Due pazienti ultranovantenni, ricoverati nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Paolo di Napoli, sono stati documentati in un video mentre venivano trattenuti al letto con delle strisce di lenzuola. L’accaduto ha destato grande scalpore e preoccupazione, ma a seguito di un’inchiesta interna la Commissione ispettiva dell’ASL Napoli 1 Centro ha rilasciato comunicazioni rassicuranti riguardo la gestione della situazione.
La verifica della commissione ispettiva
L’indagine condotta dalla Commissione ha preso l’avvio dopo la diffusione del video e le successive notizie riportate dalla stampa. Gli ispettori dell’ASL hanno condotto una verifica approfondita delle cartelle cliniche e della documentazione infermieristica dei pazienti coinvolti. L’analisi non si è limitata solamente ai dati clinici, ma ha anche incluso confessioni e dichiarazioni rilevanti del dottor Sinisi, Direttore f.f. dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia del P.O. San Paolo.
In merito ai controlli effettuati, la Commissione ha confermato che non sono stati riscontrati comportamenti inadeguati o non conformi alle normative vigenti. È stata, infatti, verificata la correttezza delle pratiche adottate per il contenimento dei due pazienti, i quali presentano condizioni di salute estremamente gravi legate a patologie cerebrovascolari. Questi pazienti non solo si sono mostrati del tutto non collaboranti, ma presentavano anche contraindicazioni per l’uso di sedativi, rendendo necessaria una gestione di contenimento, eccezion fatta per un caso in cui la registrazione di tale procedura non è stata annotata nella cartella clinica.
Le normative seguite nel trattamento
La gestione e il contenimento dei pazienti è avvenuta nel pieno rispetto delle linee guida stabilite dal Ministero della Salute. In particolare, la Commissione ha fatto riferimento alla Raccomandazione n. 13 del novembre 2011, che fornisce indicazioni chiare per il contenimento dei pazienti in situazioni simili. Tali pratiche sono state recepite dalla struttura ospedaliera tramite la delibera n. 1130 del 30 maggio 2018.
Questo quadro normativo è stato pensato per garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti, in quanto il contenimento fisico è considerato una misura estrema da adottare in situazioni in cui la salute del paziente e quella degli operatori possono essere a rischio. Sebbene la salvaguardia dei pazienti possa giustificare l’uso di tecniche di contenimento, è cruciale che ogni azione venga documentata correttamente, come evidenziato dall’ASL, che ha sottolineato la necessità di annotare in cartella tutte le procedure applicate.
Assenza di danni fisici evidenti
Una delle preoccupazioni più significative emerse dai resoconti iniziali riguardava la possibile presenza di lesioni cutanee sui pazienti a causa del contenimento prolungato. Tuttavia, la Commissione ha confermato, attraverso riscontri fotografici, che non è stata riscontrata alcuna forma di danno fisico sui pazienti analizzati. Questo elemento è fondamentale, poiché sottolinea l’appropriatezza della tecnica di contenimento utilizzata rispetto alla salute e alla sicurezza dei pazienti stessi.
La gestione di pazienti con condizioni di salute complesse richiede un’attenta pianificazione e un monitoraggio costante, e i controlli effettuati dall’ASL Napoli 1 Centro hanno dimostrato che le pratiche applicate rispettano i protocolli sanitari stabiliti. L’ASL ha quindi ritenuto importante condividere queste informazioni per chiarire la situazione e rassicurare il pubblico sulla qualità delle cure riservate ai pazienti.