Il mondo imprenditoriale sta affrontando sfide importanti, soprattutto per quanto riguarda il passaggio generazionale. Un’indagine condotta a livello nazionale da CNA Giovani Imprenditori ha evidenziato una situazione complessa anche a Pesaro-Urbino, dove solo una parte degli under 40 riesce a ereditare un’azienda. Questo rapporto offre uno sguardo significativo sulle nuove leve, il loro background e le motivazioni che li spingono a intraprendere il cammino dell’imprenditoria.
La difficile eredità delle imprese
Il report ha rivelato che soltanto un imprenditore under 40 su tre ha avuto la possibilità di ereditare un’azienda. Questa statistica è particolarmente interessante considerando che quasi il 60% degli intervistati proviene da famiglie di imprenditori. Questo dato suggerisce che, sebbene ci siano radici imprenditoriali, non è garantito che i giovani abbiano l’opportunità di prendere in gestione l’azienda familiare.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il livello di istruzione tra i membri di questa nuova generazione. Circa il 35% degli imprenditori ha conseguito almeno una laurea triennale, ma sorprendentemente, il 45% di loro ritiene che la formazione scolastica non incida significativamente sulla loro attività imprenditoriale. Questa visione mette in luce una realtà imprenditoriale in cui l’esperienza pratica e le competenze acquisite “sul campo” sembrano contare di più dei titoli accademici.
L’autoimprenditorialità e le nuove sfide
Un altro dato significativo emerso dall’indagine è che il 41,2% degli intervistati si identifica come imprenditore di prima generazione. Questo significa che un’ampia parte della nuova generazione sta avviando le proprie attività senza una base familiare di supporto. Il 61,3% ha avviato la propria impresa in modo autonomo, evidenziando un forte spirito imprenditoriale.
Per quanto riguarda la dimensione delle imprese, il 15,5% degli imprenditori ha un dipendente, mentre il 46,5% ne ha tra 2 e 10. Questi dati rivelano che una buona parte degli under 40 gestisce piccole imprese, il che rappresenta una realtà imprenditoriale che, sebbene possa sembrare limitata, ha il potenziale di crescere e contribuire attivamente all’economia locale. Un aspetto interessante è che il 57% dei giovani imprenditori ha acquisito le competenze necessarie lavorando per altre aziende prima di lanciarsi in un’attività autonoma.
Le fonti di finanziamento e le aspirazioni personali
Quando si tratta di avviare un’impresa, le fonti di finanziamento rappresentano un tema cruciale. Il report ha stabilito che il 73% degli imprenditori ha intrapreso la propria attività grazie a mezzi propri, con il 46,9% che ha investito risorse personali e il 26,9% capitale proveniente dalla famiglia. Solo il 17,3% ha richiesto un credito bancario per il lancio della propria impresa, suggerendo una maggiore propensione ad affidarsi a risorse interne piuttosto che a prestiti esterni.
Riguardo alle motivazioni per diventare imprenditori, il 5,6% dei partecipanti ha dichiarato di aver preso questa decisione per mancanza di opportunità alternative. Per la maggior parte, invece, il desiderio di realizzare sogni e aspirazioni personali si è rivelato un forte incentivo, rappresentando il 31,7% delle scelte, mentre il 10,2% degli imprenditori si è mosso principalmente per migliorare la propria condizione economica.
Infine, è importante notare che solo il 6,6% degli under 40 ha avuto la possibilità di acquistare un’impresa sul mercato fino ad oggi. Questo dato finale richiama l’attenzione sulla necessità di ricreare opportunità e condizioni favorevoli affinché i giovani imprenditori possano realmente prosperare nel contesto economico attuale.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina