A partire dal 1° ottobre, le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri devono attenersi a un nuovo sistema di certificazione chiamato patente a punti, un’iniziativa destinata a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa misura mira a responsabilizzare le aziende attraverso un sistema di punteggi che incentiva l’adozione di pratiche lavorative più sicure e conformi alla normativa. La patente a punti non solo riceve un’importanza fondamentale per la tutela dei lavoratori, ma si configura anche come un elemento strategico per la partecipazione a lavori pubblici.
Come ottenere la patente
Per ottenere la patente a crediti per la sicurezza sul lavoro, le imprese devono soddisfare alcuni requisiti preliminari. La prima condizione è l’iscrizione alla Camera di commercio. Questo passaggio è cruciale, in quanto certifica la regolarità e la legalità dell’operato dell’impresa. Accanto a questo, è necessario dimostrare di aver adempiuto agli obblighi formativi, un aspetto fondamentale per garantire che i lavoratori siano adeguatamente preparati alla sicurezza sul lavoro.
Un ulteriore requisito consiste nel possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva , che attesta la regolarità contributiva e assicurativa dell’impresa. Inoltre, nei casi programmati dalla normativa, è richiesto anche il documento di valutazione dei rischi, la certificazione di regolarità fiscale e la designazione di un responsabile per il servizio di prevenzione e protezione. Tali documenti devono essere presentati all’atto della richiesta della patente, dimostrando quindi la serietà dell’impresa riguardo alla sicurezza.
Questo processo di autocertificazione non solo semplifica l’accesso alla patente, ma sottolinea anche l’importanza di avere una documentazione valida e aggiornata per prevenire incidenti e garantire la protezione dei lavoratori. È fondamentale che le imprese siano consapevoli delle normative vigenti e si impegnino attivamente in una gestione responsabile della sicurezza sul lavoro, per non incorrere in sanzioni o, peggio, in eventuali infortuni.
Come funzionano i punteggi
La patente a crediti è basata su un sistema di punteggi che inizialmente parte da un massimo di 30. Le aziende possono accumulare fino a 100 crediti attraverso comportamenti virtuosi e il rispetto delle norme di sicurezza. Qualsiasi violazione delle normative comporterà, però, una decurtazione dei punti. Un punteggio inferiore a 15 crediti non solo limita l’operatività nei cantieri, ma può provocare diverse sanzioni.
Le conseguenze per le aziende non conformi possono essere disastrose; per esempio, le imprese sprovviste di patente o con un punteggio al di sotto del limite rischiano una sanzione pari al 10% dell’importo dei lavori, oltre all’esclusione da lavori pubblici per sei mesi. La gravità della situazione aumenta ulteriormente in caso di infortuni gravi; esponendo così le imprese a provvedimenti di sospensione della patente in situazioni di infortunio mortale o inabilità permanente.
Le misure di penalizzazione non si limitano alle sole sanzioni pecuniarie. Al contrario, per ogni grave infortunio accertato, vi è una decurtazione di punti che varia dai 10 ai 20 punti a seconda della gravità del caso. Al contempo, le aziende possono guadagnare crediti supplementari per l’implementazione di sistemi di gestione della sicurezza conformi a standard internazionali, come la UNI EN ISO 45001, o per investimenti mirati nella formazione dei lavoratori. Senza infrazioni, il punteggio può aumentare di un credito ogni due anni, rendendo la patente un’ulteriore garanzia di un impegno serio nella salvaguardia della salute e della sicurezza.
Revoca e sospensione cautelare
Il sistema della patente a punti prevede anche possibilità di revoca in caso di dichiarazioni false o non veritiere. Tale revoca può avvenire in seguito a controlli da parte delle autorità competenti. È importante sottolineare che, dopo un anno dalla revoca, l’impresa o il lavoratore autonomo ha la possibilità di richiedere una nuova patente, a condizione che abbiano corretto le proprie affermazioni.
In aggiunta, esiste la possibilità di sospensione cautelare della patente a punti anche prima che avvengano incidenti gravi. Tale misura viene adottata quando si riscontrano inadeguatezze nel cantiere. A questo punto, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è incaricato di verificare il ripristino delle condizioni di sicurezza e la regolarità dell’attività lavorativa. Qualora la sospensione avvenga, l’impresa potrà presentare ricorso, ma quest’ultimo non fermerà automaticamente l’efficacia della sospensione iniziale. Queste misure si inseriscono nel quadro di un’azione più ampia tesa a garantire la sicurezza e il benessere nei cantieri, elementi fondamentali in un contesto lavorativo che non deve mai essere trascurato.
Le imprese coinvolte
L’implementazione della patente a crediti è divenuta obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi attivi nei cantieri temporanei o mobili. È importante notare che sono escluse dal regime le attività che si limitano a forniture o prestazioni di carattere intellettuale. La richiesta di patente deve essere presentata esclusivamente dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, il quale dovrà autocertificare il possesso dei requisiti richiesti.
La struttura normativa dietro la patente a punti intende non solo fissare standard di sicurezza ma anche creare un ambiente competitivo nel quale le imprese siano incentivate a migliorare le loro pratiche di gestione della sicurezza. Un approccio proattivo e responsabile nei confronti della sicurezza non solo avvantaggerà i lavoratori, ma sarà anche un fattore chiave per il successo e la sostenibilità delle aziende stesse nel lungo termine.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Marco Mintillo