Passaggio di consegne alla direzione marittima della liguria con il contrammiraglio antonio ranieri

Passaggio di consegne alla direzione marittima della liguria con il contrammiraglio antonio ranieri

Il contrammiraglio Antonio Ranieri succede all’ammiraglio Piero Pellizzari alla direzione marittima della Liguria, con focus su infrastrutture portuali a Genova e collaborazione con la Procura per l’inchiesta Traghettopoli.
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Cambio al vertice della direzione marittima della Liguria: l’ammiraglio Piero Pellizzari lascia il posto al contrammiraglio Antonio Ranieri, che si impegna a proseguire i lavori di sviluppo infrastrutturale e a garantire trasparenza nella gestione del porto di Genova. - Gaeta.it

Il comando della direzione marittima della Liguria ha registrato un cambio importante. Dopo due anni di guida, l’ammiraglio Piero Pellizzari ha lasciato il posto al contrammiraglio Antonio Ranieri. La cerimonia si è svolta il 15 febbraio 2025 all’Arena del mare, nel Porto Antico di Genova, alla presenza di autorità civili e militari, fra cui il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e l’ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Si tratta di un momento che porta alla luce le priorità e i rilievi dell’attività portuale ligure nel contesto delle sfide logistiche e amministrative attuali.

Il saluto di pellizzari e i risultati raggiunti nei due anni al comando

Piero Pellizzari si è congedato con parole che hanno rimarcato la complessità della gestione di un porto come Genova. Ha sottolineato come nessun porto possa definirsi semplice da dirigere, richiedendo sempre un approccio basato sulla professionalità e sull’attenzione verso tutti gli attori coinvolti. Pellizzari ha spiegato di aver sempre lavorato per tutelare il ruolo della Capitaneria di porto, garantendo al tempo stesso che le esigenze di chi utilizza il mare per scopi civili fossero al centro delle attività. È proprio questo equilibrio che, a suo dire, ha guidato i due anni di gestione.

Nel suo discorso dal palco, l’ammiraglio ha evidenziato l’impegno della direzione marittima nel rendere il porto di Genova capace di accogliere ogni tipo di nave e traffico marittimo, nonché la volontà di rafforzare la connessione tra il porto e il sud dell’Europa. Il lavoro di questi anni si è concentrato quindi sul miglioramento delle infrastrutture e sulle procedure necessarie per sostenere il ruolo strategico della Liguria come snodo marittimo nazionale e internazionale.

Le priorità e le sfide per antonio ranieri a genova

Il nuovo comandante Antonio Ranieri, fino al 2025 commissario dell’Autorità portuale dello stretto di Messina, ha elencato le principali urgenze legate alla gestione del porto di Genova. Ranieri si è dichiarato pronto a mantenere una linea di continuità rispetto a quanto svolto dal suo predecessore, focalizzandosi sulle grandi opere in corso come la costruzione della diga foranea e il ribaltamento a mare di Fincantieri.

Ha poi menzionato un progetto infrastrutturale cruciale: la realizzazione di una nuova strada attraverso il porto, con l’obiettivo di alleggerire il traffico urbano e migliorare la viabilità nella città di Genova. Questo intervento fa parte di un piano più ampio, che include il restyling e lo sviluppo del Waterfront cittadino. Ranieri ha sottolineato l’importanza di approvare al più presto il Piano regolatore portuale, uno strumento fondamentale per definire l’aspetto e la funzionalità del porto nei prossimi anni alla luce degli investimenti ingenti in corso.

L’inchiesta “traghettopoli” e il ruolo della capitaneria di porto

Nel corso della cerimonia è stato inevitabile affrontare la questione dell’inchiesta cosiddetta “Traghettopoli”. L’indagine riguarda presunti illeciti legati alla distribuzione di biglietti scontati o gratuiti a personalità di rilievo, da parte delle compagnie Tirrenia-Cin e Moby. Il contrammiraglio Ranieri ha confermato che la Capitaneria di porto collabora con la Procura della Repubblica sin dal 2018-19, seguendo le indicazioni ricevute per chiarire i fatti.

Ranieri ha evidenziato che, qualora emerga la responsabilità di singoli, spetterà ai magistrati accertarla e agire di conseguenza. La Guardia Costiera continua a supportare la magistratura con attenzione, assicurando che l’attività portuale prosegua nel rispetto delle norme e della trasparenza. Questa collaborazione riveste grande importanza per mantenere la credibilità e l’efficacia dell’ente che sovrintende al porto più grande del Mediterraneo.

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