo sviluppo di soluzioni digitali applicate ai processi produttivi, dalla gestione alle pratiche colturali. L’imprenditoria femminile e il ruolo delle nuove generazioni rappresentano un altro ambito centrale, con l’obiettivo di dare visibilità a chi porta idee fresche e guida la trasformazione del comparto. Infine, agrofutura mette al centro salute, sicurezza alimentare e sostenibilità, elementi che accompagnano la filiera garantendo prodotti sicuri e una produzione rispettosa dell’ambiente.

Questi temi, affrontati in modo trasversale, propongono un quadro completo della realtà agroalimentare italiana, mettendo in evidenza la complessità del settore e le sue diverse dimensioni culturali, sociali ed economiche.

La tappa inaugurale a bologna tra eventi, convegni e spazi ecosostenibili

Il primo appuntamento di agrofutura si è svolto a Bologna il 16 e 17 maggio 2025, trasformando la città in un vero e proprio laboratorio aperto dedicato all’agricoltura del futuro. L’evento è stato promosso con il patrocinio del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna e ha coinvolto la cittadinanza gratuitamente. Al Museo della Storia di Bologna, dentro Palazzo Pepoli, venerdì mattina si è tenuta la conferenza inaugurale con la partecipazione di rappresentanti istituzionali di rilievo, come il sindaco Matteo Lepore, i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna e Toscana, Michele de Pascale ed Eugenio Giani, e altri esponenti politici e del mondo della ricerca e finanza.

Nel pomeriggio di venerdì e per tutta la giornata di sabato, il festival si è svolto tra Palazzo Pepoli e Casa Carlino. Lo spazio di quest’ultima si è trasformato in una serra ecosostenibile, progettata con O2Farm, in piena coerenza con i temi di sostenibilità di agrofutura. A collegare i due luoghi, un green carpet naturale realizzato con erbe e alberi autoctoni della regione Emilia-Romagna, ha creato un percorso verde e tematico. Durante questi due giorni sono stati organizzati dibattiti pubblici, workshop e momenti di incontro tra operatori del settore e appassionati.

La scelta degli spazi ha sottolineato l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alle pratiche agricole rispettose della natura, valori chiave nel racconto del festival.

Il tour agrofutura prosegue con la seconda tappa a firenze e altre città italiane

Dopo Bologna, agrofutura si è spostato a Firenze per la seconda tappa, prevista il 10 e 11 giugno presso Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, cuore della scena culturale cittadina. Qui si sono rinnovati gli incontri e gli eventi dedicati ai temi dell’agroalimentare, con una particolare attenzione ai legami tra cittadinanza, cultura e produzione locale.

Il festival non si limita a questi due capoluoghi ma prevede un tour itinerante che toccherà altre città tra giugno e settembre. La programmazione include tappe a Modena, Cesena, San Rossore e Alberese, località scelte per la loro importanza nel paesaggio produttivo e per le peculiarità agroalimentari. Ogni tappa offrirà momenti di approfondimento tematico, eventi pubblici e attività culturali, costruendo una rete che illumina il rapporto tra territorio e cibo.

Questa formula itinerante permette al progetto di coinvolgere diverse realtà locali, proponendo un dialogo continuo con i protagonisti del settore e con i cittadini che partecipano agli eventi.

La diffusione multimediale e l’impegno delle testate coinvolte

Agrofutura si avvale di una forte presenza mediatica. Ogni tappa del festival viene accompagnata da inserti speciali su testate come Qn Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino e La Nazione. Un canale digitale, accessibile all’indirizzo quotidiano.net/agrofutura2025, ospita contenuti multimediali, video, interviste e articoli dedicati, offrendo un ulteriore spazio di confronto e informazione.

La campagna di comunicazione prevede anche una copertura attraverso i social network con contenuti promozionali e interattivi. Questo mix di media tradizionali e digitali amplifica la portata del progetto, raggiungendo un pubblico vasto e diversificato, dal mondo imprenditoriale agli appassionati del settore, fino ai consumatori interessati alle radici e alle innovazioni dell’agroalimentare italiano.

Con agrofutura si tenta di creare un racconto articolato e continuo, capace di illustrare le realtà e le trasformazioni di un comparto fondamentale per il Paese, mettendo in luce le sue criticità e le potenzialità.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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