Paul Schrader accusato di molestie: dettagli sulla denuncia dell’ex assistente

Paul Schrader accusato di molestie: dettagli sulla denuncia dell’ex assistente

Paul Schrader, celebre regista di “Taxi Driver”, è accusato di molestie sessuali da una ex assistente, in un caso che riaccende il dibattito sulle condotte inappropriate nell’industria cinematografica.
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Paul Schrader accusato di molestie: dettagli sulla denuncia dell’ex assistente - Gaeta.it

L’industria cinematografica è nuovamente al centro di polemiche che riguardano accuse di molestie. Paul Schrader, il famoso regista e sceneggiatore statunitense noto per opere come “Taxi Driver” e “American Gigolò”, è stato accusato da una ex assistente di molestie sessuali. La ventiseienne Jane Doe ha presentato una causa al Tribunale di New York, innescando un’attenzione massiccia da parte dei media e del pubblico. La denuncia si concentra su eventi avvenuti durante il Festival di Cannes dello scorso anno, in occasione della prima del film “Oh, Canada – I tradimenti”.

I dettagli della denuncia

Jane Doe, che ha lavorato per Paul Schrader dal maggio 2021 al settembre 2024, racconta di essere stata aggredita durante un incontro in una stanza d’albergo. Secondo quanto affermato negli atti della causa, il regista avrebbe cercato di forzare un bacio nonostante le proteste della donna. Dalla denuncia emerge che la giovane assistente sarebbe riuscita a liberarsi e a fuggire dall’albergo. Tuttavia, tre giorni dopo, ha ricevuto una serie di messaggi e chiamate da Schrader, il quale sosteneva di essere in gravi difficoltà e di avere bisogno di aiuto.

Al suo ritorno nella stanza, Jane Doe descrive di aver trovato Schrader in una situazione compromettente, indossando solo un accappatoio aperto con il suo corpo completamente esposto. La causa prosegue descrivendo come la giovane abbia fatto le valigie “in un silenzio terrificante” per lasciarlo. Questo episodio ha lasciato un segno profondo nella vita della denunciante, che ha affermato di voler denunziare quelle esperienze traumatiche.

Le comunicazioni di Schrader

La denuncia non si limita a descrivere l’episodio di aggressione. Jane Doe afferma che Schrader ha riconosciuto per iscritto in diverse occasioni di aver capito che il suo comportamento era inappropriato e sconveniente. Nonostante ciò, si è comunque comportato in modo molesto. Dopo il distacco professionale nel settembre 2024, il regista avrebbe inviato una e-mail alla donna, mostrando consapevolezza delle sue azioni. In questa comunicazione, Schrader scrive: “Ho fatto una cazzata… Se sono diventato un Harvey Weinstein nella tua mente, allora ovviamente non hai altra scelta che mettermi nello specchietto retrovisore”.

Questa dichiarazione, messa in relazione agli altri elementi del caso, ha alimentato speculazioni sulle potenziali conseguenze legali che il regista potrebbe affrontare. Non è chiaro come questa autoanalisi influenzerà la sua difesa, ma il riconoscimento delle sue azioni potrebbe avere un peso significativo nel processo.

La posizione della difesa

L’avvocato di Schrader, Philip Kessler, ha prontamente rilasciato dichiarazioni alla stampa per difendere il suo cliente. Ha definito la causa una “azione disperata, opportunistica e superficiale”. Secondo Kessler, le accuse formulate da Jane Doe sono in gran parte fuorvianti e rappresentano una distorsione della realtà. Ha specificato che Schrader non ha mai avuto rapporti sessuali con la sua ex assistente e che le circostanze del caso sono state amplificate.

Kessler ha anche rivelato che, prima della causa, era stato tentato un accordo con la giovane donna, ma Schrader ha scelto di non firmare il contratto. L’avvocato afferma che il regista ha avvertito di non poter convivere con l’idea di accettare un’intesa che avrebbe implicato un riconoscimento delle sue presunte colpe.

Conseguenze legali e future

La causa di Jane Doe rappresenta un punto cruciale nella carriera di Paul Schrader, il quale dovrà affrontare accuse gravi e le implicazioni di una battaglia legale pubblica. Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente consapevolezza sui temi di molestie e comportamenti inappropriati nel settore cinematografico, evidenziando come tali accuse possano avere ripercussioni sulle vite delle persone coinvolte.

L’attenzione mediatica attorno a questo caso potrebbe influenzare non solo l’industria cinematografica, ma anche la reputazione personale e professionale di Schrader, che è uno dei registi più rispettati e controversi del panorama cinematografico contemporaneo. La prossima fase della causa, con l’enfasi riservata alle prove e alle testimonianze, potrebbe rivelarsi decisiva per entrambi i lati coinvolti.

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