Pasqua e ponti di primavera trainano la ripresa turistica nelle Marche con segnali promettenti per l’estate 2025

Pasqua e ponti di primavera trainano la ripresa turistica nelle Marche con segnali promettenti per l’estate 2025

Le Marche registrano una ripresa turistica con aumento di gruppi organizzati e famiglie, buone prospettive per i ponti primaverili, crescita del turismo straniero e sfide legate a infrastrutture e carenza di personale.
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Le Marche registrano una ripresa del turismo, trainata dal ritorno dei gruppi organizzati e da un aumento delle presenze durante le festività primaverili, ma affrontano sfide legate a infrastrutture e carenza di personale. - Gaeta.it

La regione Marche si prepara ad affrontare un anno turistico in ripresa, segnato da un aumento delle presenze durante le festività pasquali e una buona prospettiva per i prossimi ponti del 25 aprile e primo maggio. Gli operatori locali segnalano un ritorno significativo dei gruppi organizzati e un interesse crescente verso le destinazioni interne, insieme a sfide legate alla mobilità e alla disponibilità di personale. Il presidente di Federalberghi Marche, Luca Giustozzi, fa il punto sull’andamento del turismo nella regione.

ripresa del turismo durante la pasqua: gruppi organizzati e famiglie in movimento

Il periodo pasquale ha confermato un trend di crescita per il turismo nelle Marche, con una presenza evidente di gruppi e comitive che hanno programmato il soggiorno con largo anticipo. Questi gruppi rappresentano una quota importante delle prenotazioni, determinando già uno slancio positivo che si è avvertito fin dalle festività di capodanno. Per quanto riguarda turisti individuali e famiglie, il numero degli spostamenti rimane buono, ma la maggior parte delle prenotazioni arriva all’ultimo momento, spesso condizionata dalle previsioni meteorologiche.

Le preferenze dei visitatori si distribuiscono in modo uniforme su tutta la regione. Non solo la costa, che risulta agevolata dalla maggiore offerta di strutture e dalla facilità di accesso, ma anche l’entroterra, le montagne e i borghi storici hanno registrato un buon afflusso. Il clima primaverile si è rivelato favorevole per chi voleva dedicarsi a escursioni all’aria aperta, visite culturali nelle città d’arte e attività sportive in ambienti naturali.

Questa combinazione di turisti organizzati e singoli si riflette in un andamento omogeneo in tutto il territorio, mettendo in luce l’ampiezza dell’attrattività regionale e una capacità ricettiva adatta a diversi stili di viaggio.

il peso dei gruppi e l’importanza delle famiglie

I gruppi organizzati tornano a essere un elemento trainante del settore turistico regionale, mentre famiglie e turisti individuali mantengono un ruolo fondamentale, seppure caratterizzato da prenotazioni più last minute.

ponti di primavera: prenotazioni già in crescita e aspettative positive per aprile e maggio

Guardando ai prossimi appuntamenti festivi, il 25 aprile e il primo maggio, gli operatori turistici delle Marche osservano una serie di prenotazioni già confermate, in particolare da parte dei gruppi. Anche i viaggiatori indipendenti mostrano un crescente interesse, con richieste e prenotazioni in aumento.

Il ponte del 25 aprile rappresenta un momento chiave per allungare la stagione turistica primaverile e offrire occasioni per visitare il territorio in un periodo non ancora affollato come l’estate. Le presenze attese siano distribuite sia lungo la costa sia nelle aree interne, dove le condizioni ambientali invitano a visite sostenute da itinerari culturali e naturalistici.

L’andamento delle prossime settimane potrebbe consolidare questo trend, facendo delle Marche una meta appetibile per brevi vacanze in famiglia, gite di gruppo e soggiorni rilassanti. Gli operatori mantengono comunque una certa prudenza sulle previsioni, tenendo conto della variabilità del tempo, fattore che resta determinante per le decisioni di viaggio nel periodo primaverile.

fiducia ma con cautela

“Il meteo rimane un elemento decisivo per le prenotazioni primaverili, per questo restiamo cauti ma ottimisti”, commentano gli operatori.

situazione delle strutture ricettive verso l’estate: villaggi pieni, alberghi molto richiesti

Le prospettive per l’estate appaiono solide su più fronti. I villaggi turistici registrano un’occupazione quasi completa per i mesi centrali della stagione più calda. Anche le strutture alberghiere segnalano un interesse forte, con flussi di prenotazioni attivi.

Il turismo di gruppo tende a diminuire durante l’estate, mentre predomina un turismo individuale o familiare. Questo fenomeno implica che molti clienti decidano le loro vacanze in tempi più ravvicinati. Si prevede quindi che la valutazione complessiva della stagione possa essere più precisa solo a ridosso dell’inizio del periodo estivo.

Il dato dei villaggi e delle strutture più grandi rappresenta comunque un indicatore interessante della capacità attrattiva delle Marche, regione in grado di ospitare un vasto pubblico grazie alla varietà di proposte, dalle spiagge ai monti fino a centri culturali e storici.

cambiamenti nel tipo di domanda estiva

I gruppi si riducono in estate, dando spazio a famiglie e turisti singoli che preferiscono decisioni all’ultimo momento.

confronto con il 2024: i gruppi organizzati spingono la crescita e il legame con il Giubileo

Rispetto all’anno precedente, l’attuale fase mostra un miglioramento significativo, soprattutto per il ritorno dei gruppi organizzati. Molti tour operator e agenzie hanno ripreso a programmare viaggi collettivi verso le Marche, in parte grazie al Giubileo che si svolge nel 2025.

Le mete religiose, come il santuario di Loreto e diverse abbazie storiche, offrono motivi di attrazione importanti per pellegrini e turisti spirituali. Questo elemento rafforza la posizione della regione tra i luoghi di culto più visitati in Italia.

Il ritorno dei gruppi organizzati, inoltre, si accompagna a motivazioni economiche comuni. Viaggiare in comitiva permette infatti di contenere le spese complessive, un aspetto che diventa rilevante in un quadro economico non semplice per molte famiglie.

il valore aggiunto del giubileo

“Il Giubileo 2025 rappresenta una leva fondamentale per il turismo religioso e di gruppo nelle Marche”, sottolinea Luca Giustozzi.

trasformazioni nel profilo del turista: offerte diversificate e nuovi collegamenti

Con la presenza di gruppi organizzati in aumento, il tipo di turista che sceglie le Marche sembra evolversi. Dopo un calo legato alla pandemia da Covid-19, si assiste a una ricomposizione dell’offerta turistica regionale. Le strutture si adattano per fornire servizi più vari, sia per turisti adulti sia per un numero crescente di giovani.

Gli interventi di riqualificazione su molte strutture alberghiere testimoniano una volontà di migliorare l’esperienza dell’ospite. La crescita dell’aeroporto di Falconara contribuisce all’arrivo di visitatori, grazie a una maggiore frequentazione e a qualche nuovo collegamento internazionale.

Una novità importante è rappresentata dal treno diretto dalla Germania, che facilita l’arrivo dei turisti tedeschi. Questo collegamento diretto potrebbe incrementare in modo significativo le presenze straniere in arrivo via terra.

La regione consolida così la sua posizione come meta matura e capace di attirare diversi segmenti di viaggiatori, aumentando la propria competitività sul mercato nazionale e internazionale.

infrastrutture e collegamenti in evoluzione

L’aeroporto di Falconara e il treno diretto dalla Germania migliorano l’accessibilità, contribuendo all’aumento delle presenze.

turismo straniero: presenze in aumento tra americani, tedeschi e altri europei, ma alcune incognite restano

Il turismo straniero nelle Marche mostra segni di crescita, con un aumento graduale delle presenze provenienti da paesi come Germania, Olanda, Regno Unito e Svizzera. Molti di questi visitatori hanno scelto anche di stabilirsi temporaneamente o acquistare proprietà nella regione, segnale di un legame forte con il territorio.

La componente americana aveva già mostrato un ritorno significativo, ma alcune politiche economiche e di bilancio applicate negli Stati Uniti creano incertezza circa la capacità dei viaggiatori USA di sostenere spese elevate per il soggiorno in Italia. Viaggiare negli Stati Uniti implica spesso costi che superano i 10mila euro a persona, un elemento non trascurabile nella scelta delle destinazioni.

Nonostante le difficoltà, la presenza di stranieri nelle Marche continua a espandersi con ritmi graduali, offrendo ai mercati locali un’opportunità di diversificazione e sviluppo.

mercati esteri in crescita, ma con sfide economiche

Le politiche statunitensi influenzano il turismo americano, mentre europei e altri stranieri aumentano lentamente la loro presenza.

sfide infrastrutturali e carenza di personale: ostacoli chiave per il futuro del turismo

Uno degli aspetti più problematici per il turismo nelle Marche riguarda la raggiungibilità della regione. Tour operator e agenzie internazionali segnalano spesso le difficoltà di collegamento con il territorio. L’aeroporto di Falconara dispone ancora di un numero limitato di voli internazionali, una situazione in miglioramento ma non ancora risolta.

Il progetto della Pedemontana delle Marche mira a facilitare gli spostamenti interni, collegando direttamente le zone dell’entroterra senza dover transitare lungo la costa per raggiungere l’autostrada. Questo consentirebbe di muoversi da nord a sud in modo più rapido e conveniente, aumentando l’attrattiva delle località meno accessibili.

Un altro problema riguarda la scarsità di personale qualificato per il settore turistico. Le previsioni demografiche indicano un calo della popolazione giovane, che rende più difficile sostituire chi va in pensione. Per far fronte a questa mancanza, sono in atto iniziative per creare scuole specializzate e stringere accordi internazionali che possano portare lavoratori formati dall’estero.

Le difficoltà sul fronte del personale rappresentano una delle maggiori preoccupazioni per assicurare un servizio adeguato e mantenere standard di accoglienza elevati nel lungo termine.

criticità da affrontare per crescere

“Senza investimenti in infrastrutture e personale, il potenziale turistico delle Marche rischia di non essere pienamente espresso”, avvertono gli operatori locali.

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