Il pellegrinaggio annuale che unisce i fedeli di Cellole al Santuario della Civita rappresenta non solo un momento di spiritualità, ma anche un’importante tradizione culturale che coinvolge numerosi comuni tra Campania e Lazio. L’evento si svolgerà in occasione della festa della Natività di Maria, programmata per l’otto settembre. Sarà un viaggio di circa 50 chilometri a piedi, che verrà intrapreso da un migliaio di pellegrini, tra cui i fedeli provenienti dalla diocesi di Sessa Aurunca.
La storia del pellegrinaggio di Cellole
Un’antica tradizione di fede
Il pellegrinaggio da Cellole al Santuario della Civita affonda le radici in una storia secolare, testimoniando una forte devozione tra i partecipanti. Partecipano non solo pellegrini da Cellole, ma anche fedeli provenienti da vari paesi limitrofi, creando una vera e propria comunità in cammino verso un obiettivo sacro. L’itinerario si snoda attraverso una serie di comuni storici, tra cui Sessa Aurunca, Minturno, Formia e Itri, seguendo l’Antica Strada dell’Appia, un percorso ricco di storia che risale all’epoca romana.
Un cammino di fede e comunità
Durante il pellegrinaggio, i partecipanti vivono un’esperienza di condivisione e amicizia, sostenendosi l’uno con l’altro nel lungo cammino. Il significato spirituale di questo percorso va oltre l’arrivo finale al Santuario: ogni passo compiuto rappresenta un gesto di fede e di attrazione verso valori superiori. L’incontro con la comunità locale lungo il tragitto è un’importante occasione di incontro e dialogo, favorendo il rafforzamento di legami sia religiosi che sociali tra i vari paesi coinvolti.
Il ruolo del clero e delle autorità
Don Lorenzo Langella e la celebrazione eucaristica
La guida del pellegrinaggio sarà affidata a don Lorenzo Langella, parroco di Cellole, il quale, insieme ai partecipanti, si prepara a vivere un’esperienza carica di emozione. Al termine del lungo percorso, i pellegrini saranno accolti dal vescovo di Sessa Aurunca, monsignor Giacomo Cirulli, che presiederà la concelebrazione eucaristica all’aperto alle 8.00 del giorno della festa. Questo momento rappresenta non solo un atto liturgico, ma anche la celebrazione della comunità e della sua identità religiosa.
La presenza delle autorità civili e militari
La partecipazione delle autorità civili e militari del Comune di Itri e dei comuni limitrofi sottolinea l’importanza dell’evento, che va oltre il semplice pellegrinaggio religioso. Le autorità si uniscono ai pellegrini per celebrare un momento di unione e di festa, evidenziando come la spiritualità e la comunità siano valori condivisi da tutti. La presenza delle istituzioni rende omaggio alla tradizione e alla fede di un’intera popolazione.
Il futuro del Santuario della Civita
Il passaggio di testimone alla diocesi di Gaeta
Un aspetto significativo di questo pellegrinaggio è l’anteprima di un cambiamento che avverrà il 29 settembre 2024, quando i passionisti di Itri città e Civita cederanno la guida pastorale del Santuario alla diocesi di Gaeta. Questo passaggio di responsabilità, dopo quarant’anni di servizio, segna un nuovo capitolo per il Santuario, che continuerà a rappresentare un luogo di riferimento per la fede mariana. Questo cambiamento sarà un’opportunità per la diocesi di Gaeta di riportare nuova energia e iniziative al Santuario, preservando nel contempo le tradizioni storiche.
Le celebrazioni del Santuario
La giornata festiva al Santuario della Civita non si limiterà al pellegrinaggio e alla concelebrazione eucaristica. Saranno programmate ulteriori celebrazioni domenicali, alle ore 9.00, 10.30, 12.00, 17.00 e 18.00, a cura dei sacerdoti passionisti. Queste celebrazioni rappresentano un invito all’intera comunità a partecipare attivamente alla vita religiosa del Santuario, confermando l’importanza della celebrazione della fede nella quotidianità dei fedeli.
Il pellegrinaggio da Cellole al Santuario della Civita si configura quindi come un evento carico di significato, unendo tradizione, comunità e fede in un unico grande progetto di spiritualità condivisa.
Ultimo aggiornamento il 7 Settembre 2024 da Marco Mintillo