In un importante cambiamento di leadership, la brigata “Sassari” ha ceduto il comando dell’operazione “Leonte” alla brigata “Pozzuolo del Friuli”. Questa operazione è parte della missione UNIFIL, la forza delle Nazioni Unite attiva nel sud del Libano. Il passaggio avviene in un contesto di crescente tensione nella regione, mettendo in luce l’importanza di stabilità e pace in un’area caratterizzata da conflitti persistenti.
Cerimonia di consegna del comando
Il trasferimento di comando si è svolto nella base “Millevoi” a Shama, in presenza di diverse autorità, tra cui il tenente generale Aroldo Lázaro Sáenz, capo missione e comandante di UNIFIL. A rappresentare l’Italia c’erano anche l’ambasciatore Fabrizio Marcelli e il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa. La cerimonia ha avuto un significato simbolico, evidenziando la continuità dell’impegno italiano nella regione e il supporto alle operazioni di mantenimento della pace.
Durante l’evento, il generale Portolano ha richiamato l’attenzione sui risultati ottenuti dal contingente italiano, sottolineando che, dal 2006, circa 29.000 soldati italiani hanno operato in Libano. La sua dichiarazione ha messo in risalto la professionalità delle Forze Armate italiane, apprezzate non solo per le operazioni sul campo, ma anche per l’interazione con le comunità locali, che riflette l’impegno di lungo termine per la stabilità della regione. Inoltre, ha ringraziato i soldati per il loro lavoro nella difficile area del settore Ovest di UNIFIL, riconoscendo il loro equilibrio e imparzialità.
Lascito della brigata “Sassari”
Il generale Stefano Messina, comandante della brigata “Sassari”, ha fornito un bilancio dettagliato dei sei mesi di mandato. Questo periodo è stato caratterizzato da eventi notevoli, come l’intensificazione dei conflitti nella regione e le operazioni della Difesa israeliana per contrastare le milizie di Hezbollah. Messina ha ricordato come i caschi blu italiani abbiano affrontato situazioni complesse senza mai perdere di vista il loro mandato di pace.
Sotto la guida della “Sassari”, sono stati registrati anche attacchi diretti alle basi, che hanno portato al ferimento di numerosi peacekeepers. Messina ha descritto non solo le sfide, ma anche l’adozione di misure preventive per garantire la sicurezza del personale e delle strutture UN. Importante è stato il supporto alla popolazione locale, con interventi di cooperazione civile-militare, soprattutto per gli sfollati.
La resilienza del personale italiano e il loro incessante impegno hanno avuto un impatto significativo sulla vita delle persone nei territori circostanti, portando conforto e assistenza essenziale in un contesto di conflitto. Messina ha messo in evidenza la determinazione del contingente nell’adempiere al proprio compito, nonostante le difficoltà e la precarietà della situazione.
La brigata “Pozzuolo del Friuli” prende il comando
Ora, la brigata “Pozzuolo del Friuli” assume ufficialmente il comando del settore Ovest di UNIFIL. Questo rappresenta la settima missione della brigata in Libano sotto l’egida delle Nazioni Unite. Con circa 3.800 cadetti provenienti da 17 paesi, il contingente multinazionale continua a operare con l’obiettivo di garantire la pace e la stabilità nella regione.
Di questo contingente, 1.000 sono militari italiani, di cui 700 fanno parte della “Pozzuolo del Friuli”. Con il cambio di comando, ci si aspetta che la nuova brigata porti avanti le attività di monitoraggio e cooperazione, continuando il dialogo con le forze armate libanesi e contribuendo allo sviluppo di iniziative umanitarie che supportano le comunità locali. Il lavoro della brigata sarà fondamentale per mantenere la tregua e garantire che le popolazioni colpite dal conflitto possano tornare a una vita normale e sicura, utilizzando l’esperienza accumulata nel corso delle precedenti missioni.
Il passaggio di comando non rappresenta solo una formalità, ma un continuo impegno da parte delle Forze Armate italiane e della comunità internazionale per favorire una pace duratura in un contesto così complesso.
Ultimo aggiornamento il 2 Febbraio 2025 da Laura Rossi