La Settimana Santa si avvicina e con essa riprendono le celebrazioni tradizionali che caratterizzano diverse località italiane. Dalla processione di Gromo in Lombardia ai festeggiamenti di Ripatransone nelle Marche, fino ai riti evocativi di Gesualdo in Campania e alle tradizioni siciliane di Ferla, ogni borgo racconta la sua storia attraverso la fede e la cultura. Questo articolo esplorerà le diverse manifestazioni pasquali, evidenziando le peculiarità e i momenti salienti che attraggono visitatori e fedeli.
Le tradizioni della Settimana Santa a Gromo
A Gromo, un affascinante paese nella provincia di Bergamo, la Settimana Santa è un evento di grande significato per la comunità. La processione del Venerdì Santo è il clou delle celebrazioni, le cui origini si perdono nel tempo. La preparazione per questo cerimoniale inizia diversi giorni prima, coinvolgendo attivamente i residenti. In previsione del grande giorno, le vie del borgo vengono spente per preparare l’illuminazione con lumini e fiaccole. I cancelli di ferro battuto vengono decorati con gusci di lumaca, trasformati in piccole fiamme grazie a stoppini immersi in olio o grasso.
Il Giovedì Santo segna un momento di intensa attività: gli abitanti creano i cosiddetti “bocconi”, stracci imbevuti di benzina ai lati delle croci, rendendo la processione ancora più suggestiva. La sera del Venerdì Santo, la statua del Cristo morto viene portata in processione lungo la via principale del paese, accompagnata da un grande Crocifisso del Cinquecento. Il corteo è arricchito da sei Crocifissi e otto simboli della Passione, tutti seguiti dalla Statua del Cristo morto, trasportata dai trentatreenni, un gesto che ricorda l’età di Gesù al momento della crocifissione.
La spiritualità di questo rito si intreccia con la tradizione gastronomica locale. Al termine della processione, i cittadini si ritrovano per gustare la “maiassa”, una torta tipica a base di farina gialla, cipolle , fichi secchi e mele renette, simbolo della convivialità e della comunità di Gromo.
Ripatransone e i suoi eventi pasquali
Ripatransone, un comune situato in provincia di Ascoli Piceno e recentemente inserito tra i Borghi più belli d’Italia, è noto per le sue celebrazioni pasquali che coinvolgono sia i fedeli che i turisti. Prima del culmine dei festeggiamenti, il venerdì prima della Settimana Santa si celebra l’evento della Madonna Addolorata, mentre il Venerdì Santo segna la commemorazione del Cristo Morto. Questi eventi non solo rappresentano un momento di raccoglimento ma anche un’occasione per vivere tradizioni secolari.
La Domenica in Albis, quest’anno il 27 aprile, è il momento culminante delle celebrazioni con la rievocazione del Cavallo di Fuoco. Questo evento è una fusione di sacro e profano e celebra la devozione dei ripani nei confronti del Simulacro della Madonna di San Giovanni, realizzato da Sebastiano Sebastiani nel 1620. La manifestazione si svolge nelle piazze affollate, a partire dalle ore 21.
Il Cavallo di Fuoco, decorato con micce e petardi, si fa strada tra la folla al suono della Marcia n. 23, un inno della manifestazione. Il grande cavallo, dopo un primo giro spento, si infiamma in un’esibizione pirotecnica che incanta gli spettatori. Il giorno precedente alla rievocazione, si tiene anche uno spettacolo pirotecnico dedicato ai più piccoli, noto come Cavallino di Fuoco, che aggiunge un tocco di magia ai festeggiamenti.
L’intensità della Passione di Cristo a Gesualdo
La rappresentazione della Passione di Cristo a Gesualdo, in provincia di Avellino, è una delle manifestazioni più toccanti dell’intera Settimana Santa. Questo evento, che attira numerosi visitatori, si svolge il Venerdì Santo e si distingue per lo sfondo medievale che offre al pubblico un’atmosfera mistica. Il borgo si trasforma in una sorta di Gerusalemme d’epoca, con stradine acciottolate e il maestoso castello che fanno da cornice alla rievocazione.
Durante la processione, i figuranti, abbigliati con costumi d’epoca, ripercorrono le tappe della Via Crucis, animando episodi significativi della vita di Gesù con una rappresentazione di grande impatto emotivo. La scena della crucifissione, allestita tra le mura del castello, è caratterizzata da fiaccole e effetti luminosi che amplificano la drammaticità del momento. Questo evento, che richiama l’attenzione su temi di fede e sofferenza, offre anche l’opportunità di riflessione per molti partecipanti.
Pasqua a Ferla: tra fede e tradizione
Ferla, un pittoresco borgo della provincia di Siracusa, si distingue per le sue celebrazioni pasquali che uniscono fede e tradizione. Le festività iniziano ufficialmente con la Domenica delle Palme, durante la quale i fedeli attraversano il paese con palme e rami d’ulivo, dando inizio a una serie di eventi che culminano la notte del Sabato Santo. Qui, la Sciaccariata si trasforma in un rito spettacolare che celebra la Resurrezione.
Poco prima della mezzanotte, il suono delle campane segna l’inizio della processione del Cristo Risorto, accompagnata dalle sciaccare, torce artigianali che illuminano il cammino dei partecipanti. Questo momento è carico di festive emozioni e rappresenta un’importante manifestazione di unione e condivisione tra i membri della comunità.
Il giorno di Pasqua, lo Scontru vede l’incontro tra le statue del Cristo Risorto e della Madonna nella piazza principale, un gesto simbolico che chiude in bellezza le celebrazioni. Le tradizioni di Ferla, tramandate da generazioni, offrono un’esperienza unica, lasciando a tutti la sensazione di aver partecipato a qualcosa di speciale e profondo.