Con l’arrivo della Pasqua 2025, nel mercato romano si registrano richieste importanti di prodotti che richiamano le tradizioni stagionali. Alici, sgombri e naselli guidano le vendite del pesce azzurro in vista del Venerdì Santo, mentre ortaggi come fave e carciofi si affermano tra i più ricercati nei reparti ortofrutta. Vediamo come si muovono prezzi e disponibilità grazie ai dati raccolti dal Centro agroalimentare Roma.
la crescita del pesce azzurro nei mercati di roma: prezzi e offerta
Nel periodo pasquale di quest’anno, il pesce azzurro è in evidenza nei mercati capitolini, spinto da un’offerta robusta soprattutto proveniente dal Mar Adriatico. Alici, sgombri e naselli sono prodotti richiesti con intensità crescente. Si attestano prezzi indicativi di circa 6,42 euro al chilo per le alici, 5 euro per lo sgombro e 12 euro al chilo per il nasello, confermando un interesse costante tra i consumatori.
L’ampia disponibilità di pesce azzurro arriva in parte a compensare le difficoltà legate al maltempo che ha penalizzato il versante tirrenico nelle ultime settimane. Le buone condizioni di pesca sull’Adriatico, infatti, garantiscono quantitativi importanti che mantengono stabile l’offerta e aiutano a evitare aumenti eccessivi nei prezzi.
Questi dati emergono da un monitoraggio appena concluso dal Centro agroalimentare Roma , punto di riferimento per l’andamento del mercato locale. La tendenza conferma come il pesce azzurro resti un prodotto chiave delle tradizioni pasquali, soprattutto per la cena del Venerdì Santo, periodo in cui molte famiglie preferiscono evitare carni rosse.
Nei prossimi giorni è atteso un ulteriore arrivo di scorte, che aiuterà a mantenere la qualità e la freschezza dei prodotti. I consumatori possono trovare facilmente sulle bancarelle pesce di provenienza nazionale, con una buona tracciabilità, un fattore particolarmente apprezzato nel mercato agroalimentare attuale.
ortofrutta pasquale, fave e carciofi protagonisti tra tradizione e prezzo
Sul fronte ortofrutta, la Pasqua porta con sé un ritorno ai sapori tradizionali, in particolare con le fave fresche e i carciofi romaneschi, due prodotti tipici della stagione primaverile. Le fave vengono proposte tra 1 e 1,20 euro al chilogrammo, prezzi coerenti con la qualità e la provenienza locale. I carciofi romaneschi registrano quotazioni di circa 0,70 euro per capolino, risultando molto apprezzati soprattutto per ricette tipiche regionali.
Accanto a questi, i fagiolini raccolti a mano fanno segnare prezzi elevati fino a 8 euro al chilo per lotti selezionati, mentre la disponibilità di asparagi aumenta grazie alla presenza sia delle colture del Lazio che di quelle provenienti dal Sud Italia. Il valore degli asparagi si aggira tra 5,50 e 6 euro a mazzo, confermando l’interesse per questo prodotto primaverile.
Questa varietà di ortaggi e legumi freschi riflette una domanda orientata a gusti tradizionali, ma anche a un’attenzione per prodotti di stagione e di qualità. I prezzi, pur con qualche differenza territoriale, rimangono in generale stabili, offrendo un buon compromesso tra offerta e sostenibilità per i consumatori.
Il surplus disponibile in alcune produzioni consente ai mercati locali di ampliare la scelta per famiglie e ristoratori, favorendo un consumo consapevole e legato alle festività pasquali.
frutta di stagione, fragole in evidenza con prezzi in calo
Tra i prodotti di frutta fresca, le fragole catturano l’attenzione per una presenza abbondante sui banchi. L’offerta proveniente soprattutto dal Lazio consente una riduzione dei prezzi, con i frutti della varietà Favetta proposti a 2,80 euro al chilogrammo. Altre selezioni, come quelle lucane, si posizionano leggermente più in alto, intorno a 3,50 euro per chilogrammo.
La disponibilità ampia, unita a costi meno elevati rispetto ad altri periodi dell’anno, stimola la domanda. Le fragole vengono spesso inserite nei menù pasquali o consumate fresche in famiglia per un dessert semplice e genuino. Questo andamento aiuta a stabilizzare il mercato della frutta, evitando eccessi di prezzo che in passato si sono verificati nelle stagioni di alta richiesta.
L’accessibilità delle fragole incoraggia anche una maggiore attenzione verso prodotti coltivati localmente, riducendo la necessità di importazioni e sostegno alle produzioni italiane.
Questa dinamica mostra come, in alcune categorie di prodotti, la Pasqua porti a una combinazione di tradizione e convenienza, risultando vantaggiosa per i consumatori.
il punto del centro agroalimentare roma: mercato sostenuto e qualità garantita
Il direttore generale del Centro agroalimentare Roma, Fabio Massimo Pallottini, ha rilasciato un commento sui numeri registrati in vista della Pasqua 2025. Pallottini sottolinea come si stia confermando una buona tenuta nelle vendite e un interesse crescente verso prodotti stagionali legati alla tradizione.
Secondo il suo intervento, siamo di fronte a un segnale che mostra la solidità della filiera agroalimentare romana, la quale riesce a offrire in questo periodo un assortimento ampio, variegato e di qualità. Il direttore evidenzia la tracciabilità dei prodotti, punto cruciale per la fiducia dei consumatori che cercano certezza su origine e condizioni di produzione.
Questa stabilità si manifesta nonostante il contesto economico ancora segnato da incertezze e variabili difficili da controllare. Il mercato mantiene un equilibrio tra domanda e offerta, e il ruolo del Car si rivela fondamentale nel coordinare gli operatori e garantire un flusso regolare di prodotti freschi.
L’attenzione alla qualità si vede anche nella selezione e nella provenienza dei prodotti, che favorisce la tutela del territorio e delle tradizioni agroalimentari romane e italiane. Questo impegno crea condizioni favorevoli sia per i consumatori che per i produttori e distributori della zona.
Il quadro che emerge consente dunque di registrare una solida capacità di risposta a esigenze stagionali e alimentari in vista dei giorni festivi.