L’Equiraduno dell’Anno Santo si prepara ad attrarre l’attenzione di appassionati e curiosi nella storica cornice di Piazza San Pietro, a Roma, il 14 maggio. Questo evento, che celebra il legame tra uomo e cavallo, partirà domani da Varese con la partecipazione di 250 cavalieri e i loro nobili compagni, provenienti da diverse regioni d’Italia. Un’iniziativa dalle radici profonde, promossa da Confagricoltura e dalla Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Equini, in collaborazione con Federlombarda e il Consorzio Cavalli Varese.
Un viaggio attraverso la Lombardia e oltre
L’Equiraduno avrà inizio dal Sacro Monte di Varese, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, dove i partecipanti riceveranno la benedizione presso la Fontana del Mosè, prima di intraprendere un affascinante cammino. Il percorso scelto si snoderà lungo il Parco Campo dei Fiori e la storica Via Francisca del Lucomagno, toccando città e borghi suggestivi come Induno Olona, Sumirago e Milano. Qui, i cavalieri saranno accolti per una cerimonia di benedizione nel Duomo, sabato 29 marzo, immersi in uno scenario carico di storia e religiosità.
L’evento non sarà semplicemente un pellegrinaggio, ma un’esperienza che riunisce tradizione e modernità, con la partecipazione dei Cavalieri dell’Esercito Voloire, dei Carabinieri a Cavallo, della Polizia a Cavallo e delle Giacche Verdi. L’armonia di cavalieri e animali avrà come meta finale Piazza San Pietro, dove la celebrazione raggiungerà il suo apice simbolico. La tratta si chiuderà il 13 aprile a Varzi, in provincia di Pavia, dove i cavalieri piemontesi si uniranno ai lombardi per proseguire insieme verso la capitale, creando un legame tra diverse tradizioni equestri.
La cultura del cavallo e il suo impatto sociale
Il presidente della FNP Allevamenti Equini di Confagricoltura, Ferruccio Badi, ha messo in evidenza l’importanza di questo evento, evidenziando come il cavallo sia un ponte tra passato e futuro, cultura e natura. Questa manifestazione si propone non solo di celebrare il patrimonio equestre italiano, ma di sottolineare l’importanza del cavallo all’interno della società contemporanea, attraverso il turismo lento e sostenibile, fondamentali per l’economia locale.
La Lombardia, in particolare, vanta oltre 40mila cavalli e più di 15mila allevamenti e strutture correlate, contribuendo significativamente al quadro nazionale, che conta circa 400mila capi in tutto il paese. Queste cifre non rappresentano solo una realtà economica, ma anche un forte legame sociale. Il settore dell’allevamento e della gestione degli equidi nelle aziende agricole e agrituristiche genera occupazione e coinvolge diversi ambiti professionali, creando un indotto rilevante per l’intero territorio.
Badi ha sottolineato anche il ruolo del cavallo in ambito educativo e terapeutico. Sempre più, infatti, questo animale viene riconosciuto per il suo valore sociale, contribuendo a consolidare legami emotivi profondi con la natura e il contesto umano. In questo modo, l’Equiraduno dell’Anno Santo si trasforma in un’occasione imperdibile per riscoprire il significato autentico della relazione tra uomo e cavallo e il suo riflesso nella cultura italiana.