Il 24 gennaio 2025, la cerimonia ufficiale di passaggio della presidenza del Gruppo di coordinamento internazionale per il sito seriale Unesco “Palafitte preistoriche dell’arco alpino” ha avuto luogo nella storica Sala Depero, presso il Palazzo di Piazza Dante a Trento. Questo evento segna un momento significativo per l’Italia e il suo ruolo nella valorizzazione dei patrimoni culturali, in quanto il nostro Paese assume la guida di un progetto che coinvolge diversi stati europei.
La scelta di Trento come sede del passaggio di testimone
Trento è stata selezionata per ospitare l’importante cerimonia di trasferimento della presidenza poiché il Trentino è un’area di richiamo per la valorizzazione delle palafitte. La regione annovera due siti palafitticoli iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco: Fiavé e Ledro. Inoltre, il dirigente generale dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Franco Marzatico, è stato nominato referente per l’Italia all’interno del Gruppo di coordinamento dal 2019. Marzatico guiderà i lavori del direttivo per i prossimi due anni, assumendosi l’importante compito di rappresentare le palafitte a livello internazionale.
La scelta di questa sede non è casuale: Trento, con il suo patrimonio culturale e naturale, costituisce un emblematico punto di connessione tra passato e presente. I siti palafitticoli non sono solo testimonianze storiche, ma rappresentano anche un legame vivo tra la comunità locale e le sue tradizioni.
I partecipanti alla cerimonia e le loro dichiarazioni
Alla cerimonia hanno partecipato diverse figure di spicco: oltre al soprintendente Marzatico, erano presenti la vicepresidente e assessore alla cultura della Provincia, Francesca Gerosa, e la rappresentante dell’Ufficio Unesco del Ministero della Cultura, Laura Acampora. Erano inoltre presenti il presidente uscente del gruppo di coordinamento, Markus Gschwind, e la coordinatrice del segretariato del sito, Barbara Fath, originaria della Svizzera.
Francesca Gerosa ha aperto l’evento sottolineando il valore dell’Unesco nell’ambito dell’educazione e della cultura. La vicepresidente ha dichiarato che le azioni dell’Unesco contribuiscono a tutelare e valorizzare le identità delle comunità locali, promuovendo anche lo scambio interculturale. Le palafitte preistoriche dell’arco alpino, secondo Gerosa, incarnano perfettamente questo dialogo tra caratteristiche territoriali e contesti più ampi.
Anche Franco Marzatico ha parlato dell’importanza dei siti palafitticoli, evidenziando come l’ambiente acquatico preservi manufatti e resti organici che altrimenti andrebbero perduti. Ha anche messo in luce le sfide contemporanee, come il cambiamento climatico, che minacciano l’integrità di questi importanti siti storici.
L’importanza delle palafitte e le sfide future
Le palafitte preistoriche sono un patrimonio unico che racconta la storia dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente. Questi siti testimoniano pratiche abitative sostenibili, risalenti a millenni fa, che ci invitano a riflettere su come viviamo oggi. Nonostante la loro rilevanza, Marzatico ha fatto notare che molte palafitte sono invisibili, sepolte o sommerse, con una visibilità limitata al di fuori dei contesti museali.
La conversazione è poi tornata su temi di cruciale attualità, tra cui la sostenibilità ambientale e la necessità di proteggere il nostro patrimonio culturale da fattori esterni. Questi temi, saloni delle palafitte, diventano concreti nell’agenda di lavoro del nuovo gruppo di coordinamento. La presidenza italiana si propone di accrescere la consapevolezza sul valore di questi siti da parte delle comunità, con iniziative che mirano a incrementare l’educazione e la partecipazione pubblica.
Quest’anno, quindi, si prospetta come un periodo cruciale per la promozione e la tutela delle palafitte preistoriche, non solo come patrimonio culturale, ma come esempio fondamentale di convivenza tra uomo e natura nel contesto europeo.