Passaporto di Singapore è il più potente del mondo nel 2024: accesso senza visto a 195 Paesi

Passaporto di Singapore è il più potente del mondo nel 2024: accesso senza visto a 195 Paesi

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Passaporto di Singapore è il più potente del mondo nel 2024: accesso senza visto a 195 Paesi - Gaeta.it

Il 2024 segna un nuovo vertice per il passaporto di Singapore, che si conferma il più forte al mondo secondo l’ultimo aggiornamento dell’Henley Passport Index. I risultati rivelano un significativo divario tra le principali potenze del passaporto e i Paesi con minori opportunità di viaggio, con l’Afghanistan che occupa l’ultimo posto. In questo articolo, esploreremo in dettaglio la classifica, come viene stilata, le posizioni dei vari Paesi e le implicazioni globali di tali dati.

La classifica dell’Henley Passport Index: metodologia e risultati

Come viene stilata la classifica

L’Henley Passport Index, una pubblicazione trimestrale della società di consulenza Henley & Partners, si basa su dati forniti dall’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo . Questa classificazione è attiva da 19 anni e offre un’analisi approfondita della mobilità globale. Ogni passaporto viene valutato in base al numero di Paesi che un cittadino può visitare senza necessità di visto, con l’aggiunta di permessi di visita e visti rilasciati all’arrivo. Non vengono inclusi i Paesi in cui è necessario ottenere un visto prima della partenza.

Nel 2024, Singapore continua a detenere il primato, con accesso senza visto a 195 Paesi. Al secondo posto si trovano Francia, Germania, Italia, Spagna e Giappone, con 192 destinazioni accessibili. La crescita generale nel numero medio di Paesi visitabili senza visto ha detto il dottor Christian H. Kaelin, presidente di Henley & Partners, è passata da 58 nel 2006 a 111 nel 2024. Tuttavia, il gap tra il primo e l’ultimo posto non è mai stato così marcato.

Le posizioni dei passaporti nel 2024

Attualmente, il terzo posto nella classifica è occupato da un gruppo di sette nazioni, tra cui Austria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Corea del Sud e Svezia, ognuna con accesso a 191 destinazioni senza visto. Al quarto posto troviamo il Regno Unito, a pari merito con Belgio, Danimarca, Nuova Zelanda, Norvegia e Svizzera. Nonostante il Regno Unito abbia visto la sua posizione scendere rispetto ai dieci anni fa, si posiziona ancora bene nella classifica generale.

Le notizie più interessanti riguardano la posizione degli Stati Uniti, ora all’ottavo posto con accesso a 186 Paesi. La significativa scalata degli Emirati Arabi Uniti, entrati per la prima volta nella top 10, segnala il loro impegno nel posizionarsi come hub globale per affari e turismo.

Il passaporto dell’Afghanistan: una situazione critica

La posizione attuale dell’Afghanistan

L’Afghanistan continua a occupare il fondo della classifica, con accesso senza visto a soli 26 Paesi. Questo rappresenta il punteggio più basso mai registrato nell’Henley Passport Index. Negli ultimi sei mesi, il numero di Paesi visitabili senza visto è diminuito ulteriormente, illustrando le difficoltà economiche e politiche del Paese. La situazione è aggravata dal controllo talebano, che ha portato a un’ulteriore restrizione della libertà di movimento.

Impatti politici ed economici sulla mobilità

La scarsità di opportunità di viaggio per i cittadini afghani è emblematica della crisi in corso nel Paese, che ha visto un’ulteriore erosione dei diritti civili e delle libertà fondamentali. Al di là delle politiche governative, la perdita di accesso a destinazioni precedentemente disponibili riflette anche l’isolamento internazionale e la crisi umanitaria in corso.

La situazione dell’Afghanistan si confronta con quella di altri Paesi che si trovano nelle zone basse della classifica, come Yemen, Siria e Nigeria. I dati suggeriscono che la mobilità globale non è distribuita equamente e il contesto politico e socio-economico gioca un ruolo cruciale in questo.

Tendenze e sviluppi futuri della mobilità globale

Un’analisi delle tendenze di viaggio

I dati dell’Henley Passport Index non solo evidenziano le differenze tra i vari Paesi, ma mostrano anche come la mobilità globale stia evolvendo. Con il progressivo aumento di destinazioni accessibili senza visto, si può notare una tendenza verso un maggiore scambio culturale e commerciale. Tuttavia, il contrasto tra le nazioni con passaporti forti e quelle con passaporti in difficoltà continuerà a rappresentare una sfida globale.

Le prospettive per i Paesi in difficoltà

I Paesi che hanno registrato una perdita di punti nell’indice, come il Venezuela, che è sceso da 25° a 42°, illustrano come la crisi economica e la cattiva gestione governativa possano influire sulla mobilità. Questi eventi alimentano un circolo vizioso, dove la mancanza di opportunità di viaggio può portare a ulteriori crisi interne e perdita di fiducia da parte della comunità internazionale. D’altro canto, Paesi come Cina e Ucraina, che hanno guadagnato posizioni, dimostrano che riforme politiche e investimenti strategici possono migliorare significativamente la mobilità.

L’Henley Passport Index offre non solo uno spaccato eloquente sulla mobilità internazionale nel 2024, ma evidenzia anche questioni più ampie di giustizia e disuguaglianza che meritano un’approfondita riflessione a livello globale.

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