Il Venerdì Santo in Umbria è una giornata ricca di eventi significativi e celebrazioni che affondano le loro radici nella tradizione. La Pasqua non è solo un momento di riflessione spirituale, ma anche l’occasione per condividere momenti di convivialità e gusto. Nelle città come Assisi, Gubbio, Norcia e Gualdo Tadino, le processioni del Cristo Morto rappresentano un momento di grande partecipazione da parte della comunità, reso unico dalla cornice storica e culturale del territorio.
Le processioni del venerdì santo
Il Venerdì Santo, quest’anno il 18 aprile, segna un’importante celebrazione per molte comunità umbre. Ad Assisi, la processione del Cristo Morto coinvolge le confraternite locali e inizia dalla Cattedrale di San Rufino. In un’atmosfera di intensa spiritualità, il corteo parte con la statua della Madonna Addolorata, seguita da quella del Cristo Morto, dopo una sosta alla Basilica di San Francesco. Anche nelle zone limitrofe, come Cascia e Norcia, sono in programma eventi simili, come la suggestiva processione che si snoda lungo le mura di Norcia, animata da 400 figuranti che ricreano le scene della Via Crucis attraverso quadri viventi.
A Gualdo Tadino, l’antica tradizione della Passione di Cristo prende forma attraverso una processione condotta dalla “Confraternita dei raccomandati”. Qui, il percorso è arricchito da 14 quadri che rappresentano momenti chiave della Passione, coinvolgendo circa 200 partecipanti. La musica del Cantico delle Laudi Sacre, un canto risalente al 1200, accompagna il cammino dei partecipanti, creando un’atmosfera di partecipazione e rispetto.
Gubbio e la sua processione
A Gubbio, la celebrazione del Venerdì Santo ha un significato emotivo molto forte, comparabile a quello che si vive durante la Festa dei Ceri. Organizzata dalla “Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce”, questa processione affonda le radici nel XIII secolo. I “sacconi” aprono il corteo suonando le “battistrangole”, seguiti dai confratelli che portano simboli del Golgota e della Passione, come il teschio. Le statue lignee del Cristo Morto e della Madonna Addolorata rappresentano un delicato esempio di artigianato locale.
Durante il percorso, i cantori intonano il “Miserere“, un canto popolare trasmesso nel corso dei secoli. La processione inizia a calar della sera dalla Chiesa di San Domenico, attraversando le strade principali della città, illuminate da grandi fuochi accesi lungo il cammino.
Rievocazioni storiche e manifestazioni artistiche
Nel Ternano, la Rievocazione storica della Passione di Cristo a Marmore coinvolge oltre un centinaio di figuranti e si snoda tra gli scenari naturali del parco Libero Liberati. Un contesto pittoresco, arricchito da musiche che accompagnano la narrazione storica. Contemporaneamente, a Spello si svolge la Via Crucis D’Autore, evento che dal 18 al 21 aprile coinvolge artisti nazionali e internazionali. Le stazioni della Via Crucis vengono trasformate in opere d’arte, collocate nei luoghi più significativi del centro storico, offrendo una riflessione visiva sul messaggio evangelico.
A Città della Pieve, la domenica e il lunedì si tiene una rappresentazione quasi teatrale chiamata Quadri Viventi. Nei sotterranei di Palazzo Orca, circa 40 figuranti danno vita a passaggi chiave della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, con particolare attenzione alle tradizionali rappresentazioni del XVI e XVII secolo.
Tradizioni culinarie pasquali
Pasqua in Umbria non è solo un momento di riflessione spirituale, ma anche un’occasione per convivialità. Domenica è il giorno della “tocciata” o “ciuccittu“, un gioco tradizionale in cui si sfidano a colpire con un uovo sodo. Chi resta con l’uovo integro avanza nella gara, portando a casa gli avversari sconfitti da condividere durante il pranzo pasquale.
A Civitella Sul Lago, un concorso annuale premia le migliori decorazioni di uova, esposte successivamente al “Museo dell’Ovo Pinto“. L’uovo, simbolo della rinascita, rappresenta anche l’unione e la convivialità durante le festività.
La torta di Pasqua e altri dolci tipici
Non si può parlare di Pasqua umbra senza menzionare la torta di Pasqua, conosciuta anche come pizza di Pasqua nel ternano o crescia nell’eugubino. Questa torta salata, preparata a base di uova, farina e formaggi, viene cotta in forno a legna e tradizionalmente è consumata solo il giorno di Pasqua.
Il sabato santo, le famiglie preparano un cestino con la torta salata, insieme a salumi, vino e ciaramicola, un dolce caratteristico perugino. Questo dolce, un torcolo colorato alchermes con glassa di meringa e confettini, rappresenta i colori della tradizione umbra e viene benedetto prima del pranzo pasquale.
Le tradizioni pasquali in Umbria nascondono storie di fede e cultura, riti sacri e momenti di convivialità, creando un telaio ricco di significati e emozioni che continua a coinvolgere le comunità locali.