Pechino esprime cordoglio per la morte di papa Francesco e rilancia i rapporti con il Vaticano

Pechino esprime cordoglio per la morte di papa Francesco e rilancia i rapporti con il Vaticano

La Cina esprime cordoglio per la morte di papa Francesco e conferma l’intenzione di rafforzare i rapporti con il Vaticano, nonostante le tensioni storiche legate a Taiwan e alle nomine ecclesiastiche.
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La Cina ha espresso cordoglio per la morte di papa Francesco, confermando la volontà di rafforzare i rapporti con la Santa Sede nonostante le complesse tensioni diplomatiche legate a Taiwan. - Gaeta.it

La Cina ha ufficialmente espresso il suo cordoglio per la scomparsa di papa Francesco, segnando un momento delicato nei rapporti tra Pechino e la Santa Sede. Questo riconoscimento arriva attraverso il ministero degli Esteri cinese, che ha definito i recenti scambi tra i due enti come “costruttivi” e si è detta disponibile a rafforzare ulteriormente i legami. La situazione diplomatica tra i due paesi resta complessa, ma l’annuncio rappresenta un segnale chiaro dal governo cinese, attento agli sviluppi internazionali legati al Vaticano.

il primo commento ufficiale della cina sulla scomparsa di papa francesco

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha pronunciato la dichiarazione nel corso del briefing quotidiano. Questo è il primo commento ufficiale di Pechino sul decesso di papa Bergoglio, un evento che ha avuto eco in tutto il mondo. Guo ha ricordato che negli ultimi anni la Cina e il Vaticano hanno mantenuto scambi amichevoli sia a livello diplomatico sia culturale, sottolineando la volontà di mantenere quel dialogo sul quale erano stati avviati progetti congiunti. Il tono è stato formale ma aperto, lasciando intendere che sia possibile un approfondimento dei rapporti dopo il cambio alla guida della Chiesa cattolica.

Nel discorso di Guo, il riferimento ai “contatti costruttivi” è stato chiave, perché indica un progressivo avvicinamento tra due realtà che fino a qualche decennio fa erano in gran parte divise da amarezze storiche e politiche. L’affermazione conferma un interesse cinese nel portare avanti questa relazione, ormai consolidata anche fuori dalle sedi ufficiali, attraverso iniziative congiunte e scambi culturali o pastorali.

relazioni diplomatiche tra cina e vaticano: una storia complessa

La Repubblica popolare cinese e la Santa Sede non intrattengono ancora rapporti diplomatici ufficiali. La radice di questa assenza risiede nel riconoscimento da parte del Vaticano di Taiwan come stato sovrano. Pechino considera Taiwan una provincia cinese, integralmente parte del proprio territorio nazionale e ne rivendica il controllo assoluto, anche con l’uso della forza se necessario. Questo punto di vista ha sempre tenuto lontana la Cina dall’instaurare legami diplomatici ufficiali con la Santa Sede, che rimane l’ultimo Stato europeo a riconoscere Taipei.

Nonostante ciò, negli anni recenti si sono verificati alcuni passi intermedi attraverso negoziati e incontri non ufficiali. Questi movimenti hanno soprattutto riguardato il controllo sulla nomina dei vescovi in Cina, una questione delicata che il Vaticano cerca di mantenere all’interno del suo potere, mentre Pechino ha imposto un proprio controllo sulle attività religiose interne. Il tentativo di dialogo ha cercato di superare questo scoglio con un compromesso che consenta una certa autonomia pastorale ma con un coinvolgimento delle autorità cinesi.

Le comunicazioni di Pechino dopo la morte di papa Francesco confermano la volontà di non chiudere questa strada di confronto possi e di garantire una continuità di scambi anche con la nuova guida della Chiesa. Il lungo contesto di sospetto e diffidenza non è del tutto superato ma Pechino sembra voler mantenere aperti canali e opportunità diplomatiche.

le prospettive per i rapporti futuri tra pechino e santa sede

Il ministero degli Esteri cinese ha parlato di “sforzi congiunti” con il Vaticano per promuovere il miglioramento delle relazioni bilaterali. Questo indica che la Cina intende impegnarsi anche nel futuro prossimo per mantenere vivi e ampliati i contatti, in un rapporto che resta fra i più delicati in campo internazionale per motivi politici e religiosi. Eventuali futuri accordi potrebbero riguardare la gestione delle comunità cattoliche in Cina e lo sviluppo di relazioni diplomatiche più stabili.

Non va dimenticato che il Vaticano svolge un ruolo importante anche nella diplomazia internazionale e negli equilibri globali. Per Pechino, avvicinarsi alla Santa Sede significa anche consolidare legami con un interlocutore rispettato e autorevole a livello mondiale, che può veicolare messaggi e influenze in vecchie e nuove aree di interesse.

Il futuro di questo rapporto passerà per molti punti critici e sarà esaminato con attenzione dagli osservatori internazionali nelle prossime settimane. Il passaggio di testimone nella guida della Chiesa cattolica è un’occasione che la Cina intende cogliere per rilanciare i contatti, restando però ferma sulla questione di Taiwan e sui propri principi sovrani. Seguiremo gli sviluppi diplomatici e gli effetti di questa nuova fase tra Pechino e il Vaticano nelle settimane a venire.

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