Ogni anno, a san severino marche, si svolge un pellegrinaggio a piedi in occasione dell’anniversario della lacrimazione della statua della Madonna al santuario di santa maria del glorioso. Questo evento religioso richiama numerosi fedeli e rappresenta un momento di raccoglimento e devozione legato a un episodio considerato miracoloso, avvenuto nel 1519. La tradizione continua a animare la comunità locale, mantenendo vive le radici culturali e spirituali della città.
Organizzazione e percorso del pellegrinaggio
Domenica 27 aprile 2025, i partecipanti si sono radunati alle 8 del mattino nel piazzale del Duomo di san severino marche, punto di partenza del pellegrinaggio. Da qui, il corteo si è mosso a piedi lungo un itinerario che attraversa diverse vie importanti della città: via nazario sauro, via giuseppe garibaldi, piazza del popolo, via bartolomeo eustachio, via settempedana, fino a via del glorioso, che conduce direttamente al santuario. L’arrivo era previsto attorno alle 9, con la celebrazione della santa messa programmata subito dopo. La manifestazione ha coinvolto anche le confraternite locali, che hanno sfilato indossando abiti tradizionali, creando un’atmosfera di forte legame con le antiche tradizioni. Il pellegrinaggio si è svolto regolarmente, nonostante condizioni meteorologiche instabili, a conferma dell’importanza che riveste per gli abitanti di san severino marche.
Storia della lacrimazione e importanza del santuario
La testimonianza più nota riguardante il santuario risale al 22 aprile 1519, durante il venerdì santo, quando un gruppo numeroso di fedeli assistette alla lacrimazione della statua della madonna addolorata. Alcuni anni più tardi, eventi analoghi si verificarono nel 1701 e nel 1702, rafforzando la fama di luogo miracoloso. Lo storico raoul paciaroni ha dedicato interi studi a questo fenomeno, raccontato nel libro “gli ex voto del santuario di s. maria del glorioso”, che documenta anche le numerose testimonianze di devozione raccolte nel corso dei secoli. La struttura religiosa fu progettata nel XVI secolo dall’architetto rocco da vicenza e realizzata grazie ai contributi del comune e alle offerte dei fedeli. Nonostante i danni causati dal terremoto che hanno reso alcune parti del santuario inagibili, il luogo continua ad accogliere pellegrini e visitatori, conservandone il valore simbolico e spirituale.
Il ruolo del santuario nella vita religiosa e culturale di san severino marche
Il santuario di santa maria del glorioso rappresenta un punto di riferimento per la comunità di san severino marche, sia sul piano religioso che culturale. La tradizione del pellegrinaggio annuale non si limita a commemorare un evento del passato, ma contribuisce a mantenere un legame concreto tra le persone e la propria storia. Il rito coinvolge non soltanto i fedeli locali ma anche gruppi provenienti dai dintorni, che si uniscono nel cammino verso il santuario, condividendo valori e momenti di preghiera. Le confraternite, con i loro abiti storici, rappresentano inoltre una continuità con il passato, rendendo visibili usanze che altrimenti rischierebbero di scomparire. Nonostante le difficoltà legate anche alle condizioni strutturali dell’edificio, l’afflusso di pellegrini testimonia la vitalità di questa pratica, che resiste ai cambiamenti e alle sfide del tempo.