Durante lo scorso periodo pasquale, gli italiani hanno dimostrato una netta preferenza per l’uovo di Pasqua rispetto alla colomba, secondo i dati forniti da Coop Alleanza 3.0. Quest’anno, gli acquisti hanno visto la vendita di 1,5 milioni di uova contro le 730 mila colombe. Questa tendenza mette in luce non solo le abitudini di consumo degli italiani, ma anche come le scelte variano a seconda delle diverse fasce d’età.
Le scelte dei più piccoli: uova al cioccolato al latte in testa
Un’analisi più dettagliata rivela le preferenze specifiche dei giovanissimi. Tra le oltre 850 mila uova acquistate per i bambini, la tipologia più richiesta è stata quella al cioccolato al latte, con ben 456 mila vendite registrate. Seguono le uova bigusto, che hanno raggiunto le 364 mila unità, e quelle al cioccolato bianco, con 23.600 pezzi venduti. Questo fenomeno suggerisce che i bambini tendono a preferire sapori più dolci e classici, che associamo a momenti di festa e celebrazione. D’altra parte, gli adulti hanno optato maggiormente per uova con cioccolato fondente, che hanno totalizzato 261 mila unità. Le vendite di uova al cioccolato al latte tra gli adulti hanno raggiunto le 237 mila, seguite da 110 mila bigusto per un totale di 645 mila pezzi.
Questi dati evidenziano non solo le differenze di gusto, ma anche il marketing mirato, che offre varianti adatte a diverse fasce d’età, incoraggiando le vendite.
Tradizione e innovazione nelle colombe pasquali
Per quanto riguarda le colombe, le preferenze restano legate alla tradizione. Le colombe tradizionali hanno registrato 288 mila vendite, di cui 124 mila appartenenti al marchio Coop. Anche le colombe farcite sono state ben accolte, totalizzando 272 mila vendite, 76 mila delle quali a marchio Coop. Un’altra opzione che sta guadagnando spazio è la colomba senza canditi, con un totale di 122 mila vendite, prevalentemente a marchio Coop.
Anche le varianti mini, con 41 mila pezzi, e le colombe senza glutine, con 8.500 vendite , segnalano l’impegno delle aziende nel rispondere a domande specifiche, come le esigenze alimentari. Questi dettagli riflettono l’evoluzione delle tradizioni culinarie in Italia, dove i produttori cercano di soddisfare le aspettative di una clientela crescente e sempre più diversificata.
Una Pasqua ricca di dolciumi: l’impatto dei soggetti delle festività
Oltre alle classiche uova e colombe, il periodo pasquale ha visto un notevole acquisto di “soggetti delle festività“. Sono stati venduti 627 mila pezzi, che includono 327 mila ovetti di cioccolato, 70 mila coniglietti e 31 mila agnelli di cioccolato. Questi dolci simbolici arricchiscono la proposta pasquale, attirando l’attenzione non solo dei bambini ma anche di un pubblico adulto che cerca di mantenere viva la tradizione.
Le vendite testimoniano come i consumatori abbiano voglia di festeggiare in modo dolce, abbracciando non solo i classici, ma anche prodotti che rappresentano la cultura e le usanze italiane. La varietà di opzioni disponibili sottolinea un mercato in salute, capace di rispondere a gusti e preferenze diverse.
Con il crescere di queste tendenze, non resta che aspettare di vedere come evolveranno le preferenze nei prossimi anni, rendendo ogni Pasqua un momento unico e speciale per gli italiani.