Il bilancio degli incidenti che coinvolgono pedoni in Italia nel corso del 2025 è stato tracciato dall’osservatorio Asaps-Sapidata. Secondo i dati registrati, sono 123 i pedoni deceduti da gennaio, con un numero significativo di vittime appartenenti alla fascia d’età anziana. L’analisi degli eventi evidenzia punti critici, come gli incidenti sulle strisce pedonali e la ripartizione geografica delle fatalità.
Andamento delle vittime tra pedoni nel 2025
Dal primo gennaio a metà aprile 2025, il conteggio delle vittime pedonali raggiunge quota 123, con due decessi solo nell’ultima settimana rilevata. Le vittime si dividono in 83 uomini e 40 donne, sottolineando una prevalenza maschile. Notevole è l’incidenza della fascia di età oltre i 65 anni: 60 pedoni coinvolti risultano anziani, quasi metà del totale dei decessi.
I dati mensili mostrano come gennaio abbia registrato 43 morti, febbraio 31, marzo 32 e aprile, fino al momento dell’analisi, 17. Questo andamento segna un calo rispetto all’anno precedente; per aprile 2024, il numero di vittime era risultato superiore, con 24 decessi. La flessione parziale non riduce la gravità del fenomeno soprattutto vista la consistenza complessiva delle perdite.
Incidenti sulle strisce pedonali e casi di pirateria stradale
Gli incidenti mortali che si sono consumati sulle strisce pedonali raggiungono quota 60 dall’inizio dell’anno. Questi luoghi, che dovrebbero garantire la sicurezza dei pedoni, risultano spesso teatro di tragedie. Nell’ultima settimana sono avvenuti due episodi fatali che hanno colpito tra le persone più vulnerabili della strada.
Cresce anche la preoccupazione per gli episodi di pirateria stradale: dieci casi in cui il conducente, dopo aver investito il pedone, si è allontanato senza prestare soccorso. In questi eventi, l’intervento delle forze dell’ordine è stato attivato in tempi diversi; in una situazione è scesa in campo la Polizia locale, in un’altra i carabinieri. Le forze dell’ordine proseguono con i controlli per assicurare la sicurezza e identificare i responsabili, ma la fuga dei colpevoli complica spesso l’accertamento delle responsabilità.
Distribuzione regionale delle vittime pedonali
La distribuzione delle morti pedonali varia tra le regioni italiane. Lazio e Lombardia risaltano in cima alla lista con venti vittime ciascuna, di cui 12 nel solo comune di Roma. Seguono regioni come Campania con 11 casi, Emilia-Romagna con 10 e Veneto con 9. Questa distribuzione riflette alcune dinamiche specifiche del traffico locale e della densità urbana, fattori che influenzano l’esposizione al rischio.
Dati di confronto con il passato
I dati di confronto con l’anno precedente mostrano una situazione ancora allarmante: nel 2023 l’Istat ha segnalato 485 pedoni deceduti sulle strade italiane. La stima preliminare Asaps per il 2024 ha indicato un numero leggermente inferiore, pari a 475 vittime. Questi numeri confermano la necessità di interventi mirati, soprattutto nelle zone più colpite, dove il traffico pedonale e veicolare si incrocia con risultati tragici troppo frequenti.