Risaltare la figura di Pasquale Mattej, artista nato a Formia nel 1813, rappresenta un momento cruciale nel processo di recupero e valorizzazione della cultura artistica italiana. La mostra “Pasquale Mattej e la reinvenzione del fanfarone. Storia del primo albo a fumetti italiano”, in programma dal 28 marzo al 15 aprile presso la Real Casa Santa dell’Annunziata di Napoli, si inserisce nel contesto di iniziative più ampie, culminando nell’attesissimo “Comicon Napoli 2025”, in agenda dal 1 al 4 maggio. Attraverso questa esposizione, si intende riconoscere Mattej come il primo fumettista italiano, celebrando il suo innovativo approccio alla narrazione grafica.
La mostra “Comicon Off” e il riconoscimento dell’artista
L’evento deriva dalla continua promozione della cultura fumettistica e si inserisce nella programmazione di “Comicon Off”, un progetto attuato dal Comune di Napoli in collaborazione con “Comicon”. Questa mostra non solo festeggia Polivalente Pasquale Mattej come pioniere del fumetto, ma rivela anche dettagli poco noti sulla sua vita. Un’apposita sezione sarà dedicata agli albi a fumetti storici che hanno plasmato l’immaginario collettivo, nonché ai disegni originali e ai manoscritti che ne testimoniano il genio creativo. Grazie a queste esposizioni, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare l’evoluzione del fumetto partendo dalle sue origini, con uno sguardo particolare alle influenze e agli sviluppi del settore in Italia.
Daniele Elpidio Iadicicco, presidente del Centro Studi SA Formia, ha espresso il suo entusiasmo per l’occasione che il capoluogo campano offre per rivalutare l’eredità di Mattej. Con questa mostra, si mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sua opera, accanto alla celebrazione del 160° anniversario del stema comunale di Formia, un’opera disegnata proprio da Mattej, che ha contribuito a rinnovare l’identità storica della città.
Un artista poliedrico e la sua influenza culturale
Pasquale Mattej non è stato soltanto un fumettista, ma un artista poliedrico la cui opera ha spaziato dalla pittura alla grafica, includendo anche contributi significativi in ambito architettonico. La sua versatilità ha favorito un dialogo tra diverse forme d’arte, rendendolo un personaggio centrale nel panorama culturale italiano dell’epoca. Mattej ha saputo amalgamare tradizione e modernità, affermandosi come un innovatore in un contesto artistico a lui contemporaneo.
L’influenza di Mattej si è estesa al di là della sola forma artistica, contribuendo a conferire un’identità culturale solida alla città di Formia. Tra i suoi legami con il passato, egli ha promosso il recupero dell’antico nome romano della città, sottolineando così un profondo rispetto per la storia e la cultura locale. Questa connessione con le radici storiche ha permesso a Mattej di operare un delicato, ma efficace, passaggio verso la modernità, influenzando le generazioni future di artisti.
L’eredità di Mattej e il futuro del fumetto italiano
Con la mostra di Napoli, non solo si rende omaggio a una figura storica ma si stimola anche una riflessione sul futuro del fumetto italiano. Mattej, riconosciuto come precursore nel settore, ha gettato le basi per i fumettisti moderni, aprendo la strada a nuove narrazioni e stili artistici. Il suo approccio innovativo ha ispirato una cultura del fumetto che è ancora oggi viva e in continua crescita.
Questa esposizione rappresenta dunque non solo un tributo a un grande maestro dell’arte, ma anche un invito al pubblico a scoprire e riscoprire una forma d’arte che ha profondamente influenzato la cultura popolare. La mostra e le varie attività programmate nei giorni dell’evento stimoleranno il dialogo tra le generazioni e offriranno uno spunto di riflessione sul significato e sull’importanza del fumetto nell’arte contemporanea italiana.