La Pasqua del 2025 sarà caratterizzata dalle prelibatezze della tradizione dolciaria marchigiana. Nonostante l’aumento dei costi di materie prime come cacao, caffè e burro, che hanno impattato sui prezzi finali, i prodotti artigianali continuano a essere molto ricercati da parte delle famiglie. Il settore dolciario marchigiano si distingue per la qualità e l’arte dei suoi maestri pasticcieri, come sottolineato da Giulia Mazzarini, responsabile Alimentare di Confartigianato Ancona-Pesaro e Urbino.
Aumento dei costi e impatto sui consumatori
I rincari delle materie prime, con un incremento di prezzo del cacao del 68,3%, del caffè dell’88,5% e del burro del 19,2%, hanno messo a dura prova le imprese dolciarie. Questi aumenti sono significativi e hanno costretto molti produttori a rivedere le proprie strategie. Nonostante ciò, Mazzarini evidenzia che, soprattutto durante eventi significativi come la Pasqua, i consumatori manifestano un forte interesse per i prodotti artigianali, che rispecchiano la tradizione e la cura nella loro preparazione.
Preferenze delle famiglie durante le festività
Le famiglie, nei momenti di festa, sono motivate a spendere di più per portare in tavola dolci che parlano della cultura gastronomica locale. Questa preferenza per l’artigianalità è confermata dai dati, secondo i quali le preparazioni dolciarie artigianali rappresentano un punto di riferimento per la garanzia di qualità e provenienza delle materie prime utilizzate.
Una panoramica sul settore dolciario marchigiano
Nella provincia di Ancona, il mondo dolciario conta 199 aziende, di cui ben 146 sono artigiane, corrispondendo al 73,4% del totale. Nel comparto pasticceria, 127 sono le attività registrate, con 95 aziende che si distinguono per l’approccio artigianale. Analogamente, nel Pesarese, delle 156 realtà dolciarie, 130 sono artigiane , e nelle pasticcerie locali, 99 su 131 mantengono un carattere artigianale .
Significato dei numeri per il mercato locale
Questi numeri suggeriscono non solo un’alta densità di attività tradizionali, ma anche una netta propensione del mercato locale verso l’artigianato dolciario. Le province marchigiane superano di gran lunga la media nazionale in termini di incidenza di imprese artigiane, dimostrando una forte inclinazione verso la qualità e il patrimonio culinario della regione.
La carenza di personale nel settore dolciario
Malgrado questa situazione promettente, il settore dolciario marchigiano deve affrontare una sfida significativa: la difficoltà di reperire personale qualificato. Per il 2024, si stima la necessità di 750 nuove assunzioni tra pasticcieri, gelatai, panettieri e pastai artigiani, ma questa cifra rappresenta un calo dell’8% rispetto all’anno precedente. Tale tendenza è in linea con la media nazionale, dove il 54,7% delle aziende riscontra difficoltà nel trovare figure professionali adeguate.
Riflessioni sulla carenza di personale
Questa carenza di personale rappresenta uno dei principali fattori che possono limitare lo sviluppo del settore e, pertanto, richiede attenzione e strategie mirate per attrarre talenti nella filiera gastronomica locale.
La qualità dei prodotti artigianali marchigiani
Nonostante le difficoltà e i rialzi dei prezzi, i dolci artigianali marchigiani continuano a rappresentare un’eccellenza nel panorama gastronomico italiano. Mazzarini ribadisce l’importanza di incentivare il consumo consapevole di questi prodotti, sostenendo che scegliere un articolo artigianale significa optare per qualità e tradizione. Gli artigiani della regione non solo producono dolci, ma raccontano storie e culture attraverso i loro sapori.
Promozione e celebrazione della tradizione
La Pasqua rappresenta un momento cruciale per promuovere e celebrare queste singolarità, favorendo un legame diretto tra produttori e consumatori. La rivitalizzazione del settore dolciario artigianale, quindi, non è solo una questione economica, ma anche culturale, poiché questi prodotti riflettono la storia e l’identità delle Marche.